All'ottava edizione del festival sarà allestita anche una mostra |
Un evento ricco di degustazioni, masterclass, seminari sulla mixology, incontri e, per il secondo anno consecutivo, stand dei migliori cognac e armagnac, affidati a esperti del settore con l'obiettivo di creare appuntamenti ad alto contenuto di 'spirito'. Ma anche, per la prima volta, una mostra dedicata al design e all'architettura di una distilleria in costruzione in Scozia. Il tutto con la direzione artistica di Andrea Fofi, affiancato dai whisky consultant, Pino Perrone, Andrea Franco e la scozzese Rachel Rennie. La passata edizione ha registrato un incremento di pubblico del 15% rispetto al 2017, con circa 4.500 visitatori in due giorni, a fronte di 60 aziende di whisky e dieci di cognac e armagnac presenti, oltre alle dieci aziende extra-whisky (food, sodati, bar tools) e i sei cocktail bar presenti. Oltre 70 i giornalisti accreditati e più di 2.000 le etichette rappresentate con whisky provenienti da Scozia, Irlanda, Galles, Stati Uniti, Canada, Giappone, India, Francia, Italia, Islanda, Taiwan e Australia. L'ottava edizione presenterà masterclass di noti brand e ospiti internazionali del mondo della miscelazione, che terranno seminari e talk. All'interno del salone, come di consueto, ampio spazio dedicato alle bottiglie vintage e rare, presenti quest'anno grazie alla nota casa d'aste online Katawiki. E si potrà vedere la Bowmore Room Experience, una mostra dedicata all'architettura e al design nel mondo del whisky presentata dallo studio di architettura Threesixty Architecture di Glasgow, impegnato nella progettazione di una nuova distilleria a Edimburgo.