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| Svelato il nuovo logo, in attesa della nuova collezione donna la cui creazione è stata affidata al duo creativo Premoli + Di Bella  | 
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05 ottobre 2024
Due 'Tableau d'art' anticipano il rilancio del brand Sergio Soldano
Nome dell'alta moda a partire alla fine degli anni Sessanta (ha vestito anche dive del calibro di Liz Taylor,
                                                          Ursula
                                                          Andress, Gina
                                                          Lollobrigida,
                                                          Raquel Welch,
                                                          Grace Jones,
                                                          Joan Collins, Monica Vitti,
                                                          Virna Lisi,
                                                          Laura
                                                          Antonelli) Sergio Soldano, oggi brand del gruppo Desire Holding, è protagonista di due mostre rispettivamente inaugurate a Cannes e Genova lo scorso 29 settembre. 
Le installazioni 'Tableau d'art', collocate in due location d'eccezione, racchiudono l'eredità del marchio fondato dal famoso stilista di nobile stirpe toscana e genovese d'adozione, tracciandone un nuovo percorso: entrambi i progetti espositivi offrono un assaggio della prossima collezione moda Sergio Soldano e un primo sguardo alla nuova identità visiva del brand, svelata al mondo in contemporanea a Cannes - durante la prestigiosa Tfwa World Exhibition & Conference al Palais des Festivals et des Congrès - e a Genova a Palazzo Imperiale. Il rebranding è stato affidato alla coppia creativa Premoli + Di Bella: "Siamo entusiasti di poter svelare l’intenso lavoro svolto su questo logo e un piccolo spaccato sulla prossima collezione, che non solo rappresenta il Dna di Sergio Soldano, ma racconta molto di territorio e italianità - dichiarano i direttori creativi Giovanni Premoli e Dario Di Bella -. Siamo ripartirti proprio dal territorio, rendendo inscindibile il legame che questo storico marchio ha avuto e avrà con l'Italia, e con Genova in particolare, per poi espandersi verso orizzonti più ampi". Le due mostre 'Tableau d’Art' di Sergio Soldano delineano una proiezione per il futuro del marchio in termini visivi. Oltre alla presentazione del nuovo logo, i due direttori creativi sottolineano l'eccellenza e l'artigianalità alla base delle prossime collezioni. I 'Tableau d'art' portano in scena, con grande stile, le gigantografie di due schizzi dipinti a mano della prossima collezione donna autunno/inverno 2025-2026 Sergio Soldano, oltre a offrire uno sguardo al processo creativo di Premoli + Di Bella, partendo dalla creazione di prototipi di carta e sancendo l'inizio del nuovo percorso del marchio. A proposito del restyling del logo, la
                                                          lettera S si
                                                          specchia nel
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                                                          l'infinito. Il
                                                          logo, che dà
                                                          vita a
                                                          illimitate
                                                          scomposizioni,
                                                          greche, motivi
                                                          tramati è
                                                          stato creato
                                                          da Sergio
                                                          Bianco
                                                          attraverso il
                                                          metodo
                                                          Logogenesi,
                                                          da lui stesso
                                                          fondato.
                                                          All'interno, è
                                                          possibile
                                                          riconoscere la
                                                          croce della
                                                          Repubblica di
                                                          Genova, in cui
                                                          Sergio Soldano
                                                          aprì il
                                                          proprio
                                                          atelier e le
                                                          campiture
                                                          chiare e scure
                                                          dei marmi
                                                          della
                                                          cattedrale di
                                                          San Lorenzo e
                                                          dei nobili
                                                          palazzi
                                                          genovesi. Il simbolo rivela
                                                          la forma di
                                                          àncora, mentre
                                                          la S
                                                          orizzontale è
                                                          l'onda del
                                                          mare. Nella
                                                          parte
                                                          superiore, il
                                                          logo racchiude
                                                          la maniglia di
                                                          un forziere,
                                                          come se la
                                                          storia del brand
                                                          ripartisse
                                                          dalla magia di
                                                          un baule
                                                          ritrovato.

