01 ottobre 2017

Dopo AstroSamantha, anche AstroPaolo si gusta un Lavazza

Paolo Nespoli si è preparato un caffè con la macchina a capsule ISSpresso
In occasione dell'International Coffee Day, la missione 'Vita' dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che ha come principale protagonista l'astronauta dell'Esa Paolo Nespoli (partito lo scorso 28 luglio), gusta l'autentico espresso italiano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). L'equipaggio ha infatti testato, con esito positivo, la macchina a capsule ISSpresso realizzata da Argotec per Lavazza - in partnership con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) - che il 3 maggio 2015, durante la missione italiana 'Futura', aveva permesso a Samantha Cristoforetti di poter bere il primo caffè espresso della storia dell'umanità in stato di microgravità. La partnership con l'Asi, che ha coordinato l’esperimento, ha reso possibile nella prima fase il suo trasporto sulla Stazione Spaziale Internazionale e, successivamente, attraverso un negoziato con la Nasa, ha ottenuto di mantenere permanentemente attiva la ISSpresso in orbita.
ISSpresso, realizzata da Argotec per Lavazza, fa il caffè in condizioni estreme
Avviene proprio in vista della giornata di celebrazione mondiale del caffè il passaggio di testimone tra gli astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea, AstroSamantha e AstroPaolo, che nel corso degli ultimi mesi ha potuto portare avanti diversi esperimenti promossi da Argotec. La macchina ISSpresso, gioiello tecnologico e ingegneristico, ha consentito quindi a un altro astronauta italiano di gustare un espresso nello spazio come a casa. ISSpresso è stata studiata per replicare in orbita lo stesso aroma: la crema e il caffè non sono miscelate come sulla terra, ma sono separate, e la tazzina tradizionale diventa invece uno speciale sacchetto, detto 'pouch'. ISSpresso è in grado di fare il caffè in condizioni estreme, dove i princìpi che governano la fluidodinamica sono completamente differenti rispetto a quelli terrestri.