
In
Giappone, prima dei pasti, si usa unire i palmi delle mani a
guisa di preghiera e pronunciare
'Itadakimasu', che significa
'Umilmente ricevo in dono'. Un
gesto che rappresenta sia un ringraziamento per chi ha preparato il piatto
sia per chi ha coltivato e raccolto il prodotto che è stato cucinato. S'intende così rendere omaggio non solo alla carne e al pesce, ma anche alla
verdura e alla frutta, che danno
energia vitale. Essere riconoscenti
alla
natura è parte integrante del
Washoku, la cultura alimentare
giapponese, iscritto nella lista dei patrimoni immateriali dell’Unesco e
motivo di orgoglio del popolo giapponese. Per conoscere da vicino la
cultura npponica al Palazzo delle Stelline di Milano è aperto fino al prossimo 13 luglio il
Salone del Giappone, che ha organizzato un ricco calendario di eventi. Da ieri fino all’8 luglio, anche
Panasonic Corporation è promotrice dell’evento incentrato sulla
cultura alimentare giapponese con un prodotto all’avanguardia nella preservazione dei
principi nutritivi di frutta e verdura: vengono eseguite numerose ricette con il nuovo
Slow Juicer Panasonic L500, che si distingue per delicatezza e lentezza nell’estrazione del
succo (45 giri al minuto), limitando la produzione di calore e l’esposizione all’aria che alterano
enzimi e
vitamine. Il sistema di pressatura a vite in
acciaio inossidabile e il potente
motore a bassa velocità, inoltre, consentono di lavorare cibi congelati con uno specifico accessorio e ottenere salutari
sorbetti di
frutta fresca.