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| Le opere di Andrea Crespi sono esposte alla Fabbrica del Vapore fino al 25 gennaio 2026 (Ph. GoldenBackstage) |
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05 novembre 2025
La mostra 'Artificial Beauty' apre un varco tra bellezza e illusione
Una labirintica cava di 'marmo' leggero quanto il polistirolo, scritte evanescenti che si leggono con facilità solo tramite smartphone, furti d'identità con scasso, un braccio robotico, copertine del domani in cui le protagoniste non sono modelle, ma umanoidi levigati, algoritmi di bellezza.
E, a conclusione del percorso, un disorientante gioco di specchi in cui si moltiplica all'infinito la scultura di Amore e Psiche, qui rivisitata in chiave futuristica. Nello spazio della 'Cattedrale' alla Fabbrica del Vapore di Milano, fino al 25 gennaio 2026 è allestita 'Artificial Beauty', la prima grande mostra istituzionale di Andrea Crespi con opere che, intrecciando passato e futuro, spaziano dalla pittura alla scultura, dalle installazioni fisiche alle elaborazioni digitali. La spettacolare esposizione immersiva del giovane e affermato digital artist invita il visitatore a riflettere sull'estetica contemporanea attraverso il dualismo tra bellezza e illusione, umano e artificiale, emozione e algoritmo. Opere inedite, site specific o esposte in precedenti occasioni, che si focalizzano sulle tensioni e le armonie tra natura e digitale e sulle implicazioni etiche del progresso. "La mia poetica vive nel contrasto - spiega Crespi-. Unisco passato e futuro, visibile e invisibile, artificiale e umano. Mi ispiro alla storia dell'arte, alla cultura pop e alle fratture della società contemporanea per creare opere che siano specchi e glitch della nostra realtà. In un mondo complesso, credo che la semplificazione sia l'unica strada possibile, ed è proprio ciò che cerco di fare attraverso la Neosintesi: rivelare l'essenziale". Il progetto espositivo, curato da Alisia Viola e Sandie Zanini, è coprodotto da Fabbrica del Vapore e Comune di Milano con il patrocinio di Regione Lombardia e ha per sponsor Cupra e Bper.
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04 novembre 2025
Nel 'Bacchanale' tutta la potenza immaginifica del genio di Dalí
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| In mostra alla Fabbrica del Vapore di Milano la scenografia teatrale dipinta da Salvador Dalí nel 1939 (Ph. GoldenBackstage) |
03 novembre 2025
Candy celebra con una mostra i suoi 80 anni proiettati al futuro
Proseguono le celebrazioni per l'80esimo anniversario di Candy, marchio del design italiano che dal 1945 semplifica la quotidianità delle persone con soluzioni smart. Un percorso che intreccia tecnologia, design e arte, dando vita a nuovi appuntamenti pensati per raccontare un'eredità sempre proiettata al futuro.
Dal 31 ottobre al 9 novembre, la Cattedrale della Fabbrica del Vapore ospita, con ingresso gratuito, la mostra 'An archive of possible machines – 80 anni di Candy': tecnologie visionarie dall’archivio, progetto di Mattia Balsamini a cura di Andrea Tinterri, con il patrocinio del Comune di Milano. Balsamini, in occasione degli 80 anni di Candy, ha lavorato sull'archivio dell'azienda, restituendo dieci lavori fotografici che accompagnano e riattivano la storia del design italiano del Novecento. Le opere si mostrano come immagini sospese riemerse dall'archivio, spazi latenti mai realmente esplorati, possibilità che Balsamini rielabora dando forma a un immaginario pubblicitario. L'allestimento, progettato da Studio Gisto in dialogo con l'artista, si avvale di materiali originali provenienti dagli stabilimenti Candy e di alcuni tra i prodotti più iconici del marchio. In questo modo le opere innescano un confronto diretto con la storia dell'azienda: un'eredità che emerge e si palesa nello spazio della mostra. Il progetto adotta inoltre una strategia chiara e radicale: azzerare la produzione di rifiuti, dimostrando la continuità tra la produzione industriale e la dimensione immaginifica. Per l'occasione sarà esposta anche Candy Multi Wash, la prima lavatrice a tre cestelli, simbolo concreto dello sguardo al futuro. Questo nuovo capitolo segue la collaborazione con il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, che ha già aperto il racconto degli '80 anni di vivere italiano' intrecciando l’evoluzione della vita domestica con quella dell’arte contemporanea. Attraverso tre percorsi tematici – la cura della casa, l'efficientamento energetico e le nuove tecnologie – i canali social di Candy Italia raccontano in parallelo ottant’anni di vita italiana e arte. Due estratti dal film 'Vivono', realizzato da Roberto Ortu per il Centro Pecci, hanno intrecciato Candy a una narrazione sospesa tra poesia, interni domestici e visione contemporanea.
