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A ingresso libero, l'esposizione è aperta fino a domenica 7 gennaio |
Visualizzazione post con etichetta Triennale. Mostra tutti i post
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01 gennaio 2024
In Triennale il lavoro di ricerca nel tessile di Seth Siegelaub
23 dicembre 2023
Esce il volume celebrativo 'Triennale. Cento anni di manifesti'
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Disponibile in libreria, è edito da Marsilio Arte |
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Un manifesto storico |
13 dicembre 2023
Triennale Milano e Lavazza presentano l'opera Saetta (Totem)
Triennale Milano ha selezionato insieme a Lavazza, suo partner istituzionale, con cui condivide l'approccio multidisciplinare della ricerca nelle arti visive, l'opera Saetta (Totem) di Alice Ronchi.
L'installazione sarà visibile nello spazio espositivo del Caffè Triennale, pensato per accogliere installazioni temporanee dedicate alla natura e alla sostenibilità. Nelle opere di Alice Ronchi (Ponte dell'Olio, 1989) elementi familiari e del quotidiano sono rivisitati e trasposti nella dimensione del magico e della meraviglia. In Saetta (Totem) l’artista parte da un fenomeno atmosferico, si sofferma sui relativi significati simbolici – forza, velocità, elettricità, potenza, eleganza – e ne traduce la forma archetipica in un totem dalla valenza scultorea. In antropologia un totem è un'entità naturale o soprannaturale che ha un significato simbolico particolare per una persona e al quale ci si sente legati per tutta la vita. In quest'accezione, Saetta (Totem) diventa una 'presenza' nello spazio, un corpo solitario a cui rivolgersi e con cui interfacciarsi. Alta 1,80 m, Saetta (Totem) è composta da cinque moduli ellittici svasati e sormontati uno sopra l’altro ed è caratterizzata da una forte semplicità sia di forme sia di costruzione. Ogni elemento è scomponibile e realizzato in lamiera di ferro saldata e poi verniciata.
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Dalla valenza scultorea, il totem è stato realizzato da Alice Ronchi (Ph.Gianluca Di Ioia) |
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22 novembre 2023
Triennale Milano dedica una serata al vignettista Giorgio Forattini
Giovedì 23 novembre, alle 18.00, Triennale Milano dedica una serata a Giorgio Forattini per annunciare la donazione dell'archivio del grande vignettista all'istituzione e ripercorrere la sua carriera insieme ad alcuni protagonisti della cultura e dell'informazione.
Disegnatore satirico di fama internazionale, Forattini ha illustrato gli avvenimenti politici più rilevanti sulla prima pagina di prestigiosi quotidiani nazionali, 'la Repubblica' e 'La Stampa', dal 1973 agli anni 2017 e ha pubblicato più di 60 libri di raccolte di vignette per le case editrice Feltrinelli, La Stampa e Mondadori. Nel corso dell’incontro interverranno Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano, Salvatore Accardo, Caterina Caselli, Luca Cordero di Montezemolo, Ferruccio De Bortoli, Fiorello (in video), Giancarlo Giannini, Stella Pende, Renzo Piano, Antonio Ricci. L'archivio di Giorgio Forattini comprende l’intera collezione originale delle vignette, circa 10mila, ideate e realizzate da Forattini per rappresentare graficamente gli eventi più salienti della storia italiana dal 1973 al 2017 e che documentano la sua attività creativa, politico-sociale e artistica. Dunque non solo vignette satiriche realizzate per i principali quotidiani e periodici, ma anche illustrazioni, disegni, vignette per campagne sociali, pubblicità, copertine di dischi e iniziative benefiche che testimoniano le molteplici visioni e prospettive del maestro della satira italiana. Il fondo Forattini entra a far parte degli archivi di Triennale Milano, andando così ad arricchire un patrimonio di circa 300mila beni fisici e digitali, tra cui opere, documenti e carteggi, libri e cataloghi, oggetti, prototipi e modelli di design e architettura, allestimenti storici e special commission. La donazione dimostra la multidisciplinarietà di Triennale e dei suoi archivi che accolgono la pluralità dei linguaggi della cultura contemporanea.
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Sarà annunciata la donazione del suo archivio che comprende circa 10mila vignette originali |
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23 aprile 2023
In Triennale e sulla Darsena due opere di Franco Mazzucchelli
È collocata nel Giardino Giancarlo De Carlo di Triennale l'opera 'Aperta parentesi' di Franco Mazzucchelli, frutto della collaborazione tra Milano Arte Pubblica (Comune di Milano) e Triennale Milano.
