La differenza tra i soliti blog di cucina e i blog che vale invece la pena seguire? La ricetta (mai termine fu più calzante) forse non esiste. Ci sono quelli ben fatti, tecnicamente perfetti, ma senza mordente. E i blog scanzonati, di primo acchito divertenti da leggere, ma con poca sostanza (tanto fumo e niente arrosto, verrebbe da dire, proseguendo con la metafora culinaria). E poi ci sono blog come Lili Madeleine, che trattano di cucina con... ragione e sentimento. Che fanno viaggiare il lettore, perché sconfinano in mondi diversi, spaziando tra “le cucine, le botteghe, le strade, gli usci e le soglie”. Non a caso Lili Madeleine si è da poco aggiudicata il 2° gradino del podio del concorso Food Blog Awards, indetto da Malvarosa Edizioni, nella sezione Culinary Travel Blog. Ma chi meglio di Oriana, l’autrice del blog, può raccontarci la genesi della sua creatura? Che ha un titolo solo all’apparenza letterario, perché, ammette Oriana, professione giornalista e web editor, “potrei raccontarvi di Proust e delle sue madeleine. Più prosaicamente, la realtà è che mi piacciono questi dolci francesi e burrosi dalla forma a conchiglia”.
Quando e perché hai deciso di aprire il blog?
Il premio vinto da Lili Madeleine |
In cosa si differenzia Lili Madeleine dai soliti foodblog?
Due aspetti principalmente: non è un blog di ricette e non scrivo ciò di cui tutti gli altri blog parlano. O per lo meno ci provo. Per lungo tempo mi sono dedicata allo ‘spionaggio’ dei blog altrui: in ambito food ce ne sono di molto belli, soprattutto quelli che uniscono la fotografia ai contenuti. Non riuscivo però a trovare la giusta via di mezzo tra ricette e informazione: anch’io uso il web per cercare idee su cosa preparare a cena, ma spesso mi capita di trovare la stessa informazione su più blog, che sia una ricetta o un evento in ambito food. Essendo il settore piuttosto saturo di concorrenti, ho fatto una scelta diversa: cerco contenuti originali. E in questo fare rete con i colleghi - giornalisti o blogger che siano - è fondamentale.
A proposito, come concili il tuo lavoro di giornalista con quello di blogger?
Nella vita scrivo per lavoro e sono circondata da colleghi che hanno fatto la scelta di aprire un blog. Probabilmente è una moda anche questa, ma è destinata a durare nel tempo: giornalismo e blogging sono due mondi che si toccano, ma conservano un'anima profondamente diversa. Nonostante ciò sono sempre più interconnessi: nel mio caso, per esempio, scrivendo di turismo ed eventi, il blog mi offre la possibilità di sperimentare e dare la giusta dignità a notizie che reputo interessanti, ma che non riesco a incanalare altrove. La cucina, per esempio. Non sono una cuoca, però la manualità in cucina mi affascina, così come la chimica che lega gli ingredienti. E l'indotto, per deformazione professionale: m’interessa capire come si muove la filiera, come funzionano l'industria e il marketing dei prodotti. E poi le nuove sfide del biologico, la crescente attenzione alla provenienza degli alimenti, a ciò che mangiamo.
Chi è allora Lili Madeleine?
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Mele al forno: il secondo post più letto |
C’è un post che ti ha dato più soddisfazione scrivere?
Il 5 febbraio ho scritto un post che pensavo non avrebbe interessato molte persone: parlavo del cambio dei giudici nella trasmissione 'Cuochi e Fiamme', lamentandomi della scomparsa, nella nuova edizione, di Fiammetta Fadda. A quanto pare mi sbagliavo: non solo è il post più letto del blog, ma ha ricevuto una quarantina di commenti! Un grande traguardo personale, dato che Lili Madeleine ha poco più di tre mesi di vita: ogni settimana arrivano commenti da parte di persone che non conosco e anche questa per me è una vittoria, visto che finora ho ‘costretto’ parenti e amici a commentare qualche post.