Il Museo Cappella Sansevero di Napoli presenta sul web il primo catalogo digitale del proprio patrimonio artistico. Online da qualche giorno, al catalogo si accede dal menu principale del sito museosansevero.it. Si tratta della prima schedatura scientifica completa del patrimonio storico e artistico della Cappella, risultato di un pluriennale progetto di ricerca coordinato dal professor Gianluca Forgione, e realizzato con il contributo di un gruppo di studiosi specialisti del Seicento e del Settecento meridionale. Una tappa fondamentale nel percorso di valorizzazione scientifica e tecnologica del museo, distinguendosi come un caso unico nel panorama italiano. Il progetto adotta Quire, piattaforma open source sviluppata da Getty, già ampiamente diffusa in ambito internazionale, pensata come strumento a disposizione dei musei per la pubblicazione di cataloghi digitali sostenibili e duraturi. Il Museo Cappella Sansevero sarà il primo in Italia a utilizzarla, grazie alla collaborazione con Haltadefinizione, tech company di Gruppo Panini Cultura, che ha curato anche l'intera campagna fotografica in gigapixel delle statue, della volta e dei dipinti, oltre alle riprese a 360° gradi degli ambienti museali. Il catalogo raccoglie 31 schede-saggio, redatte dal gruppo di studiosi, e presenta i contenuti in formato modulare e aggiornabile. La struttura del catalogo rispecchia la logica dei repertori cartacei, ma ne amplia le potenzialità grazie a una navigazione intuitiva e all’integrazione con Coosmo, il digital asset manager sviluppato da Haltadefinizione. Coosmo consente l'archiviazione delle immagini in gigapixel delle opere digitalizzate e ne abilita la fruizione ad altissima risoluzione attraverso i visori di Quire. Dal catalogo è così possibile accedere direttamente alle immagini, con una visualizzazione fluida e dettagliata. Il sistema consente inoltre di archiviare le versioni precedenti dei testi, assicurando continuità nella documentazione e trasparenza nel processo di aggiornamento. Il progetto digitale permette di rendere accessibile la conoscenza anche a distanza, offrendo un ponte tra il patrimonio fisico e un pubblico sempre più ampio e diversificato.