09 luglio 2020

Per Gruppo Cap la sostenibilità passa da un granello di sabbia

Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato della città metropolitana di Milano, da tempo sta sviluppando progetti di economia circolare che consentono di recuperare i materiali di scarto dei suoi processi produttivi per reimpiegarli come preziose materie prime. 
L'iniziativa rientra nel quadro dei progetti di economia circolare del gruppo
"Il nostro ambizioso benchmark, definito nel Piano di sostenibilità, è recuperare in nome della circolarità della produzione la maggior quantità possibile di energia e materiali, per arrivare a ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2033, afferma Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato del Gruppo Cap. Le acque reflue rappresentano un prezioso patrimonio, da cui si possono estrarre materiali come cellulosa, biogas e biometano, fosforo e azoto, da reimpiegare nei settori industriali più avanzati. Da tempo pensavamo a una seconda vita anche per le sabbie, che in grande quantità si ritrovano nelle acque di scarto. La cultura della sostenibilità passa anche da un granello di sabbia". Le sabbie estratte dal processo di depurazione dell’impianto di Robecco sul Naviglio, tra i 40 presenti sul territorio, sono un tipo di materiale che solitamente viene smaltito in discarica, con costi piuttosto alti. Proprio qualche giorno fa Città metropolitana ha dato l’approvazione per il recupero di tale materiale, prima autorizzazione in Italia con la nuova legge sull'End of Waste. Gruppo Cap comincerà quindi a recuperare e riutilizzare 2.532 tonnellate di sabbia (circa 9,8 tonnellate al giorno) proveniente sia da rifiuti da dissabbiamento, che derivano dal ciclo di depurazione dei reflui, sia dai rifiuti generati dalla pulizia delle acque di scarico, frutto dei lavori di manutenzione su caditoie e tombini effettuati nei Comuni del territorio. Le sabbie saranno trattate e disinfettate per essere poi usate nei cantieri dell’azienda, come materiale per letti di posa nei lavori di rinnovo e rinforzo delle tubazioni della rete di fognatura e acquedotto, evitando l'utilizzo di nuove sabbie, estratte dalle cave. L’iniziativa prenderà il via nei prossimi mesi.