![]() |
L'opera è stata realizzata da Pier Giuseppe Moroni, direttore creativo di Wella |
Focus, dal prossimo 9 aprile, sulla gigantesca tela di 40 mq realizzata con tende vintage dell'esercito americano. Queste sono state cucite tra loro secondo un ordine pensato per accogliere l'opera in cui si depositano schegge di vita di persone comuni che vi lasciano una impronta grazie ai capelli, gli stessi tagliati da Moroni. I resti delle capigliature, raccolti e custoditi in sacchetti, suddivisi per cromie e utilizzati come pigmenti, da resti destinati a essere spazzati via diventano materia prima per una tela d'artista. Moroni usa da anni gli scarti del suo lavoro di parrucchiere per l'arte, che corre parallela alla sua attività nel salone milanese. "I capelli possono costituire una reliquia, essere distrutti o conservati per sempre – dichiara Moroni, direttore artistico di Wella -. Sono parte della persona, contengono il suo Dna e, se usati come colori, texture e lunghezze diverse su tela, diventano segni duraturi". Questa la sintesi del pensiero del pittore, che fa rivivere la materia raccogliendo le chiome tagliate per alimentare la sua arte. La composizione dell’opera, realizzata negli spazi di Superstudio 13, ha impegnato l'artista per diversi mesi. CPR Common People Relic è un viaggio artistico, testimoniato da un docuvideo eseguito da Fulvio Maiani e da una raccolta di scatti fotografici colti dall'obbiettivo di Naoto. La mostra fotografica e la video installazione saranno aperte al pubblico fino al 31 luglio 2018.