Il sale Essenziale ha il 50% in meno di sodio |
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24 giugno 2015
È arrivato Essenziale, sale naturale a basso tenore di sodio
Si chiama Gemma di mare Essenziale ed è stato presentato
ufficialmente oggi a Milano il nuovo sale marino naturale prodotto da Compagnia Italiana Sali (la società guidata da Bruno Franceschini e che fa capo al gruppo francese Groupe Salins) già in distribuzione in alcune catene di supermercati e presente anche
a Expo 2015, nel padiglione ‘Cibus è Italia – Federalimentare’.
La
caratteristica di questo prodotto, che ha richiesto quattro anni di ricerche
per far sì che mantenesse intatti gusto e sapidità (a differenza del già diffuso sale
iposodico, ottenuto invece tramite una preparazione farmaceutica degli
ingredienti e che può essere percepito di sapore amaro) è il suo basso contenuto di sodio: ne contiene infatti il 50% in meno
rispetto al tradizionale sale da cucina e ha percentuali significative di
magnesio, potassio e calcio. Come ricordano gli esperti, l’apporto di
sodio è insostituibile per il corpo umano, ricoprendo un ruolo fondamentale in
diversi processi fisiologici, ed è inoltre alla base della dieta mediterranea,
ma questo prezioso minerale va comunque consumato in dosi moderate, dal momento che è
causa di sviluppo d'ipertensione arteriosa. Attualmente il consumo è pari a
10,8 g tra gli uomini e 8,4 g tra le donne, una quantità superiore al
fabbisogno consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che richiede
una riduzione del consumo di sale del 30% nei prossimi anni: gli adulti
dovrebbero consumare non oltre 2.000 mg di sodio, pari a 5 g di sale al giorno. "Vi
sono solide evidenze che un eccessivo apporto di sodio, in particolare di
cloruro di sodio, si associ con un aumento del rischio cardiovascolare – ha
dichiarato il medico nutrizionista clinico Maria Letizia Petroni, professore associato settore Endocrinologia, Nefrologia, Scienze dell’alimentazione e del benessere -. Questo aumentato rischio è dovuto a vari fattori, il maggiore dei
quali è quello dello sviluppo di ipertensione arteriosa. Anche se questo vale
soprattutto per quel 40% della popolazione che è sensibile al sale per
predisposizione genetica".
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