07 febbraio 2022

Con una campagna romantica Anlaids invita a farsi il test Hiv

Per San Valentino Anlaids Onlus lancia il più romantico dei messaggi con una campagna, realizzata dall'ufficio comunicazione della Onlus, veicolata sui social dal 7 al 14 febbraio: 'Amati tu! (che gli altri hanno da fare) Fatti il test!'. Amare significa prendersi cura di sé e della propria salute, ed è il primo presupposto per potersi occupare al meglio anche degli altri. Gli stereotipi legati al 14 febbraio raccontano gli innamorati sommersi da piogge di cuori. Abbiamo bisogno di raccontare una storia diversa, in cui amarsi significa anche fare il test dell'Hiv, quando si è in coppia o quando si è single. Anlaids lotta da anni perché diventi una normale routine come fare altre analisi di controllo, mentre viene ancora erroneamente associato a persone che hanno comportamenti eccessivi o sbagliati. È un giudizio che allontana ancora molte, troppe persone, e ne espone altrettante a diagnosi tardive evitabili, inconsapevoli che si può essere Hiv positivi e non avere alcun sintomo per anni. Il modo migliore per celebrare la settimana dedicata al Santo degli Innamorati, è l'invito a testarsi gratuitamente in un ambiente sereno e non giudicante, in assoluta riservatezza. Mercoledì 16 febbraio, dalle ore 16 alle 21, e sabato 19 febbraio, dalle ore 10 alle ore 16, verrà eseguito il Test rapido e gratuito Hiv presso la sede di Anlaids Lombardia a Milano, in via Monviso 28. E contemporaneamente anche le sedi Anlaids di Roma, Perugia, Genova, Ancona, Mantova, Cosenza, Rovigo e Treviso organizzano test Hiv nelle giornate che precedono o seguono San Valentino.
Le ragioni per cui il test Hiv è fondamentale:
 - perché sapere in tempo è importante: oggi esistono farmaci che permettono alle persone HIV positive di avere un’aspettativa di vita pari a quella di chi è Hiv negativo.
- perché le persone che vivono con Hiv oggi possono lavorare, amare, fare figli. Le terapie, nella maggior parte dei casi, consistono in una compressa al giorno e un controllo ogni sei mesi.
- perché una persona Hiv positiva in terapia, con la carica virale non rilevabile, non trasmette il virus per via sessuale come hanno dimostrato numerose evidenze mediche accettate dalla comunità scientifica internazionale