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L'iniziativa di Tesori d'Oriente e Fondazione Italiana Ambiente prevede la messa a dimora di 200 ciliegi in provincia di Cremona |
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24 aprile 2024
Al via il progetto di responsabilità sociale 'Il giardino dei ciliegi'
Tesori d'Oriente e Fondazione Italiana Ambiente inaugurano il progetto 'Il giardino dei ciliegi'. Una partnership al debutto lo scorso ottobre, in occasione della celebrazione del 25esimo anniversario di Tesori d'Oriente, che evidenzia l'impegno concreto del brand verso la tutela dell'ambiente e il supporto alle comunità locali.
Fondata con l'obiettivo di valorizzare la natura e sensibilizzare la società sull'importanza della sostenibilità, la Fia si distingue per la sua dedizione alla realizzazione di progetti concreti e di impatto, con il fine di promuovere, sostenere e potenziare attività di tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente, della salute collettiva, della biodiversità, delle specie animali e vegetali, del territorio e del paesaggio. L'iniziativa congiunta nasce dalla volontà di conciliare un progetto caratterizzato da una forte responsabilità ambientale rafforzando, nel contempo, opportunità di inclusione sociale e lavorativa per persone con disabilità intellettiva e autismo. È importante mettere a dimora nuovi alberi, ma è altrettanto rilevante garantire a tutti la possibilità di realizzarsi nella propria vita. L'iniziativa prevede la messa a dimora di oltre 200 alberi di ciliegio nel Comune di Sospiro, in provincia di Cremona. Oltre a creare un'atmosfera rigogliosa e armoniosa, il progetto mira a svolgere un ruolo attivo nella lotta ai cambiamenti climatici: gli alberi non solo assorbiranno carbonio, contribuendo alla riduzione dell'effetto serra, ma agiranno anche come agenti naturali di depurazione dell'aria, migliorando la qualità ambientale della zona. Inoltre, il progetto mira a offrire opportunità lavorative e d'integrazione per persone con disabilità intellettiva e autismo.
09 novembre 2023
Pineto mette a dimora 1.000 piante con il progetto Ethosland
Ethosland, il progetto di rimboschimento del Gruppo Ethos - consulting company partecipata da Conad Adriatico e PAC2000A - arriva a Pineto con la messa a dimora di 1.000 giovani piante in due aree della località teramana, con l'obiettivo di potenziare la biodiversità locale e contribuire alla tutela degli ecosistemi urbani, offrendo ai cittadini nuovi spazi di socialità immersi nella natura. L'iniziativa Ethosland rientra in Mosaico Verde, la campagna nazionale di forestazione promossa da AzzeroCO2 e Legambiente. Nato l'anno scorso dalla mente dei vertici di Ethos e in collaborazione con Alla Vigna Group, il progetto vede protagonisti il quartiere di Santa Maria a Valle e la zona industriale di Scerne. La prima area interessa uno spazio adiacente viale Russia e confinante con una piccola pineta di proprietà privata. Qui l'obiettivo principale del progetto è naturalizzare e riqualificare la zona, andando a creare due fasce boscate che ne incrementeranno, con il tempo, il valore ambientale e paesaggistico. La fascia, a contatto con la pineta esistente, sarà costituita esclusivamente da pini, mentre l'altra sarà formata da latifoglie miste. Nella zona industriale di Scerne l'area d'intervento è antistante l'Ecocentro di Pineto e a pochi metri dal fiume Vomano. Proprio per la sua vicinanza al corso d’acqua, l'area andrà a costituire una fascia tampone utile a migliorare la connessione ecologica tra l'ambiente ripariale del fiume e il territorio circostante. Particolare attenzione è stata quindi posta nella scelta delle piante messe a dimora, individuate tra quelle autoctone tipiche degli ambienti ripari, come salici e pioppi.
21 luglio 2021
'The Source', da Gruppo Cap un distopico scenario fantascientifico
Ben 127 giorni senza pioggia, la temperatura media di 42 gradi e niente più acqua dai rubinetti di casa.
Siamo nell'estate del 2035, con i fiumi completamente in secca, con la criminalità organizzata che porta clandestinamente gli italiani che se lo possono permettere in Scandinavia e con la gente pronta a darsele di santa ragione per una bottiglietta d'acqua. Uno scenario distopico rappresentato nella Milano e nell'Italia di 'The Source', il primo podcast italiano di climate fiction che racconta gli effetti e le conseguenze dei cambiamenti climatici in un Paese governato dai nuovi influencer e che per 15 anni ha ignorato gli allarmi degli scienziati, ritrovandosi all’improvviso vittima della prima crisi idrica della storia. Prodotto da Gruppo Cap, il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, The Source si avvale delle voci di Massimiliano Loizzi e Fabrizio Biggio nel ruolo di due caustici conduttori radiofonici che si ritrovano a essere, grazie al ricorso a un bizzarro marchingegno chiamato Captator, e a seguito del blackout energetico che ha spento la voce a ogni emittente e ogni giornale, l'unica fonte di informazione di un’intera nazione. Ascoltando The Source si prende a poco a poco consapevolezza, assieme ai due protagonisti, Rudy Belli e Daniel Cotenna, dell’importanza cruciale dell’acqua e delle conseguenze drammatiche di una possibile crisi idrica su ogni aspetto della società e dell’economia: dal blackout energetico che di fatto blocca quasi tutte le attività produttive del Paese ai prezzi della frutta e degli ortaggi che in poche settimane superano i 20 o i 30 euro al kg, fino al sistema dei media che si trova all’improvviso al buio e senza voce. Senza abbandonare i toni comedy e satirici, The Source prova a raccontare un’Italia che si è appena rimessa in piedi all’indomani del cosiddetto decennio delle pandemie e che vede al governo una maggioranza che mette insieme una coalizione di nuovi influencer e youtuber che hanno abbandonato da tempo le istanze ambientaliste degli influencer degli anni Venti, mentre il presidente della Repubblica è nientemeno che il virologo Roberto Burioni. Al culmine della crisi idrica, ascoltiamo i due protagonisti dai microfoni della loro emittente raccontare di posti di blocco dell’esercito in Valtellina e in Val d'Aosta, di bottigliette d’acqua pagate al mercato nero fino a 30 euro, di traffici illeciti delle statuette di Lourdes e di scafisti che portano gli italiani ricchi in motoscafo fino in Scandinavia, via Gibilterra per 20 mila euro. Insomma, uno scenario tragicomico in cui solo gli scienziati di Arca (Autorità di Ricerca Cambiamenti Ambientali) sembrano non rassegnarsi al corso degli eventi. The Source è solo l'ultima delle tante iniziative di sensibilizzazione sui temi ambientali ideate da Gruppo Cap. Il podcast in 6 puntate è disponibile in modo totalmente gratuito da oggi su tutte le più popolari piattaforme (Spotify, Apple Podcast, Google Podcast, Podcast Addict, Deezer, Castbox, Podchaser, iHeartRadio).
Un podcast in sei puntate per sensibilizzare sull'importanza dell'acqua |
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