Mazzucchelli è tornato nel capoluogo lombardo con un intervento, dal titolo 'Aria, terra, acqua', a cura di Marina Pugliese e Alessandro Oldani con la collaborazione di Gianmarco Cugusi, che prevede l'allestimento di due opere. Nel giardino di Triennale, si può ammirare 'Aperta parentesi', composta di due grandi archi fissati al terreno che alludono a una parentesi tonda, una pausa spaziale che delimita una selezione degli iconici gonfiabili dell'artista. L'opera sarà visibile fino al prossimo 26 aprile con ingresso libero. La seconda installazione, 'Elica', una spettacolare scultura gonfiabile collocata sulla Darsena dei Navigli dal 14 aprile, ricorda l'Abbandono del 1969, quando una scultura dalla simile forma a più curvature fu lasciata in libertà sulla spiaggia di Saintes Maries-de-la-Mer, in Camargue, teatro dei primi interventi dell'artista nello spazio pubblico. 'Elica' galleggerà sullo specchio d'acqua della Darsena dei Navigli fino al 26 aprile, nel tratto verso piazza XXIV Maggio, uno dei luoghi più vissuti e frequentati della città.
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'Aperta Parentesi' è collocata nel Gardino della Triennale fino al 26 aprile |
02 aprile 2023
'This Topic', la campagna di Triennale Milano nel suo centenario
Triennale Milano presenta la piattaforma e campagna di comunicazione 'This Topic', promossa in occasione del centenario dell'istituzione, che ricorre quest'anno.
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Il messaggio è un invito a riflettere sul tema chiave del futuro |
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12 luglio 2022
L'ignoto al centro della 23a Esposizione Internazionale in Triennale
Quattrocento progettisti, tra artisti, designer e architetti provenienti da più di 40 Paesi; 23 partecipazioni internazionali, con una forte presenza del continente africano, rappresentato dai 6 padiglioni di Burkina Faso, Ghana, Kenya, Lesotho, Repubblica Democratica del Congo e Ruanda.
Sono alcuni dei numeri della 23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano. Intitolata 'Unknown unknowns. An introduction to mysteries', apre al pubblico dal 15 luglio all'11 dicembre 2022. Per Triennale Milano, che nel 2023 festeggerà i cento anni della sua fondazione, l'esposizione è uno degli appuntamenti più importanti dedicati al design e all’architettura in campo internazionale ed è promossa da Triennale in collaborazione con il Bureau International des Expositions (Bie) e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Curata dall'astrofisica Ersilia Vaudo, chief diversity officer dell0-'Agenzia Spaziale Europea, l'esposizione è incentrata sul tema dell'ignoto, interrogandosi sui misteri del mondo conosciuto e aprendo uno spazio di riflessione su 'quello che non sappiamo di non sapere'. L'architetto Francis Kéré, premiato con il Pritzker Architecture Prize 2022, il più importante premio internazionale per l’architettura, ha realizzato quattro installazioni sulle immagini e le voci del continente africano che scandiscono il percorso di visita, dall'esterno all’interno di Triennale. Oltre a quella tematica, la 23a Esposizione Internazionale ospita altre due grandi mostre: 'Mondo reale', ideata da Hervé Chandès, direttore artistico generale della Fondation Cartier pour l'art contemporain, e 'La tradizione del nuovo', curata da Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano di Triennale. Parte integrante della manifestazione sono inoltre le installazioni e i progetti speciali che coinvolgono gli storici dell'arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, il cantautore frontman dei Baustelle Francesco Bianconi con l'installazione musicale 'Playing the unknown', il filosofo Emanuele Coccia, la ricercatrice e docente del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano Ingrid Paoletti, l’artista e Grand Invité di Triennale 2021-2024 Romeo Castellucci, il maestro dell’architettura e del design Andrea Branzi, con l’architetto Lapo Lani. Partner della 23a Esposizione Internazionale le aziende Eni e Lavazza Group.
L'Esposizione è curata dall'astrofisica Ersilia Vaudo |
02 luglio 2022
In Triennale l'installazione interattiva 'Mind the Stem Gap'
È collocata nel giardino della triennale l'installazione interattiva 'Mind the Stem Gap – A Roblox Jukebox', ideata da Fondazione Bracco e progettata da Space Caviar.
