Sarà trasmessa mercoledì 18 dicembre su Rai1 |
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16 dicembre 2019
Alessio Boni protagonista della docufiction su Giorgio Ambrosoli
Narra la storia esemplare di un uomo che amava la sua famiglia e il suo lavoro, che credeva nel significato della responsabilità e della legalità, fino a metterle al di sopra della sua stessa sicurezza, la docufiction 'Giorgio Ambrosoli – Il Prezzo del coraggio', che sarà trasmessa mercoledì 18 dicembre su Rai1. La vicenda si snoda dal settembre del 1974 fino all'uccisione l'11 luglio 1979, periodo in cui Ambrosoli fu commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona.
Il punto di vista del racconto, a 40 anni dall'assassinio di Giorgio Ambrosoli, è quello del suo collaboratore più stretto, il maresciallo Silvio Novembre, voce fuori campo realizzata in fiction ispirata alle parole espresse nell'articolo 'Le fatiche della legalità', in cui ripercorre i momenti salienti di quell'avventura professionale e umana vissuta accanto ad Ambrosoli. La voce fuori campo è anche il trait d'union tra la ricostruzione in fiction e il racconto documentaristico che si avvale di materiali di repertorio, documenti esclusivi e testimonianze inedite, tra cui l'intervista esclusiva alla moglie Annalori e una lezione del figlio Umberto Ambrosoli - che ha collaborato costantemente alla realizzazione del docufilm - agli studenti dell'Università Statale di Milano. Prodotta da Simona Ercolani per Stand by me in collaborazione con Rai Fiction, la docufiction di 100 minuti è curata da Cosetta Lagani. Soggetto e sceneggiatura sono di Pietro Calderoni, Laura Colella, Ivan Russo. Nel cast Alessio Boni (Giorgio Ambrosoli), Claudio Castrogiovanni (Silvio Novembre), Dajana Roncione (Annalori Ambrosoli), Fabrizio Ferracane (Michele Sindona). Con la partecipazione di Umberto Ambrosoli. Direttrice della fotografia Maura Morales Bergmann. Produttori Rai Marta Aceto e Mirco Da Lio.
04 luglio 2019
Cento giovani rugbisti parteciperanno al campus All Blacks Clinic
Da sinistra, Umberto Ambrosoli e Yarnie Guthrie alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa |
Organizzato da New Zealand Rugby in collaborazione con Rugby Milano, il campus è riservato a 100 giovani rugbisti di talento tra i 14 e i 18 anni, provenienti dall'Italia e dall'estero. Ad allenare i ragazzi saranno nientemeno che due leggende degli All Blacks: Anthony Tuitavake e Norm Maxwell. Una full immersion nella cultura neozelandese che, grazie al sostegno di Banco Bpm, Fondazione Fiera Milano, Lamborghini e Sinapto, si aprirà a quattro giovani atleti, che riceveranno altrettante borse di studio per essersi distinti quali testimoni dei valori del rugby. "Imparare ad allenarsi come un All Black è solo una parte di ciò che trattano i nostri Clinic – spiega Yarnie Guthrie, head of partnership & commercial development di New Zealand Rugby -. C'è anche una grande enfasi su valori come leadership, responsabilità, etica del lavoro e lavoro di squadra. Gli All Blacks puntano ad essere i migliori dentro e fuori dal campo, e lo sviluppo di questi valori è tanto importante quanto imparare a prendere, passare e placcare”. E di valori parla anche Umberto Ambrosoli, presidente di Banca Aletti - Gruppo Banco Bpm, sottolineando che "il Gruppo bancario sostiene con interesse iniziative come queste rivolte alle giovani generazioni, perché rappresentano un veicolo di valori positivi - dedizione, passione, disciplina, senso di squadra – nonché uno straordinario mezzo educativo, di benessere e socializzazione. Ed è proprio l'impegno concreto in progetti di responsabilità sociale a guidarci nella scelta dei partner sportivi con cui intraprendere un percorso di collaborazione".
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