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12 dicembre 2024

I tessuti Galtrucco rivivono in una mostra a Palazzo Morando

Il glorioso marchio di tessuti Galtrucco, sinonimo di vetrine uniche e negozi d'autore è in scena da domani a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine con la mostra 'Galtrucco. Tessuti Moda Architettura'  aperta fino al 15 giugno 2025 con ingresso libero.
Il negozio Galtrucco sotto i Portici Meridionali in piazza Duomo a Milano.
In vetrina le poltroncine disegnate dall'architetto Guglielmo Ulrich, 1949
Ph. A. Villani e Figli – BolognaMilano, Archivio Galtrucco
Un'esposizione di tessuti, abiti, arredi e
curata da Alessandra Coppa, Margherita Rosina ed Enrica Morini e organizzata dalla società Lorenzo Galtrucco in collaborazione con il Comune di Milano. Nelle sale del museo della centralissima via Sant'Andrea rivivono gli anni dell'attività commerciale, raccontata in un percorso narrativo temporale che inizia negli anni Venti del Novecento, seguiti da avvenimenti storici cupi come la Seconda guerra mondiale, ma anche dalla ripresa economica degli anni Sessanta fino agli inizi del nuovo millennio. Due le sezioni: la prima, curata da Coppa, dedicata alla comunicazione di Galtrucco attraverso i negozi, le vetrine e la pubblicità; la seconda, curata da Rosina e Morini, incentrata sui tessuti venduti nei suoi spazi. La narrazione relativa ai negozi è scandita dall'espansione della distribuzione nel campo tessile che arrivò a coprire buona parte del territorio nazionale (dalla prima bottega di Novara agli store di Torino, Milano, Trieste, Genova e Roma), sviluppando un concept di negozio il cui design di interni e gli arredi marcavano un’autentica capacità di innovare e le cui vetrine erano progettate e realizzate in modo da essere riconoscibili al primo sguardo. Ripercorrendo la storia di Galtrucco, sono esposti abiti di sartoria accompagnati da pagine di campionario, fi -gurini, ingrandimenti di fotografie delle vetrine e interni dei negozi.  Seguono modelli di Krizia, Chloé e Armani, realizzati dagli anni Settanta in poi, che documentano l'attività di progettazione e cobranding di Galtrucco con diversi marchi di prêt-à-porter.  La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Moebius edizioni.

28 febbraio 2024

A Palazzo Morando la retrospettiva 'Daniele Tamagni. Style is life'

È allestita a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine fino al prossimo 1 aprile, a ingresso libero, la mostra 'Daniele Tamagni. Style is life', promossa e organizzata dalla Daniele Tamagni Foundation in collaborazione con il Comune di Milano.
Moda e controculture negli scatti del fotografo milanese
Curata da Aïda Muluneh e Chiara Bardelli Nonino, è la prima grande retrospettiva del fotografo milanese, scomparso nel 2017 a soli 42 anni, vincitore di prestigiosi premi internazionali. L'esposizione presenta una selezione di reportage da lui realizzati in sette anni. Nei 90 scatti fotografici, emergono le passioni del fotografo per la moda e le controculture, celebrando le evoluzioni sociali attraverso l'abbigliamento delle nuove generazioni in Africa e in America Latina e la nascita di nuove identità locali nel contesto di un mondo sempre più globalizzato e interconnesso. Focus sui Sapeurs congolesi della Sape (Società degli animatori e delle persone eleganti), conosciuti come i dandy di Bacongo, quartiere di Brazzaville nella Repubblica del Congo. Il percorso espositivo presenta anche i metallari del Botswana e le lottatrici boliviane, progetto premiato dal World Press Photo. Segue una sezione dedicata alla settimana della moda di Dakar, con i backstage delle sfilate in Senegal. Completa l'esposizione una sezione di lavori dei primi tre vincitori del 'Daniele Tamagni Grant', istituto dalla Fondazione, che si propone di testimoniare il legame dell'artista con l'Africa, sostenendo la formazione di fotografi emergenti, in partnership con il 'Market Photo Workshop' di Johannesburg (Sud Africa).

