25 novembre 2024

Rari bozzetti di Dudovich al Mic - Museo Interattivo del Cinema

Si può vedere fino al 9 marzo 2025 al Mic - Museo Interattivo del Cinema di Milano la mostra 'Marcello Dudovich. Unfinished. Cinema 1915-1933', prodotta e realizzata da Cineteca Milano con la curatela di Matteo Pavesi (nella foto, in alto) e Roberto Della Torre
A corredo della mostra è proposta una rassegna
 di 16 film degli anni d'oro del cinema muto 
Un originale progetto espositivo pittorico (e interattivo) che porta in scena, negli spazi del museo, 26 opere tra manifesti, disegni e rari bozzetti della cartellonistica del cinema degli anni Venti, realizzati dal grande artista Dudovich (1878-1962), tra i più importanti cartellonisti e pubblicitari italiani del Novecento. Dei lavori esposti e restaurati da Elisa Albano della Scuola di Restauro dell'Accademia di Brera, nove sono attribuibili a Dudovich, tre ad Alfredo Ortelli, due a Giovanni Vianello, uno a Tito Corbella, Filippo Omegna ed Enrico Sacchetti, mentre i rimanenti non hanno alcun segno distintivo che li possa ricondurre a un autore specifico. Ai bozzetti si aggiungono anche due manifesti di Dudovich, prestati dalla Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, San Lazzaro di Savena (nel Bolognese), per i film muti Piccola ombra di Bianca Virginia Camagni e Ugo Falena (1916) e Severo Torelli di Louis Feuillade (1914), e un manifesto proveniente dalla Direzione Regionale Musei Veneto - Museo Collezione Salce Treviso, per il film 'L'uomo che voglio' di Sam Wood (1933). I preziosi bozzetti dei manifesti provengono dalla raccolta non filmica di Cineteca Milano e, proprio per la loro natura 'non finita', stabiliscono una relazione con l'incompleto e il mancante dei film muti. Il catalogo della mostra è un progetto grafico di BookTime/Tempo Libro curato da Matteo Pavesi. All'iniziativa il Mic - Museo Interattivo del Cinema dedica anche un programma speciale incentrato sulla stagione d'oro del cinema muto, con 16 film con accompagnamento musicale: si tratta di pellicole, realizzate tra il 1919 e il 1929, in cui figurano anche registi del calibro di Charlie Chaplin, Sergej Ėjzenštejn, David W.Griffith, Fritz Lang, Alfred Hitchcock e Friedrich Wilhem Murnau.