In uno studio, di fronte alle telecamere, una modella si sottopone al giudizio di otto sconosciuti accettando di farsi cambiare le 
sembianze di volto e corpo tramite un sofisticato sistema di video body mapping 3D.
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| Michele Pontecorvo e La Pina | 
In tempo reale, le sue labbra diventano più carnose, le gambe si snelliscono, l’altezza aumenta, il fisico cambia proporzioni. A seguito degli interventi digitali voluti dalle persone che giudicano i suoi difetti con distacco glaciale, si trasforma così nella 
donna perfetta. Ma non appena beve una bottiglietta di 
Vitasnella, torna all’aspetto originario. Online dal prossimo 
8 marzo, 
‘The perfect woman’ (in alto, un frame) è il video-esperimento sociale con cui 
Acqua Vitasnella mira a sensibilizzare le donne sull’importanza di partire da se stesse per ricercare il proprio modello di bellezza senza farsi condizionare dagli altri. A chiudere il video un appello esplicito: 
‘Non lasciare che nessuno ti dica come essere’. Rivolto alle 
donne, ovvero alle consumatrici principali ‘dell’acqua che elimina l’acqua’ del gruppo 
Ferrarelle, il video, ideato dal team creativo dell’agenzia 
Saatchi & Saatchi e prodotto da 
Unit9, "con opportuni interventi di adattamento in futuro potrebbe trasformarsi in spot da trasmettere su emittenti in target”, ha spiegato stamattina a Milano 
Michele Pontecorvo al lancio del progetto.
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| Vitasnella ha come core target le donne | 
Accanto al responsabile comunicazione e pr di Ferrarelle, a discutere dell’importanza di 
voler essere se stesse c’erano anche la conduttrice radiofonica 
La Pina, che com’è noto ha sempre rifiutato i conformismi estetici (“Cerchiamo sempre di somigliare a qualcuno, ma la cosa migliore che 
possiamo fare è cercare di assomigliare a noi stessi, al meglio” ha 
dichiarato), e 
Lorella Zanardo, attivista che già qualche anno fa con il documentario 
‘Il corpo delle donne’ denunciò il sessismo e l’umiliazione mediatica cui la donna è sistematicamente sottoposta. Dopo la celebre campagna 
Dove sulla 'Bellezza autentica', culminato qualche anno fa con lo spot 'Evolution' che si aggiudicò il Grand Prix al Festival di Cannes (nello spot, una modella finiva in affissione dopo essere stata digitalmente ritoccata), ecco dunque il video 'The perfect woman', che invita le donne a non cedere alle richieste più o meno esplicite di chi le vorrebbe ‘oggettivizzare’. Chiamato in causa sulla similitudine tra le due campagne, il creative director 
Alessandro Orlandi, che insieme a 
Manuel Musilli ha curato la direzione creativa del video di Vitasnella, invita a riflettere sul fatto che “il video Dove, peraltro un capolavoro, è una denuncia che mostra come dietro alla fotografia di ogni modella c’è quasi sempre un lavoro di fotoritocco, mentre il video ‘The perfect woman’ ha un approccio più psicologico: è un invito a 
superare i condizionamenti e gli stereotipi che, inculcati anche dalla pubblicità, vogliono la donna sempre esteticamente all’altezza”.