09 novembre 2016

'Mai più spose bambine' con Amnesty International Italia

La campagna è attiva fino al 12 novembre
Milioni di donne e bambine nel mondo subiscono violenza domestica, sono ridotte in schiavitù attraverso matrimoni forzati, vengono comprate e vendute per alimentare il mercato della prostituzione, poste in stato di detenzione vengono violentate o torturate. Secondo le stime del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa) al 2015, 13,5 milioni di ragazze ogni anno nel mondo sono costrette a sposarsi prima dei 18 anni con uomini molto più vecchi di loro. Oltre 37mila bambine che ogni giorno si vedono negare l’infanzia, un’istruzione, vanno in contro a ripetute gravidanze precoci e sono vittime di violenza domestica. Con l’obiettivo di bandire la pratica dei matrimoni forzati nel mondo, prevenire e proteggere le bambine e le ragazze sopravvissute alle violenza, e garantire maggiore accesso ai servizi sanitari e alle scelte rispetto al proprio corpo, fino al 12 novembre, Amnesty International Italia avvia 'Mai più spose bambine', la campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi tramite numero solidale 45523.  Grazie ai fondi raccolti, Amnesty International potrà proseguire nel suo lavoro sul territorio per quanto riguarda i matrimoni forzati e precoci. In particolare, grazie all’invio di esperti sul campo attiverà le missioni di ricerca in Burkina Faso, Mali, Niger e Costa d’Avorio, Paesi in cui questa pratica è ancora diffusa. Con i dati e le testimonianze raccolte, Amnesty International stila rapporti che mettono in evidenza le violazioni dei diritti umani individuate e le richieste ai governi per porvi fine.