Fruibile fino al prossimo 31 ottobre, l'installazione mira a contribuire al superamento degli stereotipi di genere nelle materie Stem (science, technology, engineering and mathematics) incoraggiando il libero accesso ai saperi scientifici di bambine e ragazze. Un'esperienza di edutainment, immersiva e memorabile, pensata per giocatori dai 10 anni di età in su: l'installazione, simile a un'astronave circolare, permette di accedere al videogioco didattico attraverso 16 postazioni dotate di visori ottici e joystick. Le ragazze e i ragazzi, ma anche gli adulti, sono invitati a intraprendere un viaggio virtuale che prenderà le mosse dal giardino di Triennale. Utilizzando la piattaforma Roblox, ogni livello del gioco è dedicato a un sapere scientifico con sfide interattive, dalla fisica all’astronomia, in un percorso che dall’infinitesimale delle molecole porterà il viaggiatore all’immensità dello spazio, ed è introdotto da una 'Virgilia', una scienziata del passato che si è distinta in quella disciplina, vero e proprio modello di ruolo. I giocatori incontreranno infatti nel loro viaggio la fisica Marie Sklodowska Curie, le matematiche Ada Lovelace e Maria Gaetana Agnesi, la filosofa Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la botanica Anna Atkins, l’astronoma Annie Jump Cannon. L'istallazione, realizzata in occasione del 95esimo Anniversario del Gruppo Bracco, riprende i temi della 23esima Esposizione Internazionale di Triennale Milano dal titolo 'Unknown unknowns. An introduction to mysteries', proiettando il giocatore in una serie di percorsi di esplorazione specifici.
Un videogioco didattico che incoraggia bambine e ragazze ad accedere ai saperi scientifici |
23 marzo 2022
Apre in Triennale 'Poesia e verità', la mostra di Barbara Probst
Apre oggi al pubblico in Triennale Milano la mostra 'Poesia e verità' dell'artista tedesca Barbara Probst, presente con i suoi lavori nelle collezioni di importanti musei. In esposizione, fino al prossimo 22 maggio, 24 opere fotografiche a colori e in bianco e nero, per un totale di 91 immagini, tra still life, nudi, scatti urbani, reportage e foto di moda per prestigiosi magazine. Davanti all'obiettivo dell'artista un soggetto, ritratto nello stesso istante da differenti angolazioni dal momento che, grazie a un sistema radiocomandato, vengono fatti scattare in simultanea gli otturatori di diverse fotocamere e in questo modo l'istante si moltiplica, come pure gli sguardi. Ecco, quindi, emergere, dall'arte visiva di Probst, la poesia del dettaglio, analizzato nella sua differenza da se stesso. L'esatto contrario, per esempio, del punto di vista unico di Cartier-Bresson perché con l'intuizione artistica di Probst le prospettive si moltiplicano. Rendendo un soggetto familiare e, allo stesso tempo, estraneo ai nostri occhi. Il totale dei ricavi della vendita dei biglietti di questa mostra, il cui titolo riprende quello dell'autobiografia di Goethe, è destinato al fondo Milano Aiuta per l'accoglienza e il sostegno dei profughi ucraini.
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22 marzo 2022
Piante ed efficientamento energetico per il nuovo Caffè Triennale
Dopo un intervento di restyling riapre Caffè Triennale su progetto dell'architetto Luca Cipelletti.
Lo spazio è stato progettato dall'architetto Luca Cipelletti |
02 marzo 2022
In Triennale Milano due eventi per gli 80 anni di Oliviero Toscani
Una provocatoria campagna di Oliviero Toscani |
21 febbraio 2022
All'asta per charity l'opera creata da Vezzoli per la cover di Fedez
Resterà esposta da domani fino al prossimo 4 aprile nel mezzanino dello Scalone d'Onore della Triennale Milano l'opera 'Il pessimista narcisista o il narcisista pessimista', realizzata dall'artista di fama internazionale Francesco Vezzoli per la cover dell'album 'Disumano' di Fedez.
