31 agosto 2015

Alla scoperta dello Spinosaurus, il predatore del Cretaceo

La mostra sullo spinosauro è ospitata a Palazzo Dugnani di Milano
Rientra sotto l'ombrello di Expo in Città - il palinsesto di iniziative che accompagna la vita culturale di Milano durante il semestre di Expo 2015 - la mostra 'Spinosaurus. Il gigante perduto del Cretaceo' allestita fino al 10 gennaio 2016 in anteprima europea a Palazzo Dugnani, che nell’Ottocento fu la prima sede del Museo di Storia Naturale di Milano e ora, dopo la recente riapertura, divenuta sede distaccata dello stesso e dedicata alle mostre temporanee. Seconda tappa del tour mondiale di un’esposizione inaugurata a settembre 2014 al National Geographic Museum di Washington D.C., la mostra verte sullo Spinosaurus aegyptiacus, il più grande dinosauro predatore mai esistito, e sull’avvincente storia delle ricerche che hanno permesso di ricostruirne l’aspetto, caratterizzato da una spettacolare vela sul dorso, di dimensioni imponenti - 15 metri di lunghezza, oltre 6 tonnellate di peso - e alcuni adattamenti che ne fanno il primo dinosauro semiacquatico mai conosciuto.
Il modello del dinosaro è ai Giardini Pubblici
La mostra si deve alla collaborazione tra Museo di Storia Naturale di Milano, National Geographic Society, University of Chicago e Geo-Model. Fondamentale il contributo degli scienziati e dei tecnici italiani nello studio di Spinosaurus. Star assolute dell'esposizione il modello a grandezza naturale del dinosauro, riprodotto secondo l’aspetto 'in vivo', e la riproduzione completa dello scheletro di 15 metri, ottenuta attraverso la scansione dei fossili e la stampa 3D, e, per la prima volta, sono anche esposti esemplari mai visti delle collezioni del Museo di Storia Naturale di Milano, messi a disposizione dai Conservatori delle varie sezioni. Un’apposita sezione mostra l’ambiente in cui viveva il gigantesco predatore, e altri dinosauri suoi contemporanei, come Carcharodontosaurus. Spettacolari anche le riproduzioni dei grandi pesci di cui si nutriva Spinosaurus. A guidare il visitatore tra i siti remoti, gli esemplari fossili e le avveniristiche tecniche di studio ci sono i filmati originali degli scavi e delle ricerche nel deserto di Kem-Kem (Marocco), la storia delle scoperte precedenti, con la ricostruzione dell’ufficio del paleontologo Stromer, modelli anatomici virtuali, animazioni e una pannellistica in italiano e inglese.