23 febbraio 2023

La collezione 'Circus of love!' di Enriquez sposa la luce di Lodola

Un tributo all'arte pop quello che, nell'ambito della Milano Fashion Week 2023, lo stilista Alessandro Enriquez metterà in scena a Palazzo Morando a Milano con l'evento 'Circus of love!' in partnership con l'artista italiano Marco Lodola, esponente del Nuovo Futurismo, e con il patrocinio del Comune di Milano.
Lo stilista Alessandro Enriquez e, a destra, un'opera di Marco Lodola
(Ph. GoldenBackstage)
Traggono origine dai disegni della collezione autunno-inverno 23-24 di Enriquez le interpretazioni di Lodola: le icone delle stampe dello stilista palermitano diventano sculture luminose dalle altezze vertiginose, opere che illuminano i look della prossima stagione invernale nella campagna di immagini. Una collaborazione creativa a doppio senso: Lodola affida infatti a Enriquez i suoi disegni affinché vengano contaminati con la sua mano, per creare dei look 'Enriquez/Lodola' coloratissimi. Lo stilista punta le luci su questa nuova collezione intensificandone il colore, rendendolo brillante, quasi accecante, immerso in un rosso intenso che fa da cornice a tutta la collezione incentrata sul tema del circo italiano, con pois e mille righe che Alessandro distorce rendendole psichedeliche, con le sue luminarie, le sue esibizioni spettacolari e con icone intramontabili come Moira Orfei. Colori, cuori, cerchi, cavalli, pennacchi, funi, reti: tutto si trasferisce in una proposta esaltata in primis dalla plasticità del vinile rosso alternato al bianco e nero, con capispalla oversize e unisex dalla modellistica maschile che cedono il passo alle micro minigonne, alle crop t-shirt in paillettes abbinate alle gonne tubino e alternate ad abiti chemisier avvitati o alle maxi gonne stampate, carry over del brand, mixandosi al tulle glitterato e alle camicie stampate, bandiere dei messaggi d'italianità e amore. Quanto ai colori, oltre alle gamme arancio, verdi e viola il fashion designer palermitano tiene unita tutta la collezione con i quattro colori-simbolo del gioco di carte Uno di casa Mattel: bluette, verde bandiera, rosso e giallo. Questo gioco di carte, amato in tutto il mondo per la sua semplicità e per l’inclusività con cui trascende lingue, età e cultura arriva, con la creatività di Enriquez, anche nel mondo fashion come elemento distintivo dei capi della collezione 'Very Circus'.

19 novembre 2021

Il mito di Wonder Woman in mostra a Milano fino a marzo 2022

Forza, determinazione, audacia, altruismo, bellezza... Si può visitare fino al 20 marzo 2022 la mostra 'Wonder Woman – Il mito' ospitata a Palazzo Morando|Costume Moda Immagine a Milano

Compie 80 anni la supereroina pop celebrata
con un'esposizione nelle sale di Palazzo Morando
L'eroina dell'universo dei fumetti DC, ispirata a divinità del mito greco e che quest'anno compie 80 anni (è nata dalla penna dello psicologo americano e fumettista William Moulton Marston nel 1941), si è imposta nell'immaginario collettivo con fumetti, telefilmcartoon, film e merchandising di vario genere. La sexy guerriera e paladina della giustizia e dell'uguaglianza, icona pop femminile in cui le donne hanno potuto identificarsi, ha ispirato negli anni Settanta l'omonima serie tv cult statunitense con Lynda Carter nei panni della protagonista. Sul grande schermo è apparsa per la prima volta nel 2016 in 'Batman v. Superman: Down of Justice' per guadagnarsi finalmente il ruolo da protagonista in 'Wonder Woman' (2017) e 'Wonder Woman 1984' (2020), film di Warner Bros Pictures interpretati da Gal Gadot. Alcuni spezzoni delle pellicole e dei telefilm, insieme a tavole originali dei vari decenni (dall'archivio DC a Burbank, in California), rari esemplari di fumetti da collezione e una selezione di strisce comics più recenti (tra cui quelle realizzate dalle tre bravissime disegnatrici Laura Braga, Emanuela Lupacchino e Maria Laura Sanapo), si possono ammirare nel percorso in stile pop allestito nelle sale di Palazzo Morando, che espone anche scudi, spade, archi e frecce e completini da set della supereroina. Curata da Alessia Marchi, la mostra è stata concepita e prodotta da 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, in collaborazione con Warner Bros e DC.

