24 aprile 2024

Il designer Lorenzo Palmieri ha messo a nudo Acqua Chiarella

Due nuovi formati, un nuovo tappo, un'etichetta non etichetta: Acqua Chiarella (di cui è proprietaria Acque Minerali Val Menaggio) ha affidato a Lorenzo Palmeri, designer e progettista, il design della bottiglia in vetro che diventa protagonista svelando l'essenza dell'acqua.
Al centro del progetto due nuovi formati per la bottiglia di vetro
Al centro del progetto due nuovi formati, da 0,70 l e 0,92 l, che propongono una visione inedita dell'acqua e nascono da un confronto del designer con la dimensione dell’archetipo e del materiale, punto di partenza per immaginare una forma inedita. Una nuova interpretazione del mondo, quella proposta da Palmeri, che nel disegnare la nuova bottiglia in vetro Acqua Chiarella è partito da un'idea semplice, ma sorprendente: mettere a nudo l’acqua, spogliando il contenitore di ogni contenuto superfluo per renderla protagonista. A partire dalla sua etichetta che lascia il posto all'acqua. Evidente il lavoro di sottrazione e levigatura della forma che forza la materia ed esalta la trasparenza e il riflesso della luce, intervallata solo da incisioni che la catturano sul fondo mentre i punti strutturali, assecondano la naturalità del gesto. Da pura e semplice materia, il vetro diventa racconto: la predilezione per l’incisione nel veicolare il logo, la scelta dei rilievi sulla superficie, in cui si riconoscono i monti e il lago di Como, ossia l'origine e il territorio del marchio. Anche il tappo si fa portatore discreto di informazioni, in un modo del tutto inedito, grazie a una riga segnaletica per indicare la tipologia d’acqua, rossa per l'acqua naturale e blu per la variante frizzante. La collaborazione tra Palmeri e Acqua Chiarella ha visto, nella prima fase del progetto, il designer focalizzarsi sul formato destinato all'alta ristorazione e Horeca: la bottiglia in vetro 0,70 l, il cui design ricorda in qualche modo il rigore formale della divisa militare e la familiarità della moka per il caffè, due elementi legati alla memoria ancestrale di ogni persona. Il formato 0,92 l, destinato invece a un consumo quotidiano in casa, propone una forma più familiare, l'archetipo della classica bottiglia di vino cui il designer si è voluto ispirare nel reinterpretare questo formato, pur con una forte rilettura che accentua la naturalità ergonomica del gesto.