Da sinistra, Filippo Guarini, Massimo Cantini Parrini e Carla Sozzani |
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19 luglio 2022
Gli abiti di Ossie Clark e Celia Birtwell in mostra a Prato e Milano
Le creazioni moda dei coniugi fashion designer Ossie Clark e Celia Birtwell sono al centro di una mostra, la prima in Italia, che sarà ospitata a Prato, negli spazi del Museo del Tessuto, dal 17 settembre 2022 all'8 gennaio 2023, e poi a Milano, alla Fondazione Sozzani, dal 16 gennaio al 10 aprile 2023.
Esponenti di spicco della Swinging London degli anni Sessanta, i due creativi ancora oggi attraggono collezionisti di capi vintage, conquistati dalle loro geometrie stilizzate, dai bouquet floreali e dalle fantasie ispirate all'arte su abiti fluidi. Celia disegnava le stampe su leggere crêpes, sete e chiffon e Ossie le trasformava in abiti amatissimi dai più grandi personaggi del jet set internazionale. Partendo da un primo importante nucleo di abiti provenienti dalla collezione e archivio del pluripremiato costumista Massimo Cantini Parrini (anche candidato all'Oscar per i costumi dei film 'Pinocchio' di Garrone e 'Cyrano' di Joe Wright), il Museo del Tessuto di Prato, diretto da Filippo Guarini, e la Fondazione Sozzani, presieduta dalla gallerista Carla Sozzani, dedicano dunque dal prossimo settembre un'ampia retrospettiva per raccontare il lavoro creativo di queste due figure spesso trascurate nella storia della moda. Rari capi provenienti dalle collezioni private di Birtwell da Londra e Lauren Lepire da Los Angeles completeranno l'esposizione. Con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, la mostra sarà inaugurata il 16 settembre al Museo del Tessuto di Prato. L'allestimento, oltre a presentare una serie di abiti con le stampe iconiche di Ossie e Celia, racconterà il contesto e l’evoluzione del designer, dalla boutique Quorum di Chelsea, frequentata dalla gioventù della scena londinese alle performance, tramite una serie di video, foto ed editoriali d'epoca, memorabilia, schizzi e riproduzioni dei disegni, fino a un'esclusiva video intervista a Celia Birtwell. Curatore della mostra Federico Poletti.
07 giugno 2021
La birra analcolica Nastro Azzurro Zero soddisfa anche i sovrani
Nastro Azzurro ha da poco lanciato sul mercato Nastro Azzurro Zero, la premium analcolica italiana ideata per far vivere in ogni momento ai propri consumatori il gusto unico, secco e rinfrescante che ha reso il brand un'icona di stile e made in Italy anche all'estero.
Un gusto sorprendente, capace di soddisfare anche la sete di un re, apparentemente incontentabile, nel nuovo spot tv, on air dal 6 giugno, in cui una serie di sudditi si sforzano di proporgli bibite nuove e insolite. Il re non è mai contento perché ha già assaggiato tutto quello che gli viene offerto, ma cambia la sua attitudine quando, all'improvviso, entra in scena un ragazzo vestito in abiti cool e moderni, interpretato dall’attore Luca Chikovani, che stupisce la corte offrendogli qualcosa mai assaggiato prima: Nastro Azzurro Zero. In questo spot, ideato da Saatchi & Saatchi, per la prima volta Nastro Azzurro investe su una produzione carbon negative, a emissioni sotto zero. La casa di Produzione Think Cattleya, infatti, in tutte le fasi di pre produzione e produzione, ha adottato EcoMuvi, il primo disciplinare europeo certificato per ottenere un impatto ambientale minimo sul set. Tra le soluzioni produttive adottate l'uso di risorse sostenibili, la gestione responsabile dei rifiuti e la riduzione dei consumi di energia elettrica e di carburanti nel trasporto e, a fine lavorazione, la compensazione delle emissioni di CO2. I costumi dello spot, che vede alla regia Alessandro De Leo, sono stati realizzati da Massimo Cantini Parrini, candidato ai premi Oscar 2021 con il film 'Pinocchio' di Matteo Garrone. Lo spot sarà in onda in tv per tutta la stagione estiva su emittenti nazionali e satellitari con un formato di 30".
I costumi dello spot sono stati realizzati da Massimo Cantini Parrini |
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