Visualizzazione post con etichetta 24 Ore Cultura. Mostra tutti i post
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26 febbraio 2025

Evoca gusto e stile dell'Europa degli anni Venti la mostra 'Art Déco'

Arte, società e storia s'intrecciano in un viaggio nel tempo alla scoperta di un'epoca, tanto bella esteticamente quanto fragile dal punto di vista socio-politico. Apre al pubblico da domani al prossimo 29 giugno nelle sale di Palazzo Reale a Milano la mostra 'Art Déco. Il trionfo della modernità', a cento anni esatti dall'Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes di Parigi, grande evento internazionale che vide affermarsi lo Stile 1925 alias Art Déco.
Aperta a Palazzo Reale a Milano fino al prossimo 29 giugno,
l'esposizione è prodotta da 24 Ore cultura-Gruppo 24 ore
Corredato da materiali cinematografici, riproduzioni di manifesti e riviste, fotografie storiche e installazioni multimediali, il percorso espositivo, curato da Valerio Terraroli, presenta circa 250 opere fra vetri, porcellane, maioliche, centrotavola, dipinti, sculture decorative, disegni, tessuti, arredi, abiti, accessori, gioielli, ma anche vetrate e mosaici che rimandano agli ambienti lussuosi di hotel, stazioni e mezzi di trasporto di lusso. L'allestimento rievoca le atmosfere dell'Europa degli anni Venti: un viaggio nel tempo per riscoprire il gusto e lo stile di un'epoca sospesa tra corsa alla modernità e fragilità politiche e sociali che sarebbero esplose di lì a poco, cambiando per sempre il volto dell'Europa. Con il linguaggio della multimedialità, l'allestimento intende far vivere al visitatore l'esperienza di un'epoca di straordinaria bellezza, ma anche di inquietante incertezza, che ha profondamente unito arte, design, storia e tecnologia. Il progetto, promosso dal Comune di Milano-Cultura e prodotto da Palazzo Reale e 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore, vede come istituzione partner Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della manifattura di Doccia ed è reso possibile anche grazie alla collaborazione con Iris Ceramica Group, main sponsor della mostra, e Bper Banca Private Cesare Ponti, sponsor della mostra. La mostra prevede una serie di iniziative collaterali che spaziano da rassegne cinematografiche a percorsi in città, dal Padiglione Reale della Stazione Centrale di Milano, oggetto di un focus nelle sale del primo piano nobile accanto alla mostra, alle videopillole sulla ceramica ieri e oggi, a cura di Terraroli e della storica del design Domitilla Dardi.
Alcuni scatti realizzati da GoldenBackstage durante la visita in anteprima della mostra sotto la guida di
Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura, e Annalisa Scandroglio, education specialist 24 Ore Cultura

13 novembre 2024

art&design24 firma la capsule collection 'Iconic. Raffaella Carrà'

Si chiama Iconic ed è dedicata al mito di Raffaella Carrà, al suo immaginario musicale e televisivo, ai suoi abiti e costumi e alle sue frasi più rappresentative ('Io sono veramente nata libera', 'Voglio vivere di soli strass'), la nuova capsule ideata e realizzata da art&design24 di 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore. Disponibile da venerdì 15 novembre nello shop del Mudec - Museo delle Culture, in tutte le librerie e anche online, la collezione è ispirata al libro 'Raffaella Carrà. Tra moda e mito', edito da 24 Ore Cultura con la consulenza di Sergio Japino e scritto dallo storico e critico dell'arte e della moda Massimiliano Capella. Ricca di elementi glitter e arcobaleno che si rifanno alle atmosfere della disco dance e al mondo della diversity, la capsule 'Iconic. Raffaella Carrà', presentata oggi al Mudec Art Design & Book Shop da Chiara Savino, responsabile editoriale e bookshop di 24 Ore Cultura, comprende otto prodotti tra tote bag, taccuini, quaderni, borracce e mug. "Per la realizzazione della capsule, con materiale iconografico legalmente licenziato - sottolinea Savino - ci siamo ispirati al volume da noi pubblicato lo scorso anno e che ha avuto un grande successo. Abbiamo poi prestato un'attenzione quasi maniacale alla costruzione del prodotto di cartotecnica, sbizzarrendoci con particolari carte, elastici, colori ed extra lavorazioni con decori in oro e vernici brillantate".