L'installazione, un doppio ritratto in marmo bardiglio e in statuario Michelangelo dell'artista e imprenditore Fedez, porta in scena sia la statuaria classica e barocca sia lo studio di certe dinamiche legate allo star system, al culto della celebrità e al narcisismo. Il 4 aprile 2022 alle 18.30 l'opera sarà quindi battura all'asta da Raphaelle Blanga di Sotheby's Italia, in Triennale. I proventi saranno interamente devoluti alla Fondazione Together to go (Tog), insieme a parte del ricavato dell’album di Fedez Disumano, per la costruzione della nuova sede in viale Jenner angolo di via Livigno a Milano, che sarà inaugurata nel 2023. Nata a fine 2011, Tog ha un centro di eccellenza specializzato nella riabilitazione dei bambini affetti da patologie neurologiche complesse, in particolare paralisi cerebrali infantile e sindromi genetiche con ritardo mentale. Triennale Milano prosegue così la sua tradizione di mettere in dialogo l'architettura del Palazzo dell'Arte con grandi artisti di fama internazionale, dalle statue di Leone Lodi e Mario Sironi del 1933 al neon di Lucio Fontana per la IX Triennale del 1951 fino a Piercing a Milano di Corrado Levi del 2020 e all’installazione Lo zoo di Enzo di Nanda Vigo, per continuare con le sculture e installazioni nel Giardino dell’istituzione, in primis I Bagni Misteriosi di Giorgio de Chirico per la XV Triennale del 1973, autore molto amato da Vezzoli. In questo modo, Triennale rende possibile una fruizione dell'arte aperta e inclusiva, non necessariamente destinata agli spazi prettamente espositivi, ma anche a quelli comuni, di passaggio, per arrivare in maniera ancora più diretta a tutti i visitatori. Il partner istituzionale Lavazza, l’institutional media partner Clear Channel e il technical partner Atm sostengono Triennale Milano anche per questo progetto.
Il doppio busto è esposto in Triennale fino al 4 aprile (Ph. GoldenBackstage) |
20 ottobre 2021
La mostra sulla ripartenza dopo la pandemia in arrivo in Triennale
In vista della mostra collettiva '
Cicatrici Milano - L'Arte di ripartire', che si terrà alla Triennale di Milano dal 26 al 31 ottobre prossimi, le opere a grandezza umana del David di Michelangelo e della Venere di Milo, che ne saranno protagoniste, si trovano dallo scorso 16 ottobre fino a sabato 23 ottobre in Piazza del Carmine, Piazza Leonardo da Vinci, Piazza Tre Torri, Piazza XXV Aprile, Largo Gemelli, opportunamente coperte per essere poi svelate una volta poste nell'atrio di Palazzo dell'Arte. Diverse installazioni, dislocate in più luoghi, per instaurare un 'dialogo' con il territorio, invitando nello stesso tempo il pubblico a raccontare le proprie cicatrici su appositi bozzetti, sempre della Venere o del David, che saranno distribuiti in loco dai ragazzi del Bullone. Tutti i disegni raccolti diventeranno parte dell’opera collettiva esposta in Triennale per riflettere su come ripartire insieme dopo la pandemia. Le informazioni e l’intero programma della mostra, in continuo aggiornamento, sono consultabili sul sito del progetto cicatricimilano.com.
Le opere disseminate per le piazze saranno svelate al Palazzo dell'Arte |
24 agosto 2018
Al Tempo delle Donne quest'anno si affronta il tema della felicità
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La festa-festival si svolgerà dal 7 al 9 settembre alla Triennale di Milano |
in collaborazione con IoDonna, Fondazione Corriere della Sera e ValoreD è un momento collettivo di produzione di idee, di sperimentazione, di confronto, che va oltre il giornale per diventare vita vera, esplorazione e proposta. Gli spazi della Triennale saranno quindi invasi da un palinsesto ricco di spettacoli, incontri, inchieste, laboratori, interviste, performance, installazioni, dando vita a più di 100 eventi. "Abbiamo trascorso cinque anni insieme, indagando su come stiamo e come vorremmo stare - spiega Barbara Stefanelli, vicedirettore vicario del Corriere della Sera e direttore artistico della manifestazione -. Siamo partite dal lavoro, approdate alla maternità (con la paternità), abbiamo esplorato il sesso e l’amore oltre mezzo secolo dopo i comizi di Pasolini. L'anno scorso abbiamo ragionato di Uomini. E così, dal settembre 2017, il Tempo delle Donne è diventato il tempo di persone che cercano - ciascuna e liberamente - una propria strada, fuori dai solchi tracciati profondi e stretti prima di noi. In questa estate 2018 vogliamo interrogarci sulla felicità. In un incrocio di storie e idee lungo/largo tre giorni, ci chiederemo se la consapevolezza, l’empatia e l’ottimismo possono cambiare la realtà".