25 giugno 2019

Domani alla mostra di Bob Krieger l'ultimo Silent Wifi Concert

Domani, alle ore 19.30, il Silent Wifi Concert torna per l'ultima volta a Palazzo Morando con l'esibizione del pianista Andrea Vizzini insieme alla violoncellista Francesca Formisano per un'esperienza di grande suggestione.
A Palazzo Morando le note silenziose di un piano e un violoncello Yamaha
L'evento conclude la rassegna musicale promossa nell'ambito della mostra 'Bob Krieger Imagine. Living through fashion and music '60 '70 '80 '90', con la collaborazione di Yamaha Music, PianoLink e Silent System - protagonisti nella realizzazione dei Silent Wifi Concert in Italia ed Europa. A condurre i visitatori lungo il percorso della mostra, in corso fino al 30 giugno, saranno le note silenziose di un pianoforte e un violoncello Yamaha, udibili soltanto tramite Cuffie Silent System, con la possibilità per i visitatori di fruire le opere del maestro Krieger in modo intimo e privato, grazie a quel microcosmo uditivo che l’alta tecnologia Yamaha riesce a creare. Un’occasione unica per scoprire le opere del grande fotografo, che ha saputo documentare l’affermazione del made in Italy nel mondo, immortalando i volti, le geometrie, i colori e le linee della moda italiana, firmando le campagne pubblicitarie dei più grandi stilisti, come Armani, Missoni, Valentino, Versace, Biagiotti, Gucci, Fendi e Dolce & Gabbana. Il costo del concerto è incluso nel biglietto d'ingresso alla mostra.

08 marzo 2019

Le foto iconiche di Bob Krieger in mostra a Palazzo Morando

'Bob Krieger Imagine. Living through fashion and music. ’60 ’70 ’80 ‘90' è il titolo della mostra, allestita nelle sale di Palazzo Morando|Costume Moda Immagine di Milano.
Il grande fotografo ha partecipato al vernissage della sua mostra
Aperta al pubblico da oggi al prossimo 30 giugno, è promossa dal Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici, patrocinata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana e organizzata dalla MGV Communication, con l'allestimento firmato dall'architetto Carlo Colombo e la curatela di Maria Grazia Vernuccio. In mostra una selezione di scatti dalla collezione privata di Bob Krieger: foto scattate tra gli anni ’60 e gli anni ’90, tra cui le campagne pubblicitarie dei più grandi stilisti italiani, da Armani a Ferrè, da Missoni a Valentino, da Versace a Biagiotti, da Gucci a Fendi e Dolce & Gabbana. Krieger seppe infatti documentare l'affermazione del made in Italy nel mondo, immortalando i volti, le geometrie, i colori, le linee e l'opulenza tutta italiana, aprendo la strada all'eccellenza del design, del cibo e del lifestyle che ancora oggi connotano il nostro Paese. Autore di tre copertine del Time, corrispondente del New York Times Magazine, Krieger è stato uno dei protagonisti di questa stagione di successi della moda italiana nel mondo, segnando un'epoca nella fotografia del costume e della moda a livello mondiale. L’esposizione sarà animata da eventi e attività: in collaborazione con Yamaha Music, la mostra ospiterà le performance della Yamaha Silent Experience, con un programma realizzato in esclusiva in cui artisti di fama internazionale si esibiranno in concerti per pianoforte fruibili attraverso la tecnologia del 'Silent wifi concert”. Un percorso polisensoriale, quindi, in grado di coinvolgere sguardo e udito.

