14 gennaio 2013
Uomini e donne allo specchio: un'indagine sulla bellezza estetica
Come si pongono gli uomini e le donne rispetto alla bellezza
estetica? Quanto sono propensi ad avvalersi delle innovazioni tecnologiche per
migliorare il proprio aspetto? E a cosa sarebbero disposti a rinunciare in nome
della bellezza? A questi e altri interrogativi ha provato a dare una risposta la ricerca transnazionale di Merz Aesthetics (divisione estetica della multinazionale farmaceutica tedesca Merz Pharma, da tempo impegnata in area neurologica e dermatologica) su bisogni, motivazioni e barriere sociali di coloro
che si avvicinano alla medicina estetica.
Dall’indagine, commissionata all’istituto Lieberman Research Worldwide ed effettuata su un campione di 3.600 persone (34% uomini e 66% donne) di sei paesi europei e suddivise in tre gruppi (utilizzatori abituali, prossimi utilizzatori e potenziali), emerge che tra 15 anni la medicina estetica diventerà parte integrante di una beauty routine, intesa come approccio al benessere personale. Il ricorso alla tecnologia rappresenterà sempre più un alleato per contrastare
i segni del tempo. Gli italiani, tra tutti gli intervistati, sono i
più sensibili ai condizionamenti legati al senso estetico e ai modelli di
bellezza imposti dalla società. Quanto ai sessi, a dimostrarsi più aperti e possibilisti nei confronti della
medicina estetica sono gli uomini, generalmente sicuri di sé. Mosse da una
maggiore cautela nei confronti del ritocco sono le donne, geneticamente più
riflessive: per loro è importante che il risultato sia poco visibile e conferisca
un aspetto riposato.
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