20 settembre 2021

Focus sui 349 presìdi italiani nel nuovo volume di Slow Food

Presentata a Bra, nella cornice della fiera internazionale casearia Cheese 2021, la nuova pubblicazione gastronomica di Slow Food Editore: 'L'Atlante gastronomico dei presìdi Slow Food', volume (448 pagg., 29 euro) che raccoglie i 349 presìdi italiani, piccole produzioni di eccellenza gastronomica minacciate dall'agricoltura industriale. Da 20 anni l'associazione salva dall'estinzione razze autoctone, varietà di ortaggi e di frutta, pani, formaggi, salumi e dolci tradizionali. "Quella dei presìdi Slow Food è un'avventura importante e ben riuscita - ha spiegato il presidente di Slow Food Carlo Petrini, nel corso della presentazione -. Negli ultimi 50 anni, l'elemento distintivo per quanto riguarda i prodotti alimentari è stato il prezzo: minore il costo, maggiore il successo sul mercato. Con i presìdi, invece, invitiamo a fare un ragionamento sul valore: la qualità organolettica, le proprietà sulla salute, la tutela del territorio, il rispetto, il lavoro e il sapere di cui sono espressione, la valorizzazione di tutti i soggetti coinvolti lungo la filiera. Corrispondere il giusto compenso a un lavoro così importante è essenziale, perché senza una prospettiva economica per chi lavora la terra non vi può essere futuro". Come detto, i presìdi Slow Food attivi in Italia sono 349, in tutte le regioni, per un totale di 2.465 produttori coinvolti. La Sicilia conta il maggior numero di progetti (51), seguita da Campania (41), Piemonte (36), Toscana (22) e Abruzzo (18). Gli ortaggi sono la categoria più rappresentata (66), seguita dai formaggi (58), legumi e frutta (46) e salumi (39). Di ogni prodotto l'atlante racconta le caratteristiche organolettiche, la stagionalità, le pratiche di coltivazione e di allevamento, l'impiego in cucina. Nelle pagine conclusive dell'atlante, il lettore troverà indicati anche i nomi e i contatti dei produttori.