04 novembre 2021

Cucine, storie e culture al Laboratorio di Antropologia del Cibo

Senegal, Messico, Thailandia, Venezuela, Marocco, Giappone.. Sono solo alcuni dei tanti appuntamenti con la cucina etnica (e nazionale regionale) organizzati anche questo mese al Lac, il Laboratorio di Antropologia del Cibo aperto al pubblico dallo scorso settembre in via Privata Metauro 4 a Milano, nel multietnico e vivace quartiere Giambellino.
Le lezioni sono tenute da 35 chef di diverse nazionalità
Uno spazio, quello creato dalla giovane e appassionata antropologa esperta di food Giulia Ubaldi, che non si propone come tradizionale scuola di cucina, bensì come "laboratorio antropologico dove persone e cucine dal mondo s'incontrano. Uno spazio dedicato al cibo come sapere, in cui le ricette non sono il fine ma il punto di partenza per scoprire storie di persone e culture, attraverso la vera cucina di casa". Gli chef (attualmente 35 da 25 Paesi) sono migranti di prima, seconda e terza generazione, accomunati dal desiderio di farsi portavoce dei loro luoghi d'origine e dei piatti di casa. I corsi sono quindi studiati per proporre ad aziende e privati un’esperienza sensoriale completa e di qualità, seguendo un percorso di ricette o selezionando piatti specifici, preparati con materie prime di qualità. Nelle due ore di lezione lo chef, oltre a illustrare passo a passo le preparazioni, diventa il protagonista di un racconto che parla di quelle ricette che sanno di casa, tra storie personali e di vita familiare, aneddoti sui luoghi d'origine e curiosità su prodotti tipici e preparazioni tradizionali. I commensali possono prendere parte alla conversazione, in un'atmosfera conviviale che invita alla condivisione.