11 giugno 2020

Maxi Dylan Dog diventa Dylan Dog. Oldboy, serie bimestrale

In un fumetto, come in altre forme narrative, è più importante preservare le caratteristiche base di un personaggio o sperimentare? E se, a volte, le due cose andassero di pari passo?
Dal 13 giugno arriva in edicola, curata da Franco Busatta e con la supervisione di Tiziano Sclavi e Roberto Recchioni, la nuova serie Dylan Dog. Oldboy, che prende il testimone dal vecchio Maxi Dylan Dog Old Boy rinnovandosi completamente, a partire dalla veste grafica creata da Fabrizio Verrocchi. Un luogo in cui ritrovare il Dylan Dog che è sempre stato, dedicato però anche a chi dell'Indagatore dell'incubo vuole leggere ogni storia. Recchioni, curatore della serie regolare, spiega nell'editoriale "Quando con Tiziano Sclavi abbiamo deciso di dare il via al rinnovamento dylaniato, uno dei primi punti sul nostro programma era quello di dare un’identità univoca a ogni pubblicazione editoriale della grande famiglia dell'Indagatore dell'incubo (…). Oggi il Maxi Dylan Dog non esiste più e, al suo posto, nasce il Dylan Dog. Oldboy (scritto tutto attaccato). È più snello (due storie invece che tre), esce più spesso (bimestrale invece che quadrimestrale) e continua a essere molto conveniente. Una nuova formula che vi garantirà ben dodici storie all'anno per chi di Dylan non ne ha mai abbastanza, per quelli che cercano un 'numero uno', per cominciare a leggerlo, e per i lettori che vogliono ritrovare il Dylan classico, quello concepito dal Tiz nel 1986". L'album debutta con due storie innovative e sorprendenti che hanno per protagonista il Dylan che esordì nel 1986. Due racconti firmati rispettivamente per i testi da Gabriella Contu e Barbara Baraldi e per i disegni da Montanari & Grassani. Le copertine sono opera dei Cestaro Bros.