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10 settembre 2024

Viaggio nel mondo delle insalate in busta firmate Bonduelle Italia

Bonduelle Italia
, che fa capo al colosso francese Bonduelle, leader mondiale nelle verdure, scommette sull'agricoltura rigenerativa, volta a preservare la salute del suolo, promuovere la biodiversità e contribuire alla salute dei consumatori grazie al minor quantitativo di pesticidi contenuti negli ortaggi.
Il Gruppo sta puntando sull'agricoltura rigenerativa 
Con un press tour organizzato nella Bergamasca, l'azienda guidata dall'amministratore delegato Federico Odella ha mostrato a un gruppo di giornalisti la coltivazione e la lavorazione delle insalate fresche in busta, dalla nascita alla raccolta, dal lavaggio al confezionamento. Una dimostrazione del ciclo di produzione a filiera corta di diverse tipologie di insalate, tra cui songino, lattughino e rucola (oltre alla novità rappresentata dalla lollo), che ha preso il via con la visita alla storica azienda agricola La Vallere-Salera di Cividate al Piano (33 ettari di superficie, una produzione 100% in serra) e che è poi proseguita a San Paolo d'Argon, uno stabilimento di Bonduelle Italia da cui escono insalate in busta e piatti pronti a base di prodotti di IV gamma. Occasione, il press tour, per incontrare alcuni degli agricoltori locali, che prestano anche la loro immagine comparendo sulle confezioni, vedere in azione i macchinari tra i campi e scoprire le strutture all'avanguardia che permettono di produrre ortaggi freschissimi, sottoposti a numerosi check point per assicurare al consumatore la massima qualità e sicurezza, e che passano dal campo alla busta in meno di 24 ore. Entro il 2030, l'80% degli agricoltori che collaborano con il Gruppo Bonduelle sarà impegnato nell'agricoltura rigenerativa, termine che identifica tutte quelle pratiche finalizzate a promuovere ecosistemi sani, utilizzando principi agronomici per conservare la ricchezza del terreno e ripristinare la salute del suolo, proteggere la biodiversità ed evitare lo spreco di risorse naturali. Pratiche in grado di favorire la salute e la fertilità del  suolo, contribuire alla biodiversità e combattere il cambiamento climatico.

18 settembre 2019

Alla scoperta del volto della freschezza delle insalate Bonduelle

Che volto ha la freschezza? Per svelarlo, ieri l'azienda Bonduelle Italia (parte del colosso francese Bonduelle, leader nelle verdure) ha organizzato nella Bergamasca un press tour dedicato al ciclo di produzione a filiera corta de 'Le insalate degli agricoltori'.
In alto, i fratelli Salera; in basso l'ad di Bonduelle Italia Andrea Montagna 
Un'occasione per conoscere gli agricoltori locali (gli stessi che hanno scelto di 'metterci la faccia', comparendo sulle confezioni), i macchinari e le strutture all'avanguardia che permettono di produrre ortaggi freschissimi, che passano dal campo alla busta in meno di 24 ore. Il tour ha avuto inizio con la visita a Cividate al Piano (Bg) all'azienda agricola La Vallere dei fratelli Marco e Nicola Salera, che hanno illustrato, passo a passo, sotto le ampie serre a campate, il ciclo produttivo di tre tipi di insalate: lattughino, songino e rucola. 'Le insalate degli agricoltori', infatti, è una gamma che porta in tavola i valori di trasparenza, origine e prossimità. Ad accogliere i giornalisti, oltre agli imprenditori Salera, che stanno riconvertendo la propria realtà in un'azienda bio, anche Andrea Montagna, amministratore delegato di Bonduelle Italia. Il tour è proseguito con una trasferta a pochi chilometri di distanza, presso lo stabilimento produttivo a San Paolo d'Argon per assistere, guidati dal direttore industriale Antonio Salvatore e dal direttore qualità Stefania Grazianetti, alle fasi del processo di valorizzazione (dal lavaggio al confezionamento) della materia prima conferita dagli imprenditori agricoli partner dell'azienda. Con quest'offerta, Bonduelle celebra il localismo selezionando le varietà di insalate disponibili nelle zone di produzione più vicine ai suoi stabilimenti di San Paolo d'Argon (Bg) e Battipaglia (Sa), garantendo la freschezza delle materie prime, rispettando la stagionalità del territorio e mettendo a disposizione dei consumatori un prodotto che passa dal campo alla busta in meno di 24 ore dalla raccolta.