Il marchingegno, simile a un topolino, illuminava la cupola della Galleria |
È infatti il 15 settembre 1867 quando a Milano è inaugurata la Galleria con la sua splendida cupola in vetro posizionata nella parte centrale, proprio sopra l'ottagono, laddove, in quegli anni, era situato il Caffè Biffi. Da subito è forte l'esigenza di provvedere a un'illuminazione anche serale dell'imponente struttura. Una sfida per una città che avrà la sua prima centrale elettrica solo nel 1883 - la prima in Europa e la seconda nel mondo - a pochi passi dal Duomo. L'illuminazione interna della Galleria era quindi a gas e si basava su una serie di ugelli posti in corrispondenza della base della cupola, a più di 30 metri di altezza, che ogni sera dovevano essere accesi. La soluzione adottata fu 'el Rattin': un ingegnoso meccanismo a molla - ideato dall'operaio Battista Morandi dell'Union des Gaz di Parigi e perfezionato dall'ingegner Gerolamo Chizzolini - che correva lungo il perimetro della cupola su un anello di rotaia emettendo una fiamma alimentata da un piccolo serbatoio di liquido infiammabile, e che passando accendeva una dopo l'altra le 600 fiammelle. Il marchingegno, simile a un trenino, sfrecciava in alto assumendo, visto dal basso, le sembianze di un topolino. Uno spettacolo, quello dell'accensione della cupola, che ogni sera accompagnava i cittadini e i curiosi di passaggio in Galleria e che oggi potrà rivivere idealmente nella mente dei milanesi e dei turisti. Il Rattin, attualmente conservato a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine (via Sant'Andrea 6, Milano), si trasferirà temporaneamente al Ristorante Biffi, dove ancora oggi si respira un secolo e mezzo di storia che lega indissolubilmente il locale alla Galleria che lo custodisce.