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| Alla Fabbrica del Vapore fino al 9 novembre 2025 |
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| In esposizione materiali originali provenienti dagli stabilimenti dell'azienda e anche la nuova Candy Multi Wash a tre cestelli (Ph. GoldenBackstage) |
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29 ottobre 2025
In Università Cattolica la nuova mostra di Saugella ed Elle Active!
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| In esposizione 14 tavole illustrate da Teresa Cherubini su sogni, emozioni e aspirazioni dei bambini |
28 ottobre 2025
Ricola vicina alla natura anche con l'artistica Agenda Gardenia
Da sempre legata alla natura, Ricola in qualità di main partner ha deciso di supportare nuovamente il tradizionale riferimento per tutti gli appassionati di fiori, giardini e orti: l'Agenda Gardenia. La raffinata agenda settimanale, in uscita con il numero di novembre, è realizzata in carta uso mano avorio e contiene informazioni, curiosità e consigli utili per la cura del verde.
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| Gli acquerelli botanici di Maria Rita Stirpe impreziosiscono l'Agenda 2026 in uscita con il numero di Gardenia di novembre |
26 ottobre 2025
A Milano un percorso inedito nell'arte dei geni Dalí, Picasso e Miró
È prodotta dalla società Navigare insieme al Comune di Milano la mostra di ricerca e studio 'I tre grandi di Spagna: tre visioni, un'eredità' dedicata all'arte di Dalí, Picasso e Miró.
In esposizione negli spazi della Fabbrica del Vapore di Milano, dal 25 ottobre al 25 gennaio 2026, oltre 200 opere d'arte di tecnica varia, tra carte, incisioni e stampe dei tre geni, suddivise in cinque sezioni e provenienti sia da importanti istituzioni museali internazionali sia da collezioni private. Si tratta di una produzione esclusiva e di grande e sofferta complessità organizzativa, un'esposizione mai realizzata prima e concepita appositamente per lo spazio milanese, che offrirà al pubblico un percorso inedito e irripetibile nel Surrealismo, inteso come corrente ma anche come mezzo d'espressione nell'inconscio e nell'identità individuale, ponendo idealmente a confronto le opere di tre geni dell'arte spagnola del Novecento il cui dialogo costante e le personali traiettorie artistiche hanno aperto nuove strade all'arte contemporanea. Di Pablo Picasso si possono ammirare, tra le varie opere che raccontano la sua ricerca instancabile e arte rivoluzionaria, i bozzetti preparatori e gli scatti di Dora Maar per il capolavoro Guernica del 1937. A completare la mostra, a partire dall'1 novembre sarà esposta anche la scenografica e visionaria opera 'Bacchanale', realizzata da Salvador Dalì nel 1939, andata perduta, ritrovata e mai mostrata prima in Italia. Il progetto espositivo è curato da Joan Abellò con Vittoria Mainoldi e Carlota Muiños.