09 gennaio 2019

Il guardaroba da star di Rosanna Schiaffino a Palazzo Morando

Si può ammirare a Palazzo Morando |Costume Moda Immagine il prezioso guardaroba dell'attrice Rosanna Schiaffino, entrato di recente a far parte delle collezioni del Museo.
Il catalogo è pubblicato da Silvana Editoriale
Il progetto espositivo, promosso dal Comune di Milano-Cultura e curato da Enrica Morini e Ilaria De Palma, racconta non solo i momenti più significativi della recente storia della moda, ma anche il modo di presentarsi al pubblico di una star del cinema degli anni Sessanta e quello privato di una signora dell'alta società milanese degli anni Ottanta e Novanta. In programma nelle sale del Palazzo fino al 29 settembre 2019, con ingresso libero, 'Rosanna Schiaffino e la moda. Abiti da star' espone oltre 40 abiti di alta moda e prêt-à-porter delle più importanti firme del secondo Novecento. Abiti, tessuti, ricami, grandi firme e film s'intrecciano con la vita privata dell'attrice in un racconto che si dipana dalla fine degli anni Cinquanta per arrivare al Duemila, ripercorrendo non solo le sue scelte in fatto di moda, ma anche la sua carriera di attrice, segnata da collaborazioni con registi come Rossellini, Lattuada, Rosi, Minnelli e tanti altri. Fotografie di scena e di backstage, oltre che immagini tratte dai suoi album personali, messe a disposizione dalla famiglia, contribuiscono a ricrearne la figura. La sezione cinema, curata da Elena Gipponi, è stata realizzata grazie al supporto dell'Università Iulm. Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, esplora il rapporto di Rosanna Schiaffino con la moda e la sua carriera cinematografica ed è l'occasione per studiare tessili e ricami di un trentennio di eccellenze industriali e artigianali italiane.

20 dicembre 2017

Lo stile del secolo scorso di scena a Milano con 'Outfit '900'

Da oggi si può visitare la mostra 'Outfit '900' nelle sale di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine di Milano è esposta una selezione di capi dal 1900 agli anni Novanta del secolo scorso: abiti appartenenti alle raccolte civiche, che raccontano lo stile, le occasioni, le scelte e le storie personali di elegantissime signore.
Accanto agli abiti anche le immagini dei proprietari, e le storie e gli eventi speciali che hanno tracciato il gusto di un'epoca, il Novecento appunto, e della città di Milano. Aperta al pubblico fino al 4 novembre 2018, la mostra si divide in due sezioni, il giorno e la sera. Nella prima trovano spazio abiti da sposa, da cerimonia e per speciali eventi diurni. La sezione sera comincia con un abito da 'gran pranzo' del 1900 per proseguire verso il ballo e la 'serata di gala'. Una preziosa occasione per mostrare una serie di abiti appartenenti alle raccolte civiche, la maggior parte inediti. Due abiti in particolare, risalenti agli anni Venti del secolo scorso, sono stati sottoposti a restauro nel 2017 a opera di Tessili Antichi grazie al sostegno dell'Associazione Dimore Storiche Italiane. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, l'esposizione avrà un ospite d'onore: l'abito di Giorgio Armani indossato da Glenn Close per la cerimonia degli Oscar nel 1994. Curata da Gian Luca Bovenzi, Barbara De Dominicis e Ilaria De Palma, l'esposizione è accompagnata da un catalogo pubblicato da Galaad Edizioni, scaricabile anche dal sito http://www.civicheraccoltestoriche.mi.it/.

