14 giugno 2020

Claude Lelouch firma un corto per la Ferrari SF90 Stradale

Un cortometraggio per celebrare l'inizio del ritorno alla normalità a Monaco, là dove il lockdown ha impedito lo svolgimento di uno dei più iconici Gran Premi di Formula 1.
Il grande regista francese ha diretto il cortometraggio a Monaco
L'opera di Claude Lelouch, mostrata per la prima volta sabato scorso, racconta di insoliti appuntamenti che quest’anno hanno preso il posto di uno degli eventi cari alla tradizione del motorsport. La SF90 Stradale conquista la scena del film sul circuito che fino allo scorso anno ha ospitato per 65 edizioni consecutive le imprese delle monoposto. Emozioni che il modello interpreta grazie al suo V8 da 1000 CV, il primo motore ibrido montato su una vettura di serie nella storia della Casa. Al volante Charles Leclerc ha superato i 240 km/h sulle vie che lo hanno visto crescere, ospitando come passeggeri prima il Principe Alberto II e poi una misteriosa compagna di viaggio.
Al volante del bolide il pilota di F1 Charles Leclerc
Le riprese sono state effettuate alle prime ore del mattino lo scorso 24 maggio,  giorno in cui era stato programmato il Gran Premio. Nell'occasione il Principato è stato chiuso al traffico, ma l'evento è stato seguito da molti residenti monegaschi nella prima fase in cui si stavano allentando le misure di lockdown. Una produzione di 17 tecnici è ricorsa a ogni tipologia di telecamera per catturare le performance della Ferrari, con la collaborazione e i consigli di sei ingegneri e meccanici giunti da Maranello. Il corto ricorda il primo 'C'était un rendez vous', girato da Lelouch a Parigi nel 1976 e diventato un cult. Oltre alla passione per la velocità e alla 'colonna sonora' del motore Ferrari, le due opere condividono presenze femminili vicine al regista francese: la donna del primo incontro è Gunilla Friden, allora sua compagna, mentre la giovane fioraia che compare all'inizio e alla fine del nuovo film è Rebecca Blanc-Lelouch, loro nipote.