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17 dicembre 2025

Tra mito e scienza 'Le alchimiste' di Anselm Kiefer a Palazzo Reale

La mostra, prodotta da Marsilio Arte, si potrà visitare
esclusivamente acquistando il biglietto d'ingresso online
Una delle mostre più attese del 2026 a Milano sarà 'Kiefer. Le alchimiste', che si potrà ammirare nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale con visite prenotabili solo online (le prevendite sono già aperte, maggiori info su marsilioarte.it) dal 7 febbraio al 27 settembre 2026. Prodotta da Marsilio Arte, l'esposizione site-specific presenterà un ciclo di 38 monumentali teleri con cui Anselm Kiefer rende omaggio alle donne alchimiste, figure spesso dimenticate, ma fondamentali per lo sviluppo del pensiero scientifico moderno. Il dialogo tra queste opere e la drammatica magnificenza della Sala delle Cariatidi - luogo segnato dalle ferite del bombardamento del 1943 e ancora oggi capace di evocare un passato di splendore e rovina - dà vita a un racconto visivo di forte intensità emotiva. L'artista celebra figure storiche più o meno note, tra cui Caterina Sforza, Isabella Cortese, Maria la Giudea, Marie Meudrac, Rebecca Vaughan, Mary Anne Atwood e Anne Marie Ziegler, sottolineandone il ruolo pionieristico attraverso la sua pittura materica e simbolica. Figure sospese tra mito, scienza, magia e filosofia, protagoniste di scoperte, esperimenti, rimedi medicinali e ricette di bellezza: vere e proprie scienziate ante litteram, capaci di manipolare alambicchi e forni con rigore e intuizione, alla ricerca di una conoscenza pratica e sperimentale prima della nascita della scienza moderna. Promossa da Comune di Milano Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte, con il contributo di Gagosian e Galleria Lia Rumma e con il sostegno dei main sponsor Unipol e Banca Ifis, la mostra è curata dalla storica dell'arte Gabriella Belli e rientra nel programma culturale dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026.

14 dicembre 2025

'Il veleno dopo lo sparo', i rischi dell'uso del piombo nella caccia

Invita a riflettere sugli effetti deleteri del piombo di origine venatoria su uccelli e altri animali, con conseguenze anche sull'uomo, la mostra 'Il veleno dopo lo sparo', allestita al Museo di Storia Naturale di Milano fino all'1 marzo 2026.
L'esposizione, incentrata sulle conseguenze ambientali e sanitare del
piombo, intende contribuire a un cambiamento culturale e normativo
(Ph. GoldenBackstage)
Il piombo è tra gli elementi più tossici presenti in natura e può venire assimilato per via cutanea, inalazione e ingestione, causando danni irreparabili all'organismo della fauna e dell'essere umano. Con immagini, reperti, campioni e installazioni multimediali, l'esposizione accompagna i visitatori in un'esperienza di consapevolezza per dare centralità alla cultura ambientale e alla conoscenza scientifica, promuovendo una caccia sostenibile e consapevole, incentivando la transizione verso munizioni alternative ecocompatibili. Nel percorso si possono vedere gli effetti del saturnismo, ossia l'intossicazione da piombo, su uccelli acquatici, rapaci e grandi avvoltoi europei. Attraverso la divulgazione scientifica e la collaborazione tra musei, enti di ricerca e istituzioni, l'esposizione intende contribuire a un cambiamento culturale e normativo ormai necessario. Durante il periodo di apertura sono previste visite guidate, incontri divulgativi, conferenze e attività didattiche per scuole e famiglie, volte ad approfondire il tema del rapporto tra caccia, ambiente e salute pubblica. La mostra è promossa dal Comune di Milano e realizzata dal Museo di Storia Naturale di Milano in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali 'E. Caffi' di Bergamo e la Società Italiana di Scienze Naturali. Curatori Enrico Bassi, Gloria Ramello, Paolo Pantini e Giorgio Chiozzi. 

13 dicembre 2025

Gli effetti sul Mediterraneo di mutamenti climatici e inquinamento

Inaugura oggi all'Ecomuseo Mare Memoria Viva a Palermo 'Hotspot Mediterraneo', la prima grande mostra interattiva - 43 fotografie accompagnate da video e audio - sul mutamento eco-sistemico che sta attraversando il Mediterraneo. Aperta gratuitamente al pubblico fino all'1 febbraio 2026, l'esposizione, ideata dal fotografo documentarista Francesco Bellina e dal giornalista ambientale e scrittore Stefano Liberti, è patrocinata dal Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare.
'Hotspot Mediterraneo' inