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| (Ph. GoldenBackstage) | 
S'intitola '
War Flags' ed è visibile da oggi all'
Orto Botanico di Brera a Milano per tutta la durata della Milano Design Week 2025
 l'installazione politica immaginata da Philippe Starck with Babinet & Co per la 
mostra Interni Cre-action. L'opera, con la sua carica volutamente 
distopica, denuncia 
le forze e le violenze in atto nel nuovo ordine mondiale emergente e sollecita il pubblico a prendere posizione per agire.
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| 'War Flags' è un'opera di denuncia che si potrà vedere all'Orto Botanico di Brera durante la Milano Design Week
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Anticipando la prospettiva di un prossimo conflitto globale, che coinvolgerebbe non solo gli stati tradizionali ma anche nuove milizie private, Starck ha immaginato la 
Hate Unlimited Korporation, un'azienda che da tempo si dedica alla promozione dell'odio in tutte le sue forme e dimensioni più libere in tutto il mondo. Una scommessa che ha dato i suoi frutti:
 l'odio s'insinua e forgia nuovi percorsi ogni secondo. Ecco perché la Hate Unlimited Korporation sta ampliando la sua missione pubblicando un catalogo di 
insegne, bandiere e bracciali, strumenti indispensabili affinché i nuovi guerrieri possano riconoscersi a vicenda sui campi di battaglia. Collocati lungo i viali dell'Orto Botanico di Brera, le bandiere e i bracciali rappresentano il repertorio inaugurale della Hate Unlimited Korporation che è, senza dubbio, il primo di una lunga serie di cui ci arricchiremo nel tempo, nelle notti e nelle guerre. In questa 
installazione politica immersiva unica, oscillante tra realtà e distopia,  La potente narrazione dell'anticipazione di War Flags è accentuata dal sound psicoattivo di 
Klaus Wiese, con il brano Déjà Vu tratto dall'album Smarkand. La produzione è stata realizzata da 
Abs Group.