06 aprile 2013

Si chiamano nanot le borse fatte a mano che parlano di noi

Un modo per capire una donna? Guardarle la borsa. Classica, griffata, sportiva, matelassé, di pelle, ecologica, con manici o a tracolla, di dimensioni contenute o esagerate: ogni dettaglio di questo insostituibile accessorio dice molto della personalità di colei che vi sta davanti. Per non parlare del contenuto che però è solitamente inaccessibile agli sguardi curiosi. Io ho una predilizione per le bag di tutte le forme, i materiali e le fogge. Le acquisto sull’onda emotiva, talvolta mi affeziono a un modello e finisco per dimenticare nell’armadio altre borse, che comunque ‘rispolvero’ democraticamente in stagioni successive. Potete capire perciò la mia ammirazione quando la toscana Claudia Lugheri, professione marketing specialist che incontro in occasioni di lavoro, mi ha rivelato di essere una creatrice di borse. Insieme agli amici siciliani Salvatore D’Aquila (business manager) e Alfredo Canceri (pilota e manager nel Motocross) da qualche mese ha lanciato il brand nanot. Una collezione composta per la quasi totalità da pezzi unici, sia per colore sia per tipo di pellame. Esemplari fatti tutti a mano in Italia, personalizzabili e curiosamente dotati di un identikit! Uno scambio di battute con Claudia e il mio amore sul mondo delle bag artigianali si è ulteriormente alimentato...

Com’è nata la vostra passione per le borse?
La mia è nata lavorando nella moda a Firenze, osservando da vicino come da un’idea prende forma un abito o un accessorio. Ho quindi trasmesso il mio entusiasmo a Salvatore e Alfredo e in poco tempo abbiamo deciso di ‘creare borse che parlano di noi’. La prima collezione di borse nanot è intimistica ed esclusiva: racconta delle nostre passioni, dei nostri valori, della nostra cultura.

Da dove deriva il nome del marchio?
Abbiamo deciso di fondere i nomi delle nostre due tenere e monelle cagnoline, Nanà e Margot, da qui nanot. Le nostre pelosine sono sempre con noi, oltre che nella quotidianità anche nei viaggi alla ricerca delle nostre ispirazioni per la realizzazione delle collezioni.

Di quali materiali sono fatte le nanot?
In un piccolo laboratorio fra le colline toscane, un ristretto gruppo di artigiani si è appassionato al nostro progetto e ha deciso di mettere a disposizione tutta la propria arte ed esperienza realizzativa. Un lavoro accurato e preciso di taglio e cucito, unito alla scelta di pelli e materiali eccellenti privi di trattamenti chimici, concorrono a rendere le borse nanot dei gioielli da indossare. Con un’attenzione scrupolosa per ogni dettaglio: è facile rintracciare nelle varianti cromatiche calde e avvolgenti di alcuni modelli i paesaggi rurali della toscana, o nelle finiture nere e dorate, tutte minuziosamente realizzate a mano, tratti tipici del barocco siciliano.

Chi sceglierà una nanot?
Le nostre borse vanno oltre la moda del momento e sono sia per donne sia per uomini, senza limiti di età. Ci rivolgiamo a coloro che prediligono un accessorio con una storia, un cuore e una grande qualità piuttosto che una produzione seriale e anonima. Altra peculiarità è la possibilità di personalizzare interamente i nostri modelli su richiesta, dal tipo di pelle, ai colori agli accessori.
Ogni borsa è dotata di un cartellino con identikit e chicche di stile: per esempio Regina, una postina in pelle di vitello con borchie, è da portare a mano, su un look di casual, per una donna ‘dura nello stile ma delicata nell’anima’. Carmela, shopper in pelle di vitello con intarsi e rilievi tipici del barocco siciliano, è invece per chi pensa che ‘ostentare a volta ha senso’.

Dove si acquistano?
Fino al 31 gennaio 2013 siamo stati ospiti di Cut, in C.so di Porta Ticinese 58, a Milano. Un punto vendita non casuale: presente in città da oltre 20 anni, vanta una professionalità e un'artigianalità che si esprimono nella realizzazione di abiti in pelle su misura. Adesso sono acquistabili sul nostro sito internet inviandoci una mail di richiesta nella sezione e-shop.