12 settembre 2024

L'artista e attivista argentina La Chola Poblete espone al Mudec

Installation view, La Chola Poblete - Guaymallén, Deutsche Bank Artist of the Year 2023, Mudec, Milano ©julehering
Da domani, 13 settembre, fino al prossimo 20 ottobre, il Mudec di Milano presenta con Deutsche Bank e in collaborazione con 24 Ore Cultura la mostra 'Guaymallén' dell'artista argentina La Chola Poblete, vincitrice nel 2023 del prestigioso premio internazionale 'Artist of the year' che la banca dedica all'arte contemporanea, e premiata con una menzione speciale alla 60esima Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia.
La mostra 'Guaymallén' è presentata da Deutsche Bank e 24 Ore Cultura
La mostra è a cura di Britta Färber, global head of Art & Culture di Deutsche Bank. Artista, performer e attivista per i diritti Lgbt+, nel suo lavoro La Chola Poblete (1989) esamina in modo critico le conseguenze del colonialismo e della supremazia bianca nel suo Paese, l'Argentina. Attraverso differenti media come scultura, pittura, performance, disegno, acquarello e fotografia, riflette sulle sue radici indigene e queer e si oppone alla stereotipizzazione e all'esotizzazione delle popolazioni indigene confrontandosi con il ruolo storico di donne, travestiti e transessuali, espressioni della femminilità prese di mira o emarginate dalle strutture di potere religiose e patriarcali. Temi cui si associa una riflessione più ampia che riguarda la posizione dell’artista nel mondo dell’arte in relazione alla sua identità (trans, indigena) e il ruolo delle istituzioni occidentali nel determinare i canoni di ciò che chiamiamo 'arte', un processo che non è solo un prodotto storico ma dipende attivamente da determinate condizioni ideologiche e post-coloniali. Per la mostra Guaymallén, l'artista ha progettato uno spazio che si riferisce allo stile architettonico del barocco andino, ridisegnando gli ambienti di Mudec Photo come una straordinaria 'chiesa del disegno' contemporanea, un luogo popolato da motivi e simboli religiosi, politici, erotici, pop-culturali e indigeni che si sovrappongono tra loro creando un ambiente immersivo dove storie di salvezza, vergini, martiri e antiche dee sono filtrate da una lente di auto-emancipazione, di guarigione e di reclamazione sovversiva.

20 febbraio 2024

'Picasso. La metamorfosi della figura', la grande mostra al Mudec

Il Mudec propone al pubblico di leggere la ricchissima produzione di Picasso – dalle opere giovanili alle più tarde - alla luce del suo amore per le fonti artistiche 'primigenie', per l'arte primitiva, e racconta questa costante rielaborazione intellettuale e l'eredità artistica della sua visione attraverso un grande progetto espositivo, appositamente pensato per essere ospitato nel cuore del Museo dell Culture che racconta le culture del mondo e la loro reciproca e costante influenza. La mostra 'Picasso. La metamorfosi della figura', prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore e promossa dal Comune di Milano-Cultura, con Fondazione Deloitte come Institutional Partner della mostra e che vede il patrocinio dell'Ambasciata di Spagna in Italia, si potrà visitare dal 22 febbraio al 30 giugno. Curata da Malén Gual, conservatrice onoraria del Museo Picasso di Barcellona insieme a Ricardo Ostalé, la mostra consta di oltre 40 opere del maestro spagnolo, tra dipinti, sculture, insieme a 26 disegni e bozzetti di studi preparatori.  Nell'occasione si potrà rivedere al Mudec, dopo anni, la Femme nue del Museo del Novecento di Milano, meraviglioso dipinto che fu fondamentale preludio al capolavoro picassiano Les Demoiselles d'Avignon, in dialogo con magnifici dipinti di maschere. In un gioco di specchi e rimandi che dal più remoto passato guarda al contemporaneo, la selezione della produzione del maestro spagnolo presentata in mostra è in dialogo con un corpus di fonti antiche e reperti archeologici ed etnografici.

12 febbraio 2024

Satira e colore negli scatti di Martin Parr in mostra al Mudec

Gli spazi di Mudec Photo fino al prossimo 30 giugno ospitano la mostra di Martin Parr 'Short & Sweet', promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore
Martin Parr, Common Sense, 1995-1999, Martin Parr/Magnum Photos
In esposizione oltre 60 fotografie selezionate appositamente per questo progetto dallo stesso Parr, classe 1952, uno dei fotografi documentaristi britannici più affermati e riconosciuti. Il professionista documenta la società contemporanea occidentale, e in particolare europea, grazie a una cronaca fotografica tagliente, a volte ironica e altre feroce, che ne mette in luce le pieghe più contraddittorie. Le immagini sono presentate insieme all'installazione 'Common sense', selezione di oltre 200 fotografie in formato A3, che offrono uno studio ravvicinato del consumo di massa e della cultura dello spreco. Completa il percorso un’intervista inedita a cura della storica e critica della fotografia Roberta Valtorta, che ripercorre la carriera di uno dei più famosi fotografi della nostra epoca. Il catalogo 'Martin Parr. Short & Sweet', edito da 24 Ore Cultura, è disponibile presso il bookshop della mostra, nelle librerie e online.