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| La mostra di ricerca raccoglie 200 opere d'arte di tecnica varia dei tre maestri ed è aperta alla Fabbrica del Vapore fino al 25 gennaio 2026 (Ph. GoldenBackstage) |
25 ottobre 2025
Gli 80 anni di storia di Confcommercio raccontati con una mostra
Sabato 25 e domenica 26 ottobre, nell'ambito delle iniziative per la celebrazione degli 80 anni di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, a Palazzo Bovara in corso Venezia 51, una mostra dedicata alla storia di Confcommercio e delle imprese sul territorio sarà visitabile gratuitamente dal pubblico (previa registrazione sulla piattaforma Eventbrite).
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| Visite gratuite aperte al pubblico a Palazzo Bovara il 25 e 26 ottobre (Ph. GoldenBackstage) |
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| L'aquila di Calimala, simbolo di Confcommercio (Ph. GoldenBackstage) |
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16 ottobre 2025
Cultura e sport nel programma di Triennale per i Giochi Olimpici
Per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, che l'Italia ospiterà rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026, Triennale Milano presenterà diverse attività e progetti culturali dedicati al mondo dello sport e ai valori olimpici.
Il rapporto tra cultura e sport emergerà da mostre, progetti ed eventi del public program. Inoltre, Triennale Milano ospiterà Casa Italia, headquarter delle Olimpiadi invernali e cuore delle attività mediatiche delle attività olimpiche. Durante le giornate delle Olimpiadi, Triennale Milano proporrà un'offerta culturale che racconterà i valori dello sport attraverso la mostra 'White Out. The future of winter sport', il nuovo percorso del Museo del Design Italiano e uno speciale public program. L'esposizione indaga il rapporto tra sport invernali e mondo del progetto con un particolare riferimento alle sfide future poste dai cambiamenti climatici in atto e dalle innovazioni dei progressi tecnologici. L'espressione 'white out' del titolo si riferisce a un effetto ottico che si genera in alta quota provocando una condizione di scarsa visibilità causata dalla fusione tra il cielo bianco e il paesaggio innevato. Dal 4 febbraio 2026, dopo l'Esposizione Internazionale del 2025, tornerà il Museo del Design Italiano, diretto e curato da Marco Sammicheli, con un percorso tra le opere della collezione permanente di Triennale, dando spazio anche alle acquisizioni più recenti. Il Museo presenterà gli oggetti più significativi della collezione, progettati e prodotti tra gli anni Trenta e il Duemila, mettendoli in dialogo con la storia di Triennale e aprendo nuove e inedite prospettive sulla storia del design italiano.
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Uno scatto della mostra 'White Out. The future of winter sport' Suit designer Matt Millette, photo Nate Atthay, courtesy Akwasi Frimpong |
08 ottobre 2025
'Art from inside', a Palazzo Reale gli strati nascosti di otto dipinti
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| La mostra è ideata da Fondazione Bracco, leader nell'imaging diagnostico |
Il fascino dell'occulto a Palazzo Morando con Fondazione Trussardi
Propone un perturbante intreccio di storia, arte, ignoto, misticismo e scienza la mostra 'Fata Morgana: memorie dall'invisibile', che aprirà gratuitamente al pubblico da domani al 30 novembre 2025, negli spazi milanesi di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine.