25 gennaio 2017

Le calzature iconiche di Manolo Blahnik in mostra a Milano

Apre domani e sarà visitabile fino al 9 aprile 2017 a Palazzo Morando Costume Moda Immagine di Milano la mostra (ingresso con biglietto) 'Manolo Blahnik. The art of shoes'.
Manolo Blahnik in Italia per l'inaugurazione della sua mostra
Prima esposizione italiana dedicata allo stilista spagnolo, in questi giorni in Italia per l'inaugurazione, la mostra propone 45 anni di attività del mostro sacro delle calzature con un'ampia selezione di 212 scarpe e 80 disegni divisi in sei sezioni: nella prima (Core) focus sulle calzature dedicate a personaggi storici e contemporanei che hanno ispirato o avuto un ruolo importante nella vita di Manolo Blahnik: da Alessandro Magno a Brigitte Bardot, fino alla giornalista Anna Piaggi. La seconda (Materiali) comprende una selezione di scarpe che illustrano l’attenzione per il dettaglio elaborato e la ricchezza di materiali e colori usati con maestria squisita. La terza sezione esamina la sua passione per l'arte e l’architettura e il modo in cui queste ispirano le sue costruzioni. La quarta sezione (Gala) espone una selezione delle scarpe più fantasiose dello stilista mettendo in evidenza la sua ironia e creatività, presenti nelle scarpe 'Marie Antoinette'.
In mostra 212 scarpe e 80 disegni dello stilista spagnolo
La quinta sezione è dedicata alla natura, al suo profondo amore per il mondo botanico. Nell'ultima sono esaminate le influenze geografiche e ambientali, dalla Spagna all'Italia, dall'Africa alla Russia, dall'Inghilterra al Giappone. Le calzature sono opere d’arte che in Italia, nell’hinterland milanese, prendono tuttora forma grazie a imprese con vocazione artigianale. Curata da Cristina Carrillo de Albornoz, promossa da Comune di Milano Cultura, Direzione Musei Storici, prodotta e organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con Manolo Blahnik, la mostra testimonia l'influenza che l'arte e la cultura italiana hanno avuto e hanno ancora oggi sullo stile di Manolo. La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia, hotel partner Four Seasons ed è consigliata da Sky Arte HD. Il catalogo della mostra è firmato da Cristina Carrillo de Albornoz e pubblicato in edizione italiana Skira e in edizione inglese Rizzoli.Dopo Milano, la mostra approderà al Museo dell'Hermitage di San Pietroburgo in quella Russia che è stata per Blahník una fonte d’ispirazione costante; passerà poi al Museum Kampa di Praga nella Repubblica Ceca, patria del padre dell’artista; infine sarà ospitata al Museo Nacional de Artes Decorativas di Madrid, quale omaggio di Manolo Blanhík alla sua terra natale. Meta del 2018 sarà il Bata Shoe Museum di Toronto, in Canada.

24 febbraio 2014

Lo spettacolare universo della designer Valentina Sciumé

La designer siciliana Valentina Sciumé
Intersezioni planetarie, illuminazioni cosmiche, rocce vulcaniche: spiccava Sciumé tra gli 11 brand di talenti emergenti del fashion ospitati fino a ieri al 'The Vogue Talents Corner.com' a Palazzo Morando, nell'ambito della Milano Fashion Week. Il brand, italianissimo, è stato creato da Valentina Sciumé, giovane e solare designer di Agrigento, che vanta un solido background nel mondo della moda: ha lavorato nei team di Alberto Biani, Costume National e Versace. Spinta da una grande passione per gli accessori - non solo bijoux, ma anche cappelli - Valentina nel 2012 ha fondato il suo brand, sul quale lo scorso anno si sono già accesi i riflettori grazie al Vogue Talents 2013 Edition. Dallo stile rétro reinterpretate in chiave moderna, le sue spettacolari e lussuose creazioni (Space Metal e Prestige Theatre quelle della collezione autunno-inverno 2014-15) sono rigorosamente fatte a mano ed esprimono la forte attrazione della designer per le più complesse forme geometriche, nel pieno rispetto dell'artigianalità italiana.