08 gennaio 2024

Al Mudec gli scatti della vincitrice del Photo Grant di Deloitte

Al Mudec di Milano, fino al prossimo 28 gennaio, si può vedere la mostra a ingresso gratuito 'And they laughed at me' dell'artista e fotografa iraniana Newsha Tavakolian, classe 1981.
Una foto dell'iraniana Newsha Tavakolian, che ha vinto il concorso
Si tratta della prima vincitrice del nuovo concorso internazionale Photo Grant di Deloitte, selezionata tra oltre 700 autori e autrici che hanno lavorato sul tema 'Connections'. Le sue opere invitano a riflettere sulla strategia di repressione militare iraniana finalizzata ad accecare le persone mediante proiettili di gomma. Le immagini di Tavakolian riflettono la sfida di interpretare la storia collettiva in un mondo in Iran segnato dall'oppressione politica. Le sue fotografie sono cariche di interrogativi e mettono in evidenza il conflitto tra la società imposta e il desiderio di cambiamento individuale. Emerge fortemente come la paura indotta dalle decisioni politiche iraniane abbia trasformato la stessa organizzazione sociale in una minaccia per l'ordine costituito. Nel contesto di questa realtà oppressiva, le opere in mostra rappresentano una voce coraggiosa che si oppone a un destino ineluttabile, combinando elementi tipici del reportage e composizioni concettuali che rivelano il dramma dell'oppressione e finiscono per tracciare un cammino rivoluzionario verso la libertà, ispirato dall’unione di tante anime coraggiose. Il tema della seconda edizione del Photo Grant di Deloitte 2024 sarà 'Possibilities', un invito a raccontare ciò che può esistere, ciò che può essere realizzato, ciò che potrebbe avvenire e che, nella maggior parte dei casi, riguarda un preciso senso di volontà di tutti noi. Una riflessione sulla facoltà del poter fare, cioè di creare le condizioni perché quelle possibilità possano avere luogo. È la possibilità di cambiare, crescere, incontrare, dare, vedere qualcosa di diverso, riuscire nel proprio intento, a volte di salvarsi, o di ritornare a vivere certe emozioni. Il Photo Grant di Deloitte, concorso fotografico tra i più importanti d'Italia e tra i principali a livello internazionale, è promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte e in collaborazione con 24 Ore Cultura, la direzione artistica di Denis Curti e il team di BlackCamera.

18 dicembre 2023

Al Mudec s'interpreta l'arte di Van Gogh con i mattoncini Lego

Sono proposti tre workshop all'interno della mostra
I mattoncini più famosi del mondo sono al centro del nuovo progetto di Lego Italia, in collaborazione con Initiative e 24 Ore CulturaGruppo 24 Ore, in cui gioco e arte s'intrecciano. Un percorso di tre workshop all'interno della mostra 'Vincent Van Gogh. Pittore colto' al Mudec – Museo delle culture di Milano, visitabile fino al 28 gennaio 2024. Prendersi il proprio tempo, dare spazio alla propria creatività e liberare le proprie emozioni sono i tre aspetti cardine del progetto. L'experience ha inizio con una visita guidata a piccoli gruppi dove gli esperti operatori del Mudec raccontano alcune delle opere più significative in esposizione, la visione e l'immaginario di Van Gogh. A seguire, i partecipanti proseguono nell'Auditorium con un'attività, firmata Lego Italia, che consiste nella libera ideazione della propria opera d'arte dopo un breve momento di confronto per trasmettere spunti utili su come utilizzare i mattoncini Lego a disposizione e favorire lo sviluppo di connessioni con la propria dimensione emozionale ed espressiva. Al termine del workshop, i partecipanti possono portare con sé i propri lavori dopo essere stati invitati a realizzare scatti destinati ad arricchire la photogallery creata ad hoc nella pagina Instagram del Mudec. Il progetto è coordinato dall'agenzia media Initiative. All'interno del museo, fino al termine della mostra, sono anche disponibili due punti vendita dov'è possibile acquistare i playset Lego 'La notte stellata'.