06 ottobre 2025
In Triennale l'ippopotamo, la quarta opera di Jacopo Allegrucci
Da questa mattina l'ippopotamo, nuova scultura monumentale di Jacopo Allegrucci, accoglie i visitatori davanti all'ingresso di Triennale Milano dove sarà visibile fino al prossimo 9 novembre, ultimo giorno di apertura della 24a Esposizione Internazionale Inequalities. Parte della serie 'La fragilità del futuro', composta da quattro animali in cartapesta, l’ippopotamo è la quarta e ultima opera a essere presentata dopo la balenottera azzurra, l'elefante della Namibia e la giraffa di Rothschield, sculture esposte nel corso di questi ultimi mesi nell'ambito di Inequalities. L'ippopotamo prende il posto della giraffa, che raggiungerà l'elefante nel Giardino di Triennale e dove alla fine dell'Esposizione saranno visibili tutti gli animali, a eccezione della balenottera, data alla fiamme a luglio con un atto vandalico. La serie di animali realizzati da Allegrucci appositamente per 'Inequalities' esprime una riflessione urgente e profonda sulla fragilità della nostra realtà ecologica e sulle disuguaglianze che segnano la nostra relazione con il mondo naturale. Le opere di Allegrucci, che traggono spunto dal processo di deperimento dei materiali, rappresentano un potente simbolo delle fratture ambientali e sociali che minacciano l'equilibrio della Terra. L'artista di Viareggio, riproducendo alcune specie animali a rischio di estinzione, crea un parallelismo con la condizione fragile e temporanea della materia che le costituisce. La cartapesta, materiale riciclabile per eccellenza, diventa così simbolo di vulnerabilità e deperimento destinato a subire i segni del tempo, soprattutto quando esposto direttamente agli agenti atmosferici.
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05 ottobre 2025
Arte e scienza s'intrecciano nelle geniali opere di Escher al Mudec
Fino all'8 febbraio 2026, al Mudec Milano si può vedere la mostra 'M.C. Escher. Tra arte e scienza', progetto che riporta a Milano, dopo un decennio, uno degli artisti più affascinanti del Novecento, il grande incisore Maurits Cornelis Escher (Olanda, 1898-1972), famoso per le sue 'costruzioni impossibili'.
Il suo linguaggio visivo è unico perché fa incontrare arte e matematica, quest'ultima intesa non come astratti ragionamenti, ma rappresentata tramite un minuzioso lavoro di schemi geometrici. Suddivisa in otto sezioni, con 90 opere tra incisioni, acquerelli, xilografie e litografie l'esposizione al Mudec indaga, inoltre, l'influsso dell’arte architettonica islamica – l'uso delle simmetrie, la ripetizione modulare e la visione astratta dello spazio - nella costruzione dell'universo grafico che caratterizza lo stile distintivo dell'artista. Il percorso espositivo si sofferma, infine, sulla sua vasta produzione commerciale applicata al design grafico: nella sua vita professionale l'artista realizzò non solo stampe artistiche in fogli sciolti, ma anche illustrazioni, copertine di libri e riviste, ex libris, biglietti d'auguri, motivi decorativi per carta da regalo, tessuti, banconote. Alle sezioni tematiche si affiancano lungo il percorso di mostra le installazioni multimediali, a cura dello studio di progettazione Maurits, che spiegano in modo immediato e ludico i concetti di tassellazione e infinito. A chiusura della mostra, si può entrare in una camera immersiva dall'effetto caleidoscopico all'interno di una stanza a specchio, dove vengono proiettate animazioni in alta definizione sulle tassellazioni iperboliche di Escher, creando un ambiente visivamente coinvolgente. Prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore e promossa da Comune di Milano-Cultura con il supporto di Turisanda1924 (brand di Alpitour World) e con il patrocinio dell'Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia, l'esposizione è in collaborazione con il Kunstmuseum Den Haag ed è resa possibile grazie a Fondazione M.C. Escher. La mostra rientra nell'ambito dell'Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.
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| La mostra è prodotta da 24 Ore Cultura |
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| Divisa in otto sezioni, la mostra ospita 90 opere del geniale incisore olandese e una sala immersiva (Ph. GoldenBackstage) |
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03 ottobre 2025
A Cuneo una mostra dedicata al personaggio di Pippi Calzelunghe
In occasione del suo 80esimo anniversario, l'amato personaggio di Pippi Calzelunghe è al centro della mostra 'Astrid Lindgren e la forza dei bambini: 80 anni di Pippi Calzelunghe', inaugurata oggi presso lo Spazio Innov@zione a Cuneo e visitabile fino al 26 aprile 2026. L'esposizione, a ingresso gratuito, è un tributo alla creatività della scrittrice svedese Astrid Lindgren e ai valori intramontabili che l'hanno resa una delle autrici più amate e tradotte al mondo.
