27 settembre 2022
'Io parlo con il dito', la tovaglietta per comunicare con il cameriere
Chi è affetto da disturbo specifico del linguaggio ha ora a disposizione un mezzo in grado di agevolare la comunicazione con il personale di alcuni locali della ristorazione milanese. Si tratta di 'Io parlo con il dito', una tovaglietta di carta ideata dall'associazione di promozione sociale clinicaMente, la cui missione è la promozione del benessere psicologico individuale e di gruppo. La caratteristica della tovaglietta di carta, simile a quelle già presente in molti esercizi, è quella di raffigurare simboli più comuni relativi all'alimentazione e alla permanenza nei locali (forchetta, acqua, bagno, etc). Indicandoli, la persona affetta da disturbo specifico del linguaggio riuscirà più facilmente a comunicare, potendo esprimere così le proprie esigenze mentre il cameriere potrà, da parte sua, comprenderli e interagire più facilmente. La tovaglietta s'ispira ai princìpi della Comunicazione aumentativa alternativa (Caa), un'area della pratica clinica rivolta a tutti coloro che presentano delle disabilità comunicative del linguaggio, sia permanenti sia temporanee. L'associazione clinicaMente è accreditata con la Fondazione Ca' Granda Irccs Policlinico di Milano e, dal 2018, sviluppa il progetto 'Psicologo in Hospital Kids' (Clinica pediatrica De Marchi). Sostengono l'iniziativa l'assessorato allo Sviluppo economico del Comune di Milano; Epam con Confcommercio Milano e il Garante lombardo dei diritti per l’infanzia. In collaborazione con Epam, l’Associazione pubblici esercizi Confcommercio Milano, in una fase sperimentale durata tre mesi, la tovaglietta è già stata distribuita e utilizzata con riscontri positivi in otto attività milanesi. La sperimentazione ha coinvolto anche sei genitori di bambini con disturbi del linguaggio.