04 settembre 2014

Natura e pezzi d'arredo storici da Caruso Porta Romana 131


Il nuovo design del salone Caruso
Elementi antichi di riciclo e natura. Punta su questo sorprendente accostamento il design del salone di hair styling milanese Caruso Porta Romana 131 che si sviluppa sulle fondamenta di un ex convento su una superficie di 72 metri quadrati, contando sei postazioni per taglio e piega, una per il make up e tre per il lavaggio. Di recente inaugurazione, il salone ideato dal titolale Dario Caruso e dall’architetto Giorgia Menozzi intende offrire una nuova esperienza sensoriale e rilassante a pochi passi dal centro della città. Ogni dettaglio è un pezzo di storia: i grandi specchi che sormontano le postazioni di taglio provengono dall’Indonesia e sono costituiti da frammenti di teak riciclato, visibili anche nel quadro-scultura composto da decine di tasselli di legno incastrati a mosaico; le lampade in ottone a pantografo con cappello smaltato provengono da arredamenti navali risalenti agli anni Trenta; un’antica cassapanca blu, originaria cassa da trasporto di fine Settecento, domina la vetrina. La stessa insegna del salone è stata composta sul pannello di una vecchia porta rinvenuta da un rigattiere. Dal quale provengono anche il tavolo da falegname di fine Ottocento e la specchiera ricavata da un antico serramento di un palazzo nobiliare. Ogni postazione taglio è dotata di poggiapiedi e tavolino in ferro non trattato proveniente da scarti di un laboratorio di carpenteria metallica in Sicilia. Le poltrone sono rivestite in ecopelle, mentre la struttura è in metallo riciclato. Frammenti di scarto della lavorazione del legno sono stati pressati e riutilizzati per dar vita al bancone della cassa e la zona dei trattamenti haircare nella zona lavaggio. Nell’area espositiva all’ingresso del salone si può scegliere tra una vasta gamma di prodotti Aveda in base alle proprie esigenze.