L'iniziativa, promossa da Crc Innova – ente strumentale di Fondazione Crc – e ideata e curata dall'associazione culturale Cuadri Ets, è un progetto espositivo unico nel suo genere: costruito appositamente per lo Spazio Innov@zione, e pensato per non essere replicato in altri contesti, si avvale di un allestimento personalizzato e originale. Il percorso, diviso in tre sale, proietta il visitatore direttamente nel mondo di Pippi, con riproduzioni a grandezza naturale della facciata di Villa Villacolle e dei personaggi in 3D: Pippi, il cavallo e la scimmietta. La mostra è stata realizzata in stretta collaborazione con The Astrid Lindgren Company di Stoccolma e si avvale della consulenza scientifica di Samanta K. Milton Knowles. L'iniziativa è pensata per offrire un'esperienza coinvolgente e interattiva, capace di mettere i bambini al centro del percorso espositivo e far riscoprire agli adulti la meraviglia dell'infanzia. Particolare attenzione è stata dedicata all'accessibilità, per rendere la mostra fruibile anche alle persone con disabilità visiva. Il progetto espositivo ha visto anche la collaborazione di: Ambasciata di Svezia a Roma, Adriano Salani Editore, DeA Planeta e Paper Play. La mostra è realizzata con il contributo di Fondazione CRC e il sostegno di: Generali Assicurazione Agenzia Generali di Cuneo, A.C.D.A., Bottero e Tesi Square. La mostra ha il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Comune di Cuneo e del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Torino.
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| L'iniziativa è pensata per avvicinare bambini e adulti all'universo della celebre bambina creata 80 anni fa dalla scrittrice svedese Astrid Lindgren |
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02 ottobre 2025
Tra i protagonisti di Identitalia a Mestre c'è l'iconico brand Giotto
Giotto, storico brand di Fila, Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, è tra le eccellenze raccontate da 'Identitalia, The Iconic Italian Brands', la mostra giunta alla sua seconda edizione dopo il debutto dello scorso anno a Roma, presso Palazzo Piacentini.
Promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dall'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, in collaborazione con Unioncamere e Associazione Marchi Storici d'Italia, l'esposizione fino al 15 febbraio 2026 è allestita al Museo del '900 di Mestre. Curata dai professori Carlo Martino e Francesco Zurlo, docenti all'Università La Sapienza di Roma e al Politecnico di Milano, l'esposizione raccoglie oltre 100 marchi storici che hanno plasmato la cultura visiva e materiale del Paese. Attraverso logotipi, immagini pubblicitarie, packaging e prodotti, il percorso espositivo segue il filo della giornata, dal risveglio alla notte, restituendo al visitatore un mosaico narrativo dell'identità italiana, segnato da creatività, innovazione e capacità imprenditoriale. Presente in mostra con alcuni dei suoi manifesti pubblicitari storici e confezioni iconiche, tra cui l'illustrazione del giovane Giotto da Bondone osservato da Cimabue mentre disegna una pecora su una lastra di pietra – immagine registrata da Fila come brevetto nel 1933 e diventata simbolo del marchio – Giotto accompagna il pubblico nella gestualità creativa che, dalla scuola al tempo libero, scandisce il percorso educativo. Nato insieme all'azienda come linea di matite colorate, il marchio si è nel tempo ampliato fino a comprendere un'ampia gamma di strumenti per l'espressione artistica.
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| Il marchio di Fila è presente con manifesti e confezioni |
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Alce Nero a Identitalia per raccontare valori, visione e impegno
Alce Nero, brand di riferimento nel panorama dell'agricoltura biologica italiana, è protagonista della mostra 'Identitalia. The Iconic Italian Brands' con un pannello espositivo dedicato alla propria storia, visione e impegno.
