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27 settembre 2019

'Il mare inizia in città' col Seabin a Milano di Whirlpool e LifeGate

E' uno dei 13 cestini cattura-plastica installati
in Italia da Whirlpool Emea e LifeGate
Non in mare o in un lago, ma in uno specchio d'acqua urbano. Parliamo del Seabin installato alla Darsena di Milano, di fronte all'Associazione Nazionale Marinai d'Italia. Si tratta di un dispositivo cattura-plastica, che ha già risucchiato e intrappolato svariati rifiuti, tra cui cannucce, tappi, bottiglie e sacchetti. L'iniziativa 'Il mare inizia in città' di Whirlpool Emea, tesa ad assicurare alle future generazioni un pianeta più pulito, vivibile e sostenibile, s'inquadra nel programma 'Plasticless' lanciato da LifeGate ed è stata presentata questa mattina da manager e istituzioni, nell'ambito delle iniziative 'verdi' della Milano Green Week. LifeGate PlasticLess è un ampio progetto che sta contribuendo a ripulire i mari italiani dai rifiuti: il Seabin in Darsena è uno dei 13 'cestini del mare' posizionati nelle acque dei porti e dei circoli nautici italiani da Whirlpool Emea, in prima linea nella lotta all'inquinamento da plastica attraverso l'integrazione di strategie ecosostenibili sia nel design e produzione di elettrodomestici sia nei processi industriali. In meno di un anno, tali dispositivi hanno permesso di raccogliere oltre 1.500 kg di rifiuti galleggianti composti soprattutto da plastiche e materiali organici. Particolarmente preoccupante la quantità dei frammenti di microplastiche catturati dai dispositivi: misurando infatti fino a 2 mm di diametro, sono scambiati per cibo dai pesci e altre creature acquatiche e se dovessero trasformarsi in nanoplastiche entrerebbero nella loro muscolatura, con un danno ancora maggiore sulla loro salute e, di riflesso, sulla nostra. Si stima infatti che oltre il 60% dei rifiuti raccolti dai Seabin sia contaminato da microplastiche, come i frammenti di polistirolo.

18 settembre 2019

Procter & Gamble ha a cuore l'ecosistema dei nostri mari

Nei mari italiani finiscono ogni giorno 90 tonnellate di plastica: rifiuti che rischiano di soffocare la flora e la fauna marina e di compromettere l'ecosistema. Procter & Gamble, in prima linea sul fronte della sostenibilità ambientale, aderisce a LifeGate PlasticLess, iniziativa ideata da LifeGate, volta a contribuire alla raccolta della plastica in mare.
L'azienda del largo consumo contribuisce alla raccolta dei rifiuti plastici
con due Seabin collocati nel porto di Sorrento e sul litorale romano
A fronte di un acquisto su Amazon di prodotti P&G per un valore complessivo di almeno 30 euro, sarà raccolto tramite il dispositivo Seabin l'equivalente di 100 cannucce di plastica in mare. Il Seabin è un cestino di raccolta dei rifiuti che, una volta immerso in mare e fissato a un pontile, è in grado di catturare grazie all'azione del vento e delle correnti oltre 500 kg di rifiuti all'anno, incluse microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e microfibre da 0,3 mm. Non solo, il Seabin può catturare molti altri rifiuti comuni che finiscono nei mari, come i mozziconi di sigaretta, cannucce o cotton fioc. Grazie alla collaborazione tra P&G e LifeGate verranno utilizzati due di questi dispositivi, uno nel porto di Sorrento, un altro sul litorale romano. "Procter & Gamble – spiega Riccardo Calvi, responsabile relazioni esterne dell'azienda - da tempo ha messo la sostenibilità ambientale al centro della propria strategia di sviluppo, per contribuire a risolvere due dei problemi ambientali più pressanti del nostro tempo: le risorse limitate e i consumi crescenti. Come produttori di beni di largo consumo vogliamo essere parte della soluzione del problema della plastica in mare. Per questo sosteniamo molte iniziative tra le quali il progetto LifeGate PlasticLess di LifeGate perché non soltanto rafforza ulteriormente il nostro impegno ma ci consente di sensibilizzare i consumatori verso tematiche come l'inquinamento del mare dando un contributo concreto per la salvaguardia dell'ambiente".