Tra gli ospiti attesi, Francesco De Gregori (foto di Daniele Barraco) |
23 maggio 2018
Una mostra in Triennale fa rivivere il tour italiano di Jimi Hendrix
La mostra è aperta dal 17 maggio al 3 giugno |
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04 ottobre 2017
Alla Triennale una mostra dedicata alle mollette da bucato
Una selezione di mollette da bucato: dalla classica in legno, inventata da David M. Smith nel 1853, a sviluppi più elaborati sal punto di vista morfologico e funzionale. Curiosa la mostra 'Mollette da bucato', che sarà allestita alla Triennale di Milano dal 12 ottobre al 12 novembre prossimi, dedicata a un umile e modesto oggetto quotidiano, declinato in molteplici varianti formali, materiche, funzionali. Ogni epoca e civiltà ha infatti generato diverse soluzioni per 'pinzare' indumenti e panni al classico filo del bucato. Ci sarà anche la molletta dedicata ai costumi da bagno, progettata dalla coppia brasiliana Marcela Albuquerque e Taciana Silva. E non mancherà la molletta Flipper, progettata da Paolo Garberoglio e Maurizio Carrara, che risolve in modo definitivo il problema di mantenere appaiati i calzini sia in fase di lavaggio sia di asciugatura. La mostra è curata da Giulio Iacchetti.
03 ottobre 2017
Filmmaster fa 40 e getta un ponte tra passato e futuro
Filmmaster compie 40 anni e questa sera festeggerà l'importante anniversario con un grande evento alla Triennale di Milano.
Un evento che vuole celebrare il passato ma, soprattutto, guardare al futuro di una delle aziende italiane che più di ogni altra ha saputo interpretare il linguaggio della comunicazione italiana e della live communication. Nata nel 1977 dall'intuizione di tre imprenditori (Sergio Castellani, Stefano Coffa e Giorgio Marino) che a pieno titolo fanno parte della storia della pubblicità italiana e che hanno vissuto l'evoluzione del della comunicazione e del live entertainment, Filmmaster apre la sede di Milano e amplia gli orizzonti diversificando il business con gli eventi aziendali. Quattro decadi che vedono un unico comune denominatore: il coraggio imprenditoriale e la capacità di anticipare i tempi. All'evento di questa sera parteciperanno alcuni dei personaggi simbolo di questa lunga storia, come Cristiana Capotondi e Stefano Accorsi, lanciati dagli spot Maxibon prodotti da Filmmaster, Massimo Lopez, protagonista della saga culto di Telecom 'Una telefonata allunga la vita', Enrico Brignano, protagonista dei filmati Lavazza Paradiso. Attesi anche i registi nati in seno alla casa di produzione, come Alessandro D'Alatri e Daniele Luchetti, Paolo Genovese, Luca Miniero, Dario Piana, Ago Panini e tanti altri protagonisti del mondo della comunicazione.
E' stata fondata nel 1977 da Sergio Castellani, Stefano Coffa e Giorgio Marino |
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23 settembre 2017
'I see colors everywhere', la mostra di Benetton alla Triennale
Opera provocatoria dell'artista Daniel Benitez |
Un'opera pop firmata dall'illustratore americano Andy Rementer |
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02 maggio 2017
'La Terra Inquieta': i cambiamenti del mondo secondo l'arte
Migrazione, dramma dei rifugiati, trasformazioni sociopolitiche: aperta fino al 20 agosto 2017 alla Triennale di Milano la mostra 'LaTerra Inquieta'.
In esposizione le opere di 65 artisti, provenienti da più di 40 Paesi del mondo, che ricostruiscono l'odissea dei migranti puntando i riflettori sui mutamenti dello scenario globale. La mostra -il cui titolo ricalca quello della raccolta di poesie dello scrittore caraibico Édouard Glissant, che celebra la coesistenza di culture diverse - è curata dall'esperto e critico d'arte Massimiliano Gioni della Fondazione Nicola Trussardi, realtà culturale senza scopo di lucro presieduta da Beatrice Trussardi. Il percorso della mostra si snoda attraverso una serie di nuclei geografici e tematici – il conflitto in Siria, lo stato di emergenza di Lampedusa, la vita nei campi profughi, la figura del nomade e dell'apolide, la migrazione italiana all’inizio del Novecento – a cui si intersecano complesse metafore visive. 'La Terra Inquieta' mette in luce, in particolare, il ruolo dell'artista come testimone di eventi storici e la capacità dell'arte di raccontare cambiamenti sociali e politici. Mentre i media raccontano di guerre e rivoluzioni viste a distanza, molti artisti conoscono e descrivono in prima persona il mondo da cui provengono i migranti. Una concezione dell'arte come reportage lirico, documentario sentimentale, testimonianza viva.
Massimiliano Gioni Beatrice Trussardi |
Le opere di 65 artisti, provenienti da più di 40 Paesi del mondo, sono una testimonianza viva |
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20 marzo 2017
Scatti di grandi fotografi nel nuovo numero di Wired Italia
Paolo Sorrentino è 'ospite' d'eccezione del mag monografico |
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