Ospitata all'M9 – Museo del '900 di Mestre, sarà visitabile fino al 15 febbraio 2026, con ingresso libero. La mostra, curata da Carlo Martino e Francesco Zurlo, docenti di Design all'Università La Sapienza di Roma e al Politecnico di Milano, è promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e dall'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Uibm), in collaborazione con Associazione Marchi Storici, Unioncamere e la Fondazione M9. Nasce come prosecuzione e ampliamento dell’iniziativa lanciata nel 2024 a Roma, presso Palazzo Piacentini, in occasione dei 140 anni dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi: una prima edizione che ha valorizzato il ruolo dei marchi nello sviluppo e nella crescita delle imprese italiane. Per Alce Nero, partecipare a Identitalia. The Iconic Italian Brands significa condividere una visione del made in Italy che unisce cultura d'impresa, responsabilità ambientale e attenzione al benessere collettivo. Grazie al grande successo della mostra romana, che ha attirato oltre 20mila visitatori, sono state numerose le manifestazioni d'interesse da parte di fondazioni e associazioni italiane desiderose di ospitarla. La disponibilità offerta dalla Fondazione M9 –Museo del '900 di Mestre ha permesso di proseguire questo racconto, rendendolo accessibile a un nuovo pubblico con un allestimento immersivo e multimediale che mette in luce il valore dei marchi come parte dell'identità culturale ed economica del Paese. Il percorso espositivo è caratterizzato da touch point visuali, come logotipi, immagini pubblicitarie, packaging e prodotti e conduce il visitatore attraverso una routine quotidiana, dal risveglio alla notte, trasformandosi in un viaggio simbolico nella vita di tutti noi, scandito dalle azioni della giornata e dall’incontro con i brand che la accompagnano. La mostra è accompagnata da un ricco programma di eventi con una particolare attenzione rivolta ai percorsi di formazione e divulgazione sui processi di costruzione del brand e dell’identità visiva, iniziativa che rientra nel Progetto iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, finanziato dal PNRR. Per Alce Nero è un’occasione per condividere un racconto collettivo fatto di valori, passione, territorio e futuro, un percorso che unisce le storie dei grandi marchi italiani per restituire al pubblico il senso profondo dell’identità nazionale, anche attraverso la lente della quotidianità, oltre che dell’alimentazione consapevole, della sostenibilità e della cura della Terra.
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| Immersiva e multimediale, la mostra è ospitata al Museo M9 di Mestre |
01 ottobre 2025
Sky Arte dedica un documentario alla mostra di Valerio Berruti
Fino al prossimo 2 novembre, a Palazzo Reale Milano si può vedere e interagire con la più grande mostra personale mai realizzata di Valerio Berruti, tra gli artisti più intensi del panorama contemporaneo. Esposizione cui Sky Arte ha dedicato un documentario, che giovedì 2 ottobre verrà presentato in anteprima alla presenza dell'artista, contestualmente alla presentazione del catalogo.
Con sculture monumentali, installazioni, video e una giostra su cui è possibile salire, Berruti conduce i visitatori, attraverso la meraviglia delle sue opere, in un percorso che partendo dall'infanzia – il momento in cui tutto può ancora succedere – tocca temi universali che generano spazi di riflessione profonda, capaci di parlare a grandi e piccoli. La mostra 'Valerio Berruti. More than kids', promossa da Comune di Milano – Cultura, è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, in collaborazione con Piuma e con il sostegno della Fondazione Ferrero. Il progetto espositivo, curato da Nicolas Ballario, è un viaggio all'interno della poetica dell'artista attraverso opere cardine della sua produzione – come la grande scultura-carosello con la musica appositamente realizzata da Ludovico Einaudi 'La giostra di Nina' – e opere del tutto inedite che vengono presentate per la prima volta a Milano come 'Don't let me be wrong', la grande scultura allestita nel cortile di Palazzo Reale musicata da Daddy G dei Massive Attack, ma anche due nuove video-animazioni 'Lilith', con la colonna sonora di Rodrigo D'Erasmo, e 'Cercare silenzio' con il suono di Samuel Romano, storica voce dei Subsonica. Con la tecnica dell'affresco, le sculture monumentali, i disegni, i video e le installazioni, l'artista dà vita a un universo popolato da figure infantili sospese nel tempo. Come si evince dal sottotitolo della mostra 'More than kids', i 'suoi bambini' non raccontano solo una storia personale, ma diventano simboli collettivi che mostrano l’infanzia come luogo di appartenenza, dove tutti siamo stati, ma anche di futuro possibile e ancora da scrivere. Le opere di Berruti non sono solo da guardare, bensì da attraversare, da abitare. La mostra vede come special partner Lavazza Group, media partner Sky Arte e mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale.
