04 dicembre 2019

'Qualcosa di meraviglioso', una favola vera al cinema con BiM

"Signor ministro, c'è un giovane giocatore di scacchi: lui e suo padre stanno per essere espulsi. Siamo ancora il Paese dei diritti umani?". Induce a riflettere sulle grandi questioni del nostro tempo, legate al tema dell'accoglienza dei rifugiati, al senso di umanità e di accoglienza e al merito, la toccante domanda posta da una protagonisti di 'Qualcosa di meraviglioso' in una delle sequenze-clou del film francese, che domani arriverà nelle sale italiane con Bim Distribuzione.
Il film è tratto dalla storia del giovane clandestino Fahim, prodigio degli scacchi
Diretta da Pierre-François Martin-Laval, la pellicola racconta con tenerezza e umorismo, senza mai cadere nel pietismo, la storia di Fahim, un ragazzino che raggiunge Parigi insieme al padre dopo aver lasciato il resto della famiglia in Bangladesh a causa delle violenze nel Paese. Mentre vagabondano insieme per le strade della Ville Lumière cercando di ottenere asilo politico dalle autorità, Fahim (Assad Ahmed), portento del gioco a scacchi, incontra il burbero e generoso Sylvain (Gérard Depardieu), uno dei più bravi allenatori di Francia, e dopo un'iniziale diffidenza tra i due nasce una profonda amicizia. Dopo aver individuato il suo talento e le sue potenzialità, Sylvain infatti si offre di allenare l'enfant prodige per portarlo a vincere il campionato nazionale, chance che permetterebbe a Fahim e alla sua famiglia di non venire espulsi dal Paese. Una favola dei nostri giorni ispirata alla vera storia raccontata nel libro autobiografico del dodicenne bengalese richiedente asilo Fahim Mohammad, che, nel 2012, dopo aver vinto i campionati di scacchi juniores, ottenne un permesso di soggiorno temporaneo grazie all'interessamento dell'allora primo ministro François Fillon, che accelerò l'iter burocratico. Permesso che, qualche tempo dopo, si tramutò in regolarizzazione per il campioncino e la sua famiglia.