Un professore indaga i comportamenti sinistri di un gruppo di sei adolescenti |
Diretto Sébastien Marnier, il film francesse, tratto dall'omonimo romanzo di Christophe Dufossé del 2002, si apre con l'inspiegabile suicidio di un professore di una scuola d'élite che si getta da una finestra durante una lezione sotto gli occhi dei suoi allievi. Pierre (Laurent Lafitte), il supplente chiamato a sostituirlo, da subito viene accolto con ostilità dalla classe e, giorno dopo giorno, nota che i comportamenti borderline di un gruppetto di allievi si fanno sempre più sinistri, fino a condurlo in uno stato di paranoico malessere. L'ostilità dei sei adolescenti, tra loro molto affiatati, sconfina in un'inquietante e trattenuta violenza, che pare pronta a deflagrare alla fine dell'anno scolastico. Ma il finale, decisamente inatteso, porterà lo spettatore a riconsiderare l'intera vicenda sotto una nuova luce. Tra ambiguità e tensione emotiva portate ai più alti livelli, il film di Marnier è un invito a riflettere sulle diffuse aspettative pessimistiche dei giovani nei confronti del futuro, sullo scontro tra generazioni conseguente all'indifferenza degli adulti, sul lato più oscuro dei giovani aderenti ai movimenti ecologisti, sulla cecità e la connivenza di una certa politica in merito alle emergenze ambientali.