Un percorso in
52 tappe, rappresentative della
storia della comunicazione umana, dalle origini della Torre di Babele alla realizzazione della Cappella Sistina. Ogni stazione è corredata da testi in italiano e inglese, immagini, scenografie e installazioni. Sarà inaugurato ufficialmente questa sera, alle 18, all'
Università Iulm di Milano, all'interno della
Torre dell'edificio Iulm 6, il
primo Museo della Comunicazione in Italia.
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All'anteprima per la stampa hanno preso parte la rettrice Valentina Garavaglia (in alto), l'ex rettore Gianni Canova (a destra) e il designer Sergio Pappalettera (a sinistra) (Ph. GoldenBackstage) |
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Linea del tempo' questo il titolo del nuovo progetto espositivo, nasce da un'idea dell'ex rettore
Gianni Canova, che per la realizzazione ha operato a stretto contatto con il designer
Sergio Pappalettera dello
Studio Prodesign. Al progetto, scaturito da
tre anni di lavoro (compresa la selezione delle tappe, che in origine erano ben 600)
hanno collaborato anche studentesse e studenti dell'Ateneo milanese, producendo contenuti video, curando le traduzioni delle didascalie e prestando le loro voci per
l'audioguida che accompagna i visitatori lungo il percorso. "Siamo esseri sociali – dichiara Canova -. Non possiamo fare a meno di cercare contatti e trasmettere segnali e messaggi che dicano qualcosa di noi, dei nostri pensieri, dei nostri sogni. La timeline cerca di ripercorrere per sommi capi le
tappe più importanti della storia della comunicazione. Ma quel che rimane, alla fine del percorso, è la consapevolezza che il nostro inesauribile bisogno di comunicare nasce dalla presa d'atto della nostra finitezza".
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In 52 stazioni è rappresentata la storia della comunicazione umana dalle origini del mito biblico della Torre di Babele al Cinquecento |
'Linea del Tempo' sarà visitabile gratuitamente, sia individualmente sia in gruppo. Previste anche
visite guidate, su prenotazione, per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. "L'Università Iulm – sottolinea la nuova rettrice
Valentina Garavaglia –
già ospita da anni diverse opere d'arte, da Pomodoro a Isgrò, da Moncada a Rotelli. Un quartiere può rigenerarsi anche a partire dalle opere d'arte che custodisce. Per questo vogliamo continuare a
fare del nostro Campus un territorio di bellezza diffusa aperto a tutti". L'iniziativa museale, resa possibile grazie ai
Fondi Pnrr, è stata inoltre sostenuta da
Mediaset,
Banca Popolare di Sondrio e
Ford. Ha contribuito anche l'associazione
Angaisa. Secondo quanto annunciato da Canova durante l'anteprima stampa, la 'Linea del tempo' andrà arricchendosi di ulteriori opere, arrivando a contare un
centinaio di tappe della comunicazione, dal Cinquecento ai giorni nostri.