22 ottobre 2013

Tanto di cappello a Hat-ology, la mostra su Anna Piaggi

Chissà cosa penserebbe il Cappellaio Matto di 'Hat-ology'? Perché la mostra milanese dedicata alla poliedrica giornalista, scrittrice e traduttrice Anna Piaggi con i suoi fantastici cappelli supera davvero ogni più fervida immaginazione e con tutta probabilità l’altrettanto eccentrico personaggio di 'Alice nel Paese delle Meraviglie', se esistesse e si facesse un giro negli spazi allestiti in via Bagutta 24 (nell’ambito di Palazzo Morando Costume Moda Immagine) troverebbe pane per i suoi denti. Un bicorno degno di Napoleone, una retina a forma di Tour Eiffel, una barchetta di carta da muratore realizzata con le pagine dell'Herald Tribune, ma anche complicati copricapi fatti di velette, piume, fiocchi, piatti, gioielli e strutture scheletriche: ogni creazione è una perfetta tranche de vie e rappresenta una sorta di tessera che va a comporre l'ampio mosaico della straordinaria vita della cacciatrice di tendenze, amica di tanti stilisti di grido ed essa stessa creatrice di stili nei decenni.
Non a caso la ricordiamo anche per le sue labbra vermiglie, le guance rosse, i capelli azzurri. A ingresso gratuito, questa mostra in cui si respira l’atmosfera del suo appartamento di Milano (dallo studio al bagno, dalla camera da letto alla cucina) e curata dal creatore di cappelli Stephen Jones, amico intimo della giornalista scomparsa poco più di un anno fa, si può visitare fino al 30 novembre dalle 9 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30, da martedì a domenica. Un'esposizione all'altezza del talento di questa signora che grazie alla sua profonda cultura dell'immagine e al coraggio di provocare con ironia ha fatto la storia del costume e della moda: incredibilmente belle le sue creazioni, altrettanto degni gli allestimenti che le ospitano. Chapeau bas!

29 settembre 2013

Lo stile di Valentina Cortese in mostra a Palazzo Morando

Pensi a lei e la prima immagine cui l’associ è il suo foulard, indossato in maniera inimitabile. Perché Valentina Cortese oltre che una grande attrice del teatro italiano è stata, ed è tuttora, in barba alle sue venerande 90 primavere, anche una vera icona di stile. E un omaggio al suo gusto per la moda e alla sua classe è la mostra a ingresso gratuito, promossa dal Comune di Milano, che l’associazione culturale Profumo le dedica a Palazzo Morando, in via Sant'Andrea 6. Fino al 10 novembre sotto gli occhi dei visitatori nelle sale del settecentesco palazzo si possono ammirare circa 50 creazioni del guardaroba privato dell’attrice, tra abiti e accessori firmati da grandi nomi della moda, come Roberto Capucci, Christian Dior, Maurizio Galante, Mila Schön, Gianfranco Ferré, Valentino.  Esemplari unici di alta sartoria e incredibili vestiti-architettura che hanno segnato un’epoca e hanno contribuito a renderne eterna l’immagine.

