A partire da un nuovo logo, che mira a valorizzare la tradizione, valore fondante dell'Ateneo, recuperando gli elementi più importanti del sigillo storico, rivisti però in chiave più moderna, con un tratto più chiaro e leggibile e adatto agli attuali utilizzi di comunicazione. Il logo è il primo risultato di un percorso che ha visto un'articolata fase di analisi preliminare, i cui risultati sono diventati il riferimento per un più complessivo intervento sulla brand identity. Attraverso quasi 5mila questionari, la comunità del Politecnico è stata interpellata per capire quali valori avrebbe dovuto rappresentare: docenti, studenti, alumni, aziende e ricercatori hanno avuto l'opportunità di esprimere la loro opinione. Decine di interviste one to one con le figure cardine dell'Ateneo, nove focus group e l’analisi di circa 400 recensioni raccolte online hanno completato una raccolta ampia di dati e suggestioni utili a impostare il lavoro. Si è optato per un restyling, per confermare quel patrimonio di conoscenze e tradizione che il precedente sigillo di stile pittorico rappresentava. Nella creazione del logo, le scelte compiute a livello estetico e di linguaggio grafico hanno voluto raccontare la direzione del Politecnico di oggi e di domani: un’istituzione rivolta al futuro, all’innovazione, all’apertura verso nuove prospettive, alla costruzione di un nuovo umanesimo tecnico-scientifico. Alcune scelte sono state all’insegna della razionalizzazione: su tutte, il mantenimento di una sola scritta Politecnico di Torino, come logotipo, e di un'unica data, il 1859, l’inizio della storia dell’Ateneo, alla cui guida oggi c'è il rettore Guido Saracco.