

Il diavolo, ormai lo sappiamo, veste Prada. La stessa griffe che veste anche il formaggio a pasta dura. Mentre invece il burro veste
Gucci, il latte
Armani e lo yogurt
Zara. A dirlo è un’indagine di
Astra Ricerche, che svela le associazioni tra le personalità dei prodotti lattiero-caseari e i brand più noti della moda. Ma anche del mondo automotive: il latte è una Fiat, i formaggi a pasta dura una Bmw, la panna una Ferrari. Il monitoraggio biennale realizzato per conto di
Assolatte da Astra Ricerche per la quinta volta ha fotografato il vissuto, i consumi e i profili d’immagine di
latte, formaggi, yogurt e latti fermentati, burro e panna.

Tutti alimenti caratterizzati da un’elevata diffusione: nell’ultimo anno, il 91,9% degli italiani ha consumato i formaggi a pasta dura e il 90,5% quelli a pasta molle, l’83,1% ha bevuto il latte e il 77,8% lo yogurt e i prodotti a base di latte fermentato, il 75,5% ha usato il burro e il 66,9% la panna.
“La crisi ha pesato anche sul comparto lattiero-caseario ma non sulla penetrazione e sulla frequenza di consumo di questi prodotti - afferma il ricercatore sociale Enrico Finzi, che ha curato il monitor -. Infatti, in generale, il calo che si è verificato anche in questo settore ha riguardato le quantità di consumo pro capite e non la percentuale dei consumatori né quella dei forti user.


Anzi, per alcuni prodotti lattiero-caseari c’è stato un aumento dei consumatori: nei formaggi siamo passati dal 91,9% del 2011 al 93,1% del 2013 e nello yogurt dal 76,8% al 77,8%. La valorizzazione dei formaggi come secondo piatto comodo e gustoso ha contribuito all’aumento degli heavy users di formaggi, passati dall’80,6 all’83,3%, mentre il ritorno alla cucina domestica è uno dei fenomeni che ha generato l’incremento dal 40,6 al 43,2% dei forti utilizzati di burro”. Ma dal monitoraggio sono anche
emerse alcune associazioni curiose: in termini di parentele il latte è percepito come madre e moglie, lo yogurt fratello. Per i formaggi a pasta dura dominano i riferimenti maschili (padre, nonno, marito) mentre per quelli a pasta molle le figure più evocate sono quelle della sorella, della nonna, della zia e dello zio. Sul fronte dei prodotti tecnologici, il latte è accostato a televisore e computer, la panna all’iPod e lo yogurt all’hi-fi, al cellulare e allo smartphone e specialmente al tablet. Quanto alle marche di automobili, il latte è associato alla Fiat, mentre lo yogurt alla Mini e alla Smart. I formaggi a pasta dura rimandano a brand di successo (come Ferrari, Bmw, Audi, Mercedes, Volvo, Alfa Romeo, Toyota, Volkswagen) mentre il mondo dei formaggi a pasta molle è quello delle marche medie non italiane (come Peugeot, Citroen, Renault, Opel, Ford, Chrysler e Kia). Infine, se si tratta di marche di abbigliamento e accessori il latte viene connesso al classico Armani, lo yogurt ai dinamici Zara e Benetton, i formaggi a pasta dura agli affermati Calvin Klein, Ralph Lauren, Prada e Lacoste e i formaggi a pasta molle ai femminili Dolce & Gabbana e Max Mara. Quanto al burro, gli italiani lo associano allo stile di Gucci.