Nasce in collaborazione con la creative media company italiana Stardust (parte del gruppo Gedi), che nella sua Stardust House forma giovani talent in accademia, l'Executive Master Influencer media marketing, un nuovo percorso formativo dell'Università Iulm, che prenderà il via il prossimo marzo e avrà la durata di 9 mesi con possibilità di stage opzionale di 3/6 mesi.
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L'incontro di presentazione si è focalizzato sulla necessità di professionalizzare la figura dell'influencer/content creator
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L'obiettivo del Master, cui possono iscriversi laureati e diplomati, è formare
nuove figure professionali in grado di progettare e gestire iniziative di
influencer marketing per aziende operanti in ambiti business e consumer. Il corso è stato
presentato oggi nell'ateneo milanese da Guido Di Fraia (a sinistra, al centro), prorettore innovazione e AI, nell'ambito di un
incontro in cui si è discusso dell'evoluzione della figura dell'influencer, anche alla luce delle recenti linee guida stabilite dall'
AgCom a seguito del
pandoro-gate che ha travolto Chiara Ferragni. Un settore, quello dell'influencer marketing, dall'enorme potenziale e che oggi, a livello mondiale, vale oltre 21 miliardi di dollari e in Italia si aggira intorno ai 300 milioni di euro. Come ha sottolineato
Alan Tonetti (a sinistra, in basso), fondatore di Stardust, la comunicazione aziendale è sempre più presidiata dalle
figure degli influencer verso cui si orientano i budget inserzionistici. Nella sua accademia alcuni teenager di talento vivono a stretto contatto tra loro, imparando non solo a ideare e produrre contenuti creativi originali e format editoriali per le differenti categorie merceologiche, ma anche a leggere le metriche, a sfruttare sinergie di gruppo sui social network e a gestire, attraverso le corrette procedure, le eventuali gogne mediatiche (in gergo 'shitstorm') e le crisi reputazionali.
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In Italia il mercato dell'influencer marketing oggi vale 300 milioni di euro |
Secondo Tonetti, mancano però figure professionali adeguate ad
affiancare i talent interloquendo con le aziende ed è per tale ragione che si è rivolto all'Università milanese di comunicazione affinché attivasse un
corso di formazione dedicato all'influencer marketing, che "è più veloce, più efficiente, più credibile e meno costoso di tutti gli altri altri media". Nel suo intervento, anche il giornalista
Emanuele Farneti (nella prima foto, a destra), direttore D - La Repubblica, ha sottolineato l'importanza di
professionalizzare la figura dell'influencer, che dovrà comunque imparare a confrontarsi con una pluralità di canali della comunicazione integrata, non rimanendo relegato al mondo digital. All'incontro hanno preso parte anche
Samara Tramontana (in alto, al centro), influencer e content creator ventenne, che nell'occasione ha raccontato la sua positiva esperienza di
formazione biennale nella Stardust House, e
Michele Wad Caporosso (in alto, a sinistra), speaker radiofonico Radio Deejay e m2o radio, molto seguito dai giovani e in prima linea anche nel mondo dell'influencer marketing.