Polenta con baccalà e tartufo, tortelli con cavolo verza,
salsiccia e funghi, cappone con tartufo, arista di maiale con castagne,
schiacciata con uva e mostaccioli.
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Carla Benocci |
Con quest’invitante menu, basato su antiche
ricette della signoria degli
Sforza di Santa Fiora, il comune grossetano sul
Monte Amiata ieri si è presentato ufficialmente a Milano. La suggestiva cena a lume
di candela è stata allestita negli antichi
Chiostri dell'Umanitaria, a ridosso del
Padiglione
Fuori Expo della Regione Toscana, che per tutto il semestre di
Expo 2015 accoglie i
visitatori con conferenze, laboratori didattici, spettacoli teatrali, showcooking
e degustazioni di prodotti di eccellenza regionali. A dare il benvenuto agli
ospiti intervenuti alla cena era presente
Federico Balocchi, sindaco di Santa
Fiora, che ha spiegato come la posizione territoriale privilegiata del suo
Comune, tra mare e monti, abbia dato origine a una cucina che fa un uso sapiente
sia di
cacciagione sia di
pesce e, più in generale, punti su una
dieta
variegata (fatta anche di salutari verdure, tanta frutta e anche agrumi) e attenta alla
qualità. Al suo fianco la storica dell’arte
Carla Benocci, autrice del libro
'A tavola con gli Sforza'
(
Effigi edizioni), che ha sottolineato come la cucina santafiorese, a differenza
di quelle adottate in passato da altre nobili casate, abbia saputo e sappia tuttora coniugare
gusto e
salute, per il piacere dei commensali.
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Da sx, un'antica ricetta santafiorese, gli chef della brigata di cucina, il sindaco Federico Balocchi e l'autrice Carla Benocci |