27 ottobre 2023

YouGoody, lo studio prospettico su stile di vita e salute degli italiani

Lo promuove Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori
in collaborazione con l'insegna distributiva Esselunga
Unirsi alla squadra della ricerca per star bene e vivere meglio. È rivolto a tutti gli italiani maggiorenni il progetto 'YouGoody-La ricerca che fa bene all salute' promosso da Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano in collaborazione con Esselunga. Chiunque può entrare sul sito yougoody.it e rispondere, in forma completamente anonima, ad alcune domande riguardanti stile di vita e abitudini alimentari.
Prevista una coorte di 100mila volontari
italiani maggiorenni entro giugno 2025 
I ricercatori potranno così ricavare preziose informazioni su comportamenti a rischio di malattie cronico-degenerative, individuando le sane abitudini per vivere meglio e più a lungo. Partito lo scorso febbraio, il progetto ha finora raccolto l'adesione di 15mila persone (donne in otto casi su dieci, soprattutto di età compresa tra i 45 e i 65 anni) che, in oltre la metà dei casi, pranzano fuori casa una volta alla settimana e oltre il 15% abitualmente cinque giorni su sette. Lo studio osservazionale, finalizzato a comprendere i cambiamenti avvenuti negli ultimi trent'anni nello stile di vita degli italiani, prevede la costruzione di una coorte prospettica di 100mila volontari over 18 entro giugno 2025.  Il reclutamento di volontari sta avvenendo tramite i canali di comunicazione Esselunga, come la newsletter e la cartellonistica nei negozi. La seconda, che prenderà il via a breve, mira ad ampliare il numero di adesioni allo studio coinvolgendo le regioni del Centro e del Sud, isole comprese, grazie al supporto dei Comuni, delle Asl di zona e dei Centri universitari. La raccolta dei dati, con le informazioni che verranno aggiornate ogni due anni, permetterà non solo di delineare le nuove abitudini di vita e il loro impatto sulla salute, e di formulare strategie di prevenzione mirate al benessere totale della persona, ma anche di comprendere se le future campagne informative del Ministero della Salute influiranno efficacemente sui cambiamenti positivi nello stile di vita dei nostri connazionali.