Per la prima volta nella sua storia la
rivista di
Condé Nast, diretta da
Emanuele Farneti rinuncia alle immagini fotografiche per dare spazio a disegni e illustrazioni, mettendo così il valore della creatività al servizio della sostenibilità, due dei '
Vogue values' che tutti i direttori del magazine hanno sottoscritto lo scorso 5 dicembre e che verranno promossi e tutelati a partire dal 2020.
 |
Le copertine e i servizi sono realizzati da artisti e fumettisti |
Con l’edizione di gennaio, la testata di
Condé Nast Italia vuole dare un segnale forte su come l'industria della moda possa trovare soluzioni alternative e concrete nel rispetto dell’ambiente, della natura e del pianeta, abbattendo le e
missioni di CO2 dovute a spostamenti e viaggi per le produzioni dei servizi fotografici. "La sfida è dimostrare che si può, eccezionalmente,
raccontare gli abiti senza fotografarli. È una prima volta: Vogue Italia non ha mai avuto una copertina illustrata e nessun Vogue, da quando esiste la
fotografia, ha mai realizzato un numero prescindendone. Così, questo mese abbiamo voluto lanciare un messaggio: che la creatività – pilastro di Vogue da quasi 130 anni – può, e deve, farci esplorare diverse strade". Tutte le copertine e i servizi del numero di gennaio sono prodotti da artisti, noti, emergenti, nomi dell'
arte e leggende del
fumetto, che hanno raccontato la moda rinunciando a viaggiare, spedire, inquinare:
Vanessa Beecroft,
David Salle,
Yoshitaka Amano,
Cassi Namoda,
Delphine Desane,
Milo Manara,
Paolo Ventura e il duo
Gigi Cavenago e
Andrea De Dominicis. La cifra che il magazine risparmierà nel non impatto ambientale dovuto a viaggi e spostamenti, verrà donata a un'istituzione culturale: la
Fondazione Querini Stampalia, onlus veneziana che è stata fortemente danneggiata dalla marea dello scorso novembre. Un altro gesto di
cambiamento è la scelta di iniziare a utilizzare unicamente plastica compostabile e biodegradabile per avvolgere Vogue Italia. Un impegno di responsabilità che Condé Nast Italia adotterà nel 2020 per tutti i magazine della multimedia company.