20 settembre 2013

Empowering New Generations: Vogue punta sui giovani

Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia, con l'assessore Cristina Tajani

A Palazzo Morando anche le 'killer shoes' di Oscar Tiye
Crede fortemente nelle nuove generazioni Vogue Italia. Numerose sono le iniziative che il mensile Condé Nast, diretto da Franca Sozzani, sta attuando nel fashion in partnership con il Comune di Milano nella persona di Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Moda e Design. Cresce, infatti, il numero dei grandi nomi delle passerelle che osservano con sguardo interessato i giovani talenti, giovani virgulti del sistema moda del futuro. Nell'ambito della settimana della moda milanese, per esempio, è in corso a Palazzo Morando, nelle sale del Palazzo in via S.Andrea 6, una mostra dedicata alle creazioni dei finalisti di 'Who is on Next?', progetto ideato e organizzato da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia per la ricerca di nuovi talenti. Per la categoria prêt-à-porter sono esposti gli abiti di Arthur Arbesser, Esme Vie, disegnato da Julia Voitenko e Daria Golevko, Quattromani, il brand di Massimo Noli e Nicola Frau, Comeforbreakfast di Antonio Romano e Francesco Alagna, Greta Boldini di Alexander Flagella e Michela Musco. Per la sezione accessori, le sale di Palazzo Morando accolgono le creazioni di Paul Andrew, SuperDuper di Ilaria e Veronica Cornacchini e Matteo Gioli, Coliàc di Martina Grasselli, Memento Duo, Melis Yildiz di Melis Paciotti, KA-Mo di Camilla Stipa, LedaOtto di Simona Cassai e Marta Saletti. In scena fino al 22 settembre anche i designer internazionali emergenti selezionati da 'Vogue Talents', l'allegato di Vogue Italia giunto alla quinta edizione. L'antologia dell'edizione di settembre 2013 comprende gli abiti del canadese Steven Tai, di base a Londra come l'italiana Serafina Sama con il brand Isa Arfen; dal Libano arriverà Mohammad Ashi con il suo Ashi Studio mentre dalla Svezia porteranno le loro collezioni Natalia Altewai e Randa Saome di Altewai.Saome. A rappresentare i designer di accessori Sophia Webster e Amina Muaddi di Oscar Tiye, entrambe designer di scarpe e le borse della greca Urania Giourmetaki, in arte Urania Gazelli.

I cappelli SuperDuper Hats di Ilaria e Veronica Cornacchini e Matteo Gioli
I gioielli LedaOtto di Simona Cassai e Marta Saletti
Calzature-farfalla firmate Sophia Webster
The future made in Alcantara

21 dicembre 2012

La stagione invernale secondo il designer Albert Leclerc


Oggi diamo il benvenuto all'inverno. Dato che il mondo esiste ancora, sconfessando di fatto la profezia Maya su cui tutti abbiamo fantasticato, pubblico una foto simbolica dedicata a questa nuova stagione. L’autore di quest’opera, simpaticamente denominata ‘Le palle’ è Albert Leclerc. Questo famoso designer canadese, dal lunghissimo e illustre curriculum, ha iniziato negli anni Sessanta con Giò Ponti arrivando a lavorare con grandi come Ettore Sottsass. Grazie al suo ingegno e senso estetico si è imposto come personalità di riferimento nel design industriale, spaziando poi dall’architettura al design d’interni ai complementi d’arredo.
Le palle di ceramica della primavera-estate sono coloratissime
Lo scorso 9 dicembre, abbiamo fatto sosta a Palazzo Morando, in via Sant’Andrea, che spesso ospita mostre bellissime: autentici tesori di costume, moda e immagine, purtroppo non pubblicizzati quanto quelli in esposizione nelle location d’arte più note e istituzionali.  Nelle sale del piano superiore erano esposte, per l’ultimo giorno, delle opere di tre designer contemporanei nell’ambito della mostra ‘Tre generazioni, tre designer del Québec a Milano’. Girando per le sale, dove si alternavano le stagioni di Leclerc con 'Le Palle' di ceramica connotate dai diversi colori, per qualche minuto abbiamo chiacchierato con un amabile signore, che abbiamo solo alla fine appreso essere Albert Leclerc in persona. Più che le luci, gli addobbi e l’allegro caos prenatalizio delle vie modaiole, a darci una sincera emozione è stato l’inatteso incontro con questo mostro sacro del design mondiale.
Colori scuri per le palle che contraddistinguono l'autunno