Gorilla, babbuini, scimpanzé e oranghi in completa libertà, senza recinzioni o basamenti, a suggerirci un nuovo modo d'interagire con gli animali selvatici.
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'Sogni di gloria' è un progetto espositivo open air aperto da oggi fino al 7 gennaio 2024 |
Sono disseminate nelle aree verdi del
Castello Di Brescia le
14 monumentali sculture realizzate da Davide Rivalta. Suggestivi esemplari artistici in bronzo, quelli che i visitatori della
fortezza arroccata sul colle Cidneo potranno vedere
da oggi al 7 gennaio 2024, raffiguranti dei primati che l'artista bolognese aveva incontrato in parchi e giardini zoologici. Il
progetto artistico site specific, dal titolo '
Sogni di gloria' (a evocare l'idea che ogni animale, non essendo più in cattività, torni a essere dignitosamente artefice del proprio destino), è promosso da
Comune di Brescia,
Fondazione Brescia Musei e
Alleanza Cultura ed è realizzato in collaborazione con la manifestazione bresciana
Meccaniche della Meraviglia.
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La mostra è promossa da Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Alleanza Cultura ed è realizzata con la manifestazione Meccaniche della Meraviglia
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La cornice espositiva di questa serie di
sculture di Rivalta - nelle intenzioni di Fondazione Brescia Musei, che ha sottoposto il parco del Castello a un intervento di riqualificazione - diventa dunque un
cultural park cittadino dove avranno sempre più spazio anche opere d'arte contemporanea. 'Sogni di gloria' si estende fino alle Sale delle Pinacoteca Tosio Martinengo, storico palazzo e uno dei musei più importanti d'Italia gestito da Fondazione Brescia Musei. La mostra è visitabile dal pubblico in autonomia scaricando l'
app per smartphone EasyGuide e la conoscenza delle opere artistiche potrà essere ulteriormente approfondita acquistando il
catalogo edito da Skira. Alla conferenza stampa e all'
anteprima della mostra ieri sono intervenuti, oltre all'artista, la neosindaca di Brescia
Laura Castelletti,
Francesca Bazoli e
Stefano Kardjov, rispettivamente presidente e direttore di Fondazione Brescia Musei,
Davide Ferri, curatore del progetto espositivo, e
Albano Morandi, direttore di Meccaniche della Meraviglia.