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| Iole Siena di Arthemisia e l'artista Valerio Berruti a Palazzo Reale Milano (Ph. GoldenBackstage) |
30 settembre 2025
Amarena Fabbri figura tra i brand storici alla mostra Identitalia
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| Il vaso bianco e blu è esposto insieme ad altri cimeli pubblicitari nelle sale del Museo del '900 di Mestre |
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19 settembre 2025
Il Surrealismo di Leonora Carrington per la prima volta in Italia
Da domani all'11 gennaio 2026, apre al pubblico Palazzo Reale Milano la mostra 'Leonora Carrington', la prima retrospettiva in Italia dedicata all'artista (Inghilterra, 1917 - Messico, 2011). Importante esponente del Surrealismo, è stata pittrice, scultrice, scrittrice, drammaturga, pioniera del pensiero femminista ed ecologista.
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| Sessanta opere in mostra a Palazzo Reale Milano fino all'11 gennaio 2026 |
Le oltre 60 opere in mostra testimoniano la straordinaria vita professionale e del percorso biografico della visionaria artista che, partendo dalla natia Lancashire, con le sue radici celtiche, visse a Firenze, Parigi, nel sud della Francia, in Spagna e a New York, infine in Messico. La mostra è promossa da Comune di Milano-Cultura, prodotta da Palazzo Reale, MondoMostre, Civita Mostre e Musei ed Electa, e realizzata grazie al Gruppo Unipol, main partner, e a Pirola Pennuto Zei & Associati, premium partner. L'iniziativa, che rientra nel programma dell'Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, offre uno sguardo profondo sulla produzione artistica e sull’identità intellettuale di Leonora Carrington, una delle figure più singolari e visionarie del Novecento, attraverso un articolato percorso tra dipinti, disegni, fotografie e materiali d’archivio, che esplora l’intero arco della sua vita creativa, dalle origini in Europa fino al radicamento in Messico, sua seconda patria, cercando di restituirle lo spazio che merita all'interno della storia dell'arte moderna e contemporanea. Il progetto, a cura di Tere Arcq e Carlos Martín, è in continuità con la retrospettiva dedicata a Leonor Fini che, sempre a Palazzo Reale di Milano con la curatela dei due studiosi, si è chiusa a luglio. La mostra 'Leonora Carrington' riunisce un nucleo straordinario di opere provenienti da importanti istituzioni internazionali e collezioni private.
08 settembre 2025
Vidas dà voce ai siblings, i fratelli e le sorelle di bambini malati
Che forma hanno le emozioni di un bambino che vive la malattia del proprio fratellino? Come esprime paura, dolore, ma anche speranze e desideri? La mostra 'Con la nostra voce - Storie di libertà', promossa da Vidas e realizzata dalla fotografa e giornalista Valentina Tamborra, nasce per dare voce e visibilità ai cosiddetti siblings, i fratelli e le sorelle di bambini malati.
Dal 9 al 20 settembre 2025, allo Spazio Messina della Fabbrica del Vapore di Milano, sarà possibile visitare l'esposizione (ingresso gratuito su prenotazione via Eventbrite). Un’occasione per ascoltare e comprendere le emozioni di un’infanzia difficile e coraggiosa: quella di bambini che, pur vivendo il dolore della malattia del fratello, spesso si trovano a fronteggiarlo in silenzio, senza poter esprimere liberamente i propri sentimenti. Il progetto prende forma grazie all’incontro con le famiglie assistite da Casa Sollievo Bimbi di Vidas, hospice pediatrico che dal 2019 accoglie e si prende cura gratuitamente di bambini e adolescenti con malattie gravi e inguaribili, sia in degenza che a domicilio. E' lì che le famiglie ricevono non solo supporto medico e infermieristico, ma anche un aiuto psicologico fondamentale, che si estende al nucleo familiare, con particolare attenzione ai siblings. A loro sono dedicati spazi e attività pensati apposta per donargli un po' di sollievo dal dolore che li coinvolge quotidianamente e per permettergli di riconquistare uno spazio di luce nell’ombra della malattia del fratello. La mostra 'Con la nostra voce' racconta le storie autentiche di questi bambini, ritratti mentre indossano le maschere che loro stessi hanno realizzato durante speciali laboratori condotti dagli educatori e psicoterapeuti di Vidas, per dare un volto alle proprie emozioni e paure e potersene liberare, simbolicamente. Ogni fotografia è accompagnata da una registrazione audio in cui i bambini raccontano, con le proprie parole, cosa significa convivere con la malattia del loro fratello. Grazie alla combinazione di immagini e suoni, la mostra diventa così un’esperienza immersiva, che permette di entrare nel mondo emotivo di questi bambini. Un progetto multimediale, curato dall'artista e musicista Diego Ronzio, arricchisce l’esposizione, permettendo ai visitatori di entrare in un dialogo profondo con le emozioni dei piccoli protagonisti.
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| La mostra, gratuita, apre dal 9 al 20 settembre alla Fabbrica del Vapore |
11 agosto 2025
Alla Mole Vanvitelliana di Ancona le fotografie di Giorgio Cutini
La Mole Vanvitelliana di Ancona ospita la mostra 'Giorgio Cutini. Canto delle stagioni', antologica dedicata al fotografo perugino, uno dei protagonisti più significativi della ricerca fotografica italiana. Curata da Gabriele Perretta e organizzata dal Consiglio Regionale delle Marche, in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Ancona, la mostra presenta oltre 200 opere fotografiche, molte delle quali inedite.
L'allestimento è pensato come percorso di introspezione artistica e umana personale, ma anche un viaggio universale dello sguardo dell'artista attraverso le età dell’uomo. Si snoda nelle sale seguendo una suddivisione tematica, focalizzata sulle serie e sulle immagini che hanno costruito la cifra stilistica più caratteristica di Cutini, che da sempre evita i luoghi comuni e mette in discussione i presupposti visivi dell'istantaneo contemporaneo. Non solo ritratti di cose, oggetti o realismi effimeri: le sue fotografie documentano quello che il paesaggio muove nell'animo, in cui l'occhio intellettuale del fotografo si interessa e incuriosisce di ciò che lo circonda. La mostra, aperta fino al 30 settembre tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 17 alle 21, è anche l'occasione per scoprire l'inconsueto complesso della Mole Vanvitelliana e tutte le attività che si possono fare al suo interno, per una visita dopo la spiaggia, un aperitivo o una passeggiata. Costruita tra il 1733 e 1743 da Luigi Vanvitelli per diventare il lazzaretto cittadino, la Mole Vanvitelliana è un capolavoro di edilizia sull'acqua, che sorge su un'isola artificiale dall'inusuale forma pentagonale all'interno del porto ed è collegata alla terraferma da tre ponti. Utilizzato anche come ospedale militare e caserma, nel 1860 il Lazzaretto diventa prima una raffineria di zucchero, poi base militare durante i conflitti del primo Novecento , in seguito sede della manifattura tabacchi per diventare, infine, quello che possiamo vedere adesso dopo grandi restauri realizzati dalla Soprintendenza e dal Comune.
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Due scatti del fotografo perugino Giorgio Cutini. Da sinistra, 'Ombra del vento' (2023) e 'Segni' (1997) |
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