30 ottobre 2023

Settanta opere di Francisco Goya in mostra a Palazzo Reale Milano

Dai luminosi ritratti della committenza di corte alle opere del periodo nero, con un'attenzione particolare alla follia e gli orrori della guerra. Si contano già 30mila prenotazioni per la grande mostra 'Goya La ribellione della ragione' che da domani sarà aperta al pubblico nelle sale di Palazzo Reale a Milano.
Victor Nieto Alcaide ha curato la mostra aperta al pubblico
dal 31 ottobre 2023 al 3 marzo 2024
In esposizione, fino al 3 marzo 2024, una settantina di opere - tra dipinti, incisioni e matrici in rame sottoposte a un recente restauro - del pittore aragonese Francisco José de Goya y Lucientes (1746-1828) la cui arte non è centrata su precisi eventi della Storia, dando così ai suoi capolavori un valore universale e senza tempo. La pittura di Goya trasmigra dalla luce al buio, dalla pittura luminosa dei primi tempi alla 'pinturas nigras', una pittura della vecchiaia dai toni cupi causati da una sordità crescente e dal suo animo disilluso dalla Rivoluzione francese, da una società becera, che ritrae in forma satirica nei suoi Caprichos (le incisioni), dai disastri e dalle brutture che la guerra d'indipendenza spagnola segna sui corpi e nelle menti dei più deboli e degli emarginati sociali. Una trasmigrazione e un contrasto cromatico che la mostra enfatizza; il colore, le forme, la pittura acquistano un nuovo senso per Goya, e sono scelti non più in funzione della rappresentazione, bensì dell'espressione. Curata dall'accademico Victor Nieto Alcaide, la mostra, che ha richiesto ben cinque anni di preparazione, è prodotta da Palazzo Reale e 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore in collaborazione con la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando a Madrid ed è promossa dal Comune di Milano con il patrocinio dell'Ambasciata di Spagna in Italia, dell'Ente del Turismo Spagnolo e dell'Istituto Cervantes di Milano. Lo Studio dell'architetto e designer Fabio Novembre ha progettato, nel segno della dualità, il bellissimo allestimento del percorso espositivo, che valorizza cromaticamente alcune delle più significative opere esposte riportandone dettagli su pannelli di grandi dimensioni.
Lo Studio dell'architetto e designer Fabio Novembre ha progettato gli allestimenti della mostra

04 ottobre 2023

A Palazzo Reale una retrospettiva dedicata a Giorgio Morandi

In mostra a Palazzo Reale Milano da domani al 4 febbraio 2024  'Morandi 1890-1964', una delle più importanti e complete retrospettive mai dedicate al pittore bolognese. Ideata e curata da Maria Cristina Bandera, promossa da Comune di Milano, prodotta da Palazzo Reale, Civita Mostre e Musei e 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Museo Morandi, la mostra è realizzata grazie al main sponsor Gruppo Unipol e allo sponsor Bper banca. A trent’anni dall’ultima rassegna sul pittore delle nature morte e dei paesaggi, considerato uno dei massimi artisti italiani del secolo scorso, Milano propone ai visitatori 120 opere ripercorrendo l'intera opera dell'artista - cinquant’anni di attività, dal 1913 al 1963 - attraverso prestiti eccezionali da importanti istituzioni pubbliche e da prestigiose collezioni private, a partire da quelli fondamentali del Museo Morandi di Bologna e delle raccolte milanesi. Tra i prestiti internazionali quelli dei Musei Vaticani, del Musée Jenisch di Vevey e delle collezioni pubbliche di Winterthur e Siegen. A metà percorso una suggestiva installazione video, realizzata in collaborazione con il Museo Morandi del Settore Musei Civici Bologna, presenta al visitatore la camera-studio di via Fondazza a Bologna, oggi museo, dove Morandi visse e lavorò fino ai suoi ultimi giorni.

19 maggio 2023

Al Mudec la musica sinfonica dialoga con le opere dei surrealisti

Il festival 'Il suono dell'arte' si terrà dal 23 al 28 maggio
È stata battezzata 'Il suono dell'arte' l'originale iniziativa proposta al Mudec di Milano per un'intera settimana, dal 23 al 28 maggio 2023. L'idea, volta a reinventare il concetto di fruizione culturale e musicale della città, consiste nel far dialogare la musica de LaFil - Filarmonica di Milano con le opere pittoriche esposte lungo il percorso della mostra 'Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo'. I musicisti de LaFil affascineranno i visitatori del museo con momenti concertistici e performance improvvisate, regalando un'esperienza artistica avvolgente. La collaborazione del Mudec con LaFil-Filarmonica di Milano sarà occasione anche per parlare di musica d'autore attraverso incontri con grandi professionisti della cultura concertistica e per partecipare a laboratori, dove il pubblico sarà assoluto protagonista insieme alla musica. Unico nel suo genere, il progetto è frutto della collaborazione tra LaFil – Filarmonica di Milano e 24 Ore Cultura e realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo e il sostegno di Gruppo Unipol. Le attività del Festival all'interno del Mudec sono gratuite (previa prenotazione attiva dal 22 marzo) eccetto quelle previste nelle sale della mostra, che sono infatti comprese nel biglietto. Il programma dell'iniziativa 'Il suono dell'arte' è consultabile sul sito del Mudec. In alto, alcune foto della conferenza stampa di presentazione cui hanno preso parte, tra gli altri, l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, Federico Silvestri, amministratore delegato di 24 Ore Cultura, Luca Formenton e Marco Seco, rispettivamente fondatore e direttore artistico LaFil - Filarmonica di Milano.

30 marzo 2023

Al Mudec gli scatti di Muholi, incoraggiamento a essere se stessi

L'attivista visuale sudafricana Zanele Muholi è da un decennio tra i più celebrati artisti contemporanei, ma il suo lavoro coincide con il suo credo, al punto che ama definirsi attivista, ancor prima di artista.
Nello spazio Mudec Photo dal 31 marzo al 30 luglio 2023
Indaga razzismo, eurocentrismo, femminismo e politiche sessuali e i suoi mezzi espressivi sono la scultura, la pittura, l'immagine in movimento. Ma è con la fotografia, e in particolare con la serie di autoritratti 'Somnyama Ngonyama' (Ave, Leonessa Nera), che riceve il plauso planetario, in un crescendo di mostre nei più prestigiosi musei del mondo. 'Muholi, A Visual Activist' è il progetto di 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, promosso da Comune di Milano-Cultura e in collaborazione con Sudest57 attraverso cui il Mudec di Milano, dal 31 marzo al 30 luglio 2023 propone una selezione - curata da Biba Giacchetti e dall'artista - di oltre 60 immagini, scatti magnetici e di denuncia sociale che spaziano dai primi autoritratti realizzati ai più recenti lavori, tratti dal progetto artistico di Muholi, in costante evoluzione. Muholi è oggi ambassador della comunità Lgbtq+, esponendosi in prima persona. Ogni sua immagine racconta una storia precisa, un riferimento a esperienze personali o una riflessione su un contesto sociale e storico più ampio. Lo sguardo dell'artista commuove, denuncia, inquieta lo spettatore, mentre oggetti di uso comune, ripresi in maniera simbolica, sono posti in dialogo con il suo corpo trasfigurandolo, costringendoci a guardare fisso negli occhi di Muholi, per andare oltre il primo livello di lettura dello scatto. La bellezza delle composizioni e il talento d'artista sono solo un mezzo per affermare la necessità di esistere, la dignità e il rispetto cui ogni essere umano ha diritto, a dispetto della scelta del partner o del colore della pelle, e del genere con cui si identifica. Il suo scopo è la rimozione delle barriere, il ripensamento della storia, l'incoraggiamento a essere se stessi e a usare strumenti artistici, quali una macchina fotografica, come armi per affermarsi e combattere.

21 marzo 2023

Il Surrealismo di Dalì, Magritte e Man Ray in mostra al Mudec

Nasce in collaborazione con il Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, la curatela di Els Hoek e la consulenza scientifica di Alessandro Nigro la mostra 'Dalì, Magritte, Man Ray e il Surrealismo.
I capolavori si potranno vedere dal 22 marzo al 30 luglio 
Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen' aperta al pubblico negli spazi del Mudec - Museo delle Culture di Milano dal 22 marzo al 30 luglio 2023. Il Surrealismo non fu solo uno stile, un movimento artistico, quanto piuttosto un atteggiamento, un modo alternativo di essere e concepire il mondo, un modo di pensare radicalmente nuovo che trasformò le esistenze dei loro membri. Su questo concetto fondamentale si sviluppano i temi della nuova mostra sui surrealisti che, in sei sezioni, presenta 180 opere, tra dipinti, sculture, disegni, documenti, manufatti, tutti provenienti dalla collezione del museo Boijmans Van Beuningen, uno dei più importanti musei dei Paesi Bassi, in dialogo con alcune opere della Collezione permanente del Museo delle Culture. Il progetto espositivo approfondisce i temi su cui si è focalizzata la ricerca surrealista – sogno e realtà, psiche, amore e desiderio, un nuovo modello di bellezza - e attraverso opere di surrealisti meno noti, pubblicazioni e documenti storici, fornisce al pubblico una visione a tutto campo del movimento artistico. La mostra, prodotta da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore e promossa dal Comune di Milano-Cultura, è stata resa possibile grazie al generoso prestito di opere d'arte da parte del Museo olandese e a Fondazione Deloitte, institutional partner della mostra.

10 novembre 2022

Il Mudec rende omaggio al grande Robert Capa con una mostra

 L'esposizione fotografica è prodotta da 24 Ore Cultura
in collaborazione con l'agenzia Magnum Photos 
In occasione dei 110 anni dalla nascita di Robert Capa (22 ottobre 1913), il Mudec, il Museo delle Culture di Milano rende omaggio al grande fotografo ungherese con una mostra personale che ripercorre i principali reportage di guerra e di viaggio che Capa realizzò in vent'anni di carriera, anni che coincisero con i momenti cruciali della storia del Novecento. Realizzata da 24 Ore Cultura in collaborazione con l'agenzia Magnum Photos e promossa da Comune di milano -Cultura, la mostra riunisce un eccezionale corpus di fotografie: oltre 80 stampe fotografiche, alcune delle quali mai esposte prima in una mostra italiana, accompagnate da una rara intervista rilasciata dal fotoreporter a una radio americana nel 1947 e da alcuni documenti d'epoca provenienti dalla collezione di Magnum. 'Robert Capa. Nella Storia', che vuole porsi come apripista delle celebrazioni per i 110 anni dalla nascita del leggendario fotoreporter, racconta la Storia del Novecento. Attraverso i suoi ritratti in bianco e nero e i suoi reportage di guerra e di viaggio, l'obiettivo del fotografo fece conoscere al mondo non solo gli orrori e le miserie dei tanti conflitti armati che caratterizzarono il secolo scorso e i volti degli uomini e delle donne che fecero la Storia, ma anche la vita quotidiana, fatta di piccoli momenti di gioia e voglia di riscatto, di presente e futuro, di realtà e di sogni delle persone comuni, indifferentemente da una parte all'altra del globo. A cura di Sara Rizzo, la mostra sarà visitabile da domani, 11 novembre, fino al 19 marzo 2023.

08 novembre 2022

'Bosch e un altro Rinascimento' si ammira a Palazzo Reale a Milano

La mostra apre al pubblico da domani al 12 marzo 
Inaugura domani, 9 novembre, a Milano, nelle sale di Palazzo Reale, la grande mostra 'Bosch e un altro Rinascimento'. L'esposizione è promossa da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Castello Sforzesco e realizzata da 24 Ore Cultura. Curato da Bernard Aikema, Fernando Checa Cremades e Claudio Salsi, il progetto espositivo rende omaggio per la prima volta a Milano al genio fiammingo e alla sua fortuna nell'Europa meridionale. Con una tesi affascinante: Bosch, secondo i curatori rappresenta infatti l'emblema di un Rinascimento alternativo, lontano dal Rinascimento governato dal mito della classicità, ed è la prova dell'esistenza di una pluralità di Rinascimenti, con centri artistici diffusi in tutta Europa. In mostra un centinaio di opere d'arte tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti e volumi antichi, inclusi una trentina di oggetti rari e preziosi provenienti da wünderkammern. Spiccano alcuni dei più celebri capolavori di Hieronymus Bosch e opere derivate da soggetti del maestro e mai presentate insieme prima d'ora in un'unica mostra. Bosch è infatti autore di pochissime opere universalmente a lui attribuite e conservate nei musei di tutto il mondo. La mostra, che ha per main sponsor Gruppo Unipol, resterà aperta al pubblico fino al 12 marzo 2023. 

20 settembre 2022

Svelato al Teatro Arcimboldi il nuovo concept store QUBOutique

Questa sera al TAM Teatro Arcimboldi Milano è stato inaugurato il nuovo QUBOutique concept store, il primo in Italia situato nel foyer di un teatro.
All'inaugurazione Marzia Ginocchio del TAM (nella foto, in alto),
Chiara Savino e Federico Silvestri di 24 Ore Cultura (in basso)
A presentare il negozio di forma cubica, gestito da 24 Ore Cultura e concepito per porre il teatro in un costante dialogo strategico con la città e i suoi visitatori, la direttrice generale Marzia Ginocchio e Federico Silvestri e Chiara Savino di 24 Ore Cultura, divisione del Gruppo 24 Ore. QUBOutique è stato realizzato con il contributo di Metra Building, Horm, Milleforma. Il nuovo bookshop, che grazie alla sua ricercatezza estetica e alla qualità dei materiali si armonizza perfettamente con le architetture geometriche del ventennale teatro, disegnato da Vittorio Gregotti, propone ai visitatori una selezione di eccellenze di editoria, design, arte, accessori e merchandising del teatro stesso, come la linea 'IncanTAMi', tema scelto per la stagione 2022-23. All'evento inaugurale del QUBOutique, inserito nel cartellone di appuntamenti 2022 'Live in the lobby' che fino al prossimo novembre prevede sette aperitivi musicali nell'ampio foyer del TAM, gli invitati sono stati intrattenuti dall'Orchestra Filarmonica Italiana, con un concerto emozionante che ha coniugato musica classica, contemporanea e jazz. 

19 settembre 2022

Le essenze LabSolue nel nuovo concept store QUBOutique Tam

'Incantami' è il tema olfattivo delle fragranze proposte
Le essenze artigianali del Perfume Laboratory LabSolue profumano il QUBOutique Tam - il nuovo concept store del Tam Teatro Arcimboldi Milano realizzato grazie al contributo di Metra Building, Horm, Milleforma - pensato per offrire agli spettatori una selezione di eccellenze di editoria, design, arte e accessori; 'una piccola scatola delle meraviglie all'interno del foyer' del prestigioso teatro milanese, il più grande d’Italia. LabSolue interpreta olfattivamente 'Incantami', il tema scelto dal teatro per la stagione, attraverso tre essenze iconiche, scelte tra le sue 68, e proposte nelle declinazioni Profumi per la persona, Profumi d'ambiente e Candele artigianali. Incanto, emozione, qualità e design di fragranze e packaging, ma anche cultura olfattiva con il libro 'La Grammatica dei profumi' di Giorgia Martone, cofondatrice assieme alla sorella Ambra di LabSolue.
Protagonista olfattivo del bookstore del Mudec dal 2019, il brand LabSolue rafforza così il legame sinergico e culturale con 24 Ore Cultura, mettendo radici al Teatro Arcimboldi Milano.

21 aprile 2022

Al Mudec un mondo nuovo immaginato da David LaChapelle

Spree 2020 Los Angeles ©David LaChapelle

L'uomo e il rapporto con se stesso, l'uomo nella società, l'uomo nella natura.
David LaChapelle all'inaugurazione della mostra
(Ph. GoldenBackstage)
Alla presenza dell'artista, oggi è stata inaugurata a Mudec Milano la mostra 'David LaChapelle, I believe in miracles', aperta al pubblico dal 22 aprile all'11 settembre 2022. Prodotta da 24 Ore CulturaGruppo 24 Ore e promossa dal Comune di Milano-Cultura, l'esposizione, curata da Denis Curti e Reiner Opoku, è un percorso di ricerca che, attraverso 90 opere (grandi formati, installazioni site-specific e nuovi scatti) racconta un mondo nuovo e una nuova umanità immaginati da LaChapelle. Dalla sua formazione con Andy Warhol - nella New York degli anni Ottanta - e dalla cultura pop, il vissuto artistico di LaChapelle è approdato alle gallerie, per culminare in una fotografia artistica unica nel suo genere, caratterizzata da un'acuta consapevolezza del tempo in cui viviamo. Lo sguardo dell'artista statunitense, che ora vive alle Hawaii, si sofferma quindi sulla condizione umana, dove s'intrecciano gioie, dolori, solitudini, passioni, insicurezze e ideali. Per questo il percorso espositivo non ha, volutamente, un andamento lineare. "LaChapelle – spiegano i due curatori - ci invita a creare nuove relazioni con le persone, con la natura, con il consumo, con la spiritualità. Un altro mondo è possibile. David LaChapelle crede nei miracoli".
Annunciation 2019 Hawaii ©David LaChapelle
Partendo da opere che denunciano la vulnerabilità del pianeta e la fragilità dell'uomo, insieme a un repertorio che guarda alla pop culture e lo star system del cinema, della musica, dell’arte, la mostra si snoda attraverso immagini rivelatrici della visione dell'artista verso un mondo nuovo, che cerca una natura incontaminata e lussureggiante dove possono convivere spiritualità, amore e bellezza e dove uomini e donne possono vivere finalmente liberati dall'alienazione e in connubio con il contesto naturale. Il catalogo della mostra, edito da 24 Ore Cultura, è in vendita nel bookshop della mostra, in libreria e online.

15 marzo 2022

Al Mudec la mostra 'Marc Chagall. Una storia di due mondi'

Dal 16 marzo al 31 luglio 2022
Si potrà visitare dal 16 marzo al 31 luglio 2022 negli spazi del Mudec Milano il progetto espositivo in quattro sezioni 'Marc Chagall. Una storia di due mondi', curato da Ronit Sorek (in alto, nella foto) e dedicato ai lavori grafici di Chagall (1887-1985) e alla sua attività di illustratore editoriale. Le oltre 100 opere, provenienti dalla collezione dell'Israel Museum di Gerusalemme, riflettono l'identità poliedrica dell'artista, che è al tempo stesso il bambino ebreo di Vitebsk, il marito che correda di immagini i libri dell'amata moglie, l'artista che illustra la Bibbia e, infine, l'originale pittore moderno che piange la sorte toccata nel suo secolo al popolo ebraico. In esposizione anche una selezione di oggetti rituali, usati nelle cerimonie religiose delle comunità ebraiche e che sono spesso raffigurati nelle opere di Chagall. Alcune sale ospiteranno anche installazioni multimediali, ideate e curate da Kaos produzioni con la collaborazione di Jacopo Veneziani, per accompagnare il visitatore in un viaggio alla riscoperta dell'artista.  Prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, di cui è amministratore delegato Federico Silvestri (nella foto), l'esposizione è promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata dall'Israel Museum di Gerusalemme. L'allestimento si deve all'architetto Corrado Anselmi. Main sponsor della mostra il Gruppo Unipol. Il catalogo della mostra 'Marc Chagall. Una storia di due mondi', edito da 24 Ore Cultura, è disponibile in libreria e online.

17 febbraio 2022

L'istante decisivo nella Cina di Cartier-Bresson in mostra al Mudec

Dal 18 febbraio fino al prossimo 3 luglio
lo spazio Mudec Photo del Mudec di Milano ospiterà la mostra fotografica 'Henri Cartier-Bresson: Cina 1948-49 | 1958', prodotta da 24 Ore Cultura e promossa dal Comune di Milano-Cultura.
In un manifesto dipinto a mano
il pugno comunista sopprime il cane nazionalista.
Nanchino, 24 aprile 1949 Vintage gelatin silver print
© Fondation Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos 
Per la prima volta arriva in Italia il progetto espositivo che racconta i due reportage fotografici cinesi che resero famoso Cartier-Bresson (1908-2004) in tutto il mondo per il suo 'istante decisivo'. Oltre cento stampe originali e una raccolta di materiali d'archivio del pioniere del fotogiornalismo documentano due momenti-chiave nella storia della Cina: la caduta del Kuomintang (1948-1949) e il 'Grande balzo in avanti' di Mao Zedong (1958). Realizzata con la collaborazione della Fondation Henri Cartier-Bresson, la mostra riunisce un eccezionale corpus di fotografie e documenti di archivio del fotoreporter francese: oltre 100 stampe originali insieme a pubblicazioni di riviste d’epoca, documenti e lettere provenienti dalla collezione della Fondation. Temi importanti del cambiamento nella storia contemporanea cinese si affiancano ad altri tenuti nascosti dalla propaganda di regime, come lo sfruttamento delle risorse umane e l'onnipresenza delle milizie. La mostra allestita al Mudec permette così di avvicinarsi alla poetica del maestro della fotografia mondiale, quell'istante decisivo che gli permise di cogliere l'immediatezza e la veridicità della situazione, unitamente alla scelta del bianco e nero per dare risalto alla forma e alla sostanza della realtà. La guida edita da 24 Ore Cultura, in vendita esclusivamente in sede di mostra, è curata da Michel  Frizot e Ying-Lung Su e realizzata in collaborazione con la Fondation Henri Cartier-Bresson. 
La mostra è allestita allo spazio Mudec Photo fino a 3 luglio. Il catalogo è edito da 24OreCultura


12 gennaio 2022

L'evoluzione artistica del genio Piet Mondrian in mostra al Mudec

Dallo scorso 24 novembre è aperta al pubblico negli spazi espositivi di Mudec Milano la mostra 'Piet Mondrian. Dalla figurazione all'astrazione', a 150 anni dalla nascita del geniale pittore, alfiere dell'arte moderna olandese nel mondo.
Promossa da Comune di Milano-Cultura e prodotta da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore, la mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione del Kunstmuseum Den Haag (L'Aia), museo che detiene la più importante collezione di opere di Mondrian al mondo, e del Consolato generale olandese.
Il catalogo della mostra, edito da 24 Ore Cultura
Visitabile fino al 27 marzo 2022, la mostra porta per la prima volta a Milano un progetto espositivo interamente dedicato all'artista, concentrando l'attenzione sul processo evolutivo artistico che lo traghettò dalla figurazione all'astrazione, dalla tradizione del paesaggio olandese allo sviluppo del suo stile unico, che l'ha reso inconfondibile e universalmente celebre. Con il concept del direttore del Kunstmusem Benno Tempel e con la curatela di Daniel Koep, head of Exhibitions, e di Doede Hardeman, head of Collections, il percorso espositivo si snoda attraverso sezioni tematiche. Offrendo un'inusuale chiave di lettura, i capolavori esposti al Mudec permetteranno quindi ai visitatori di avvicinarsi al processo di scomposizione e ricomposizione artistica della realtà che Mondrian affinò negli anni in un costante percorso di ricerca di equilibrio e perfezione, tendendo dal particolare all'universale. Come si evince anche dalle 160 illustrazioni di opere del catalogo della mostra, curato da Benno Tempel ed edito da 24 Ore Cultura, con l'adozione delle linee perpendicolari, l'artista renderà via via più radicale il suo minimalismo fino a far prevalere, nell’ultima fase della sua carriera dettata da una costante ricerca spirituale, le linee sui colori.