17 novembre 2016

Ecco le ragioni per cui il pomodoro Mutti è un... pomo d'oro

Puntare i riflettori sulla qualità del prodotto, grazie al contributo essenziale degli agricoltori conferenti, sulla sostenibilità ambientale, in partnership con il Wwf, e sul gusto, con la collaborazione di un grande chef.
Francesco Mutti e Tessa Gelisio
Con l’evento 'Pomodoro o pomo d'oro?', organizzato a Milano da Mutti e moderato dal volto tv Tessa Gelisio, l’ultracentenaria azienda di Parma, leader nella lavorazione del pomodoro, ha inteso coronare la sua campagna 2016 ('Ode al pomodoro' di Saatchi & Saatchi) illustrando la sua filosofia produttiva improntata all’eccellenza su tutti i fronti. Come dichiarato da Francesco Mutti, amministratore delegato della società giunta alla quarta generazione di famiglia, "assicurare la migliore qualità significa prestare costante attenzione ad ogni fase della coltivazione, dalla semina alla raccolta fino alla lavorazione del pomodoro", appartenente alle qualità rotondo di Parma, lungo, ciliegino, datterino e San Marzano. In questa logica s’inscrive anche il Premio Pomodorino d'Oro che dal 2000 l’azienda assegna annualmente al migliore agricoltore tra tutti coloro che le conferiscono i raccolti. Un lavoro, quello dei moderni 'eroi della terra', svolto con tecniche agricole avanzate, che prevedono, tra l’altro, l’inserimento di sonde nel terreno per modularne l’irrigazione e di guide satellitari per evitarne l’eccessivo calpestio.
Stefano Cerveni
Per quanto riguarda l’aspetto ambientale, Mutti, in collaborazione con Wwf Italia, organizzazione con cui da sei anni ha stretto una partnership, ha drasticamente ridotto la sua impronta idrica raggiungendo e superando già a fine 2015 un traguardo eccezionale, prestabilito per l'arco temporale 2012-2016, ovvero il risparmio di 1 miliardo di litri di acqua rispetto al 2010. Un successo dovuto all’introduzione di un innovativo sistema di irrigazione che ha coinvolto 60 aziende agricole conferenti tra Emilia Romagna e Lombardia. E non è tutto: Mutti ha infatti diminuito anche le emissioni di CO2 del 27% nel 2015 rispetto al 2009, per unità di prodotto. Nello specifico, grazie a misure di efficientamento e all’impiego di energie rinnovabili, ha evitato di introdurre nell'atmosfera ben 20mila tonnellate di anidride carbonica, cifra corrispondente alla CO2 emessa da quasi 91mila voli aerei Milano-Londra. Il risultato di tutte queste attività, è un pomodoro di alta qualità, anche sul fronte del sapore, e che quindi rappresenta l’ingrediente di base per ricette da premio, come ha dimostrato lo chef stellato Stefano Cerveni, realizzando per gli ospiti dell'evento un intero menu utilizzando pelati, polpa, passata e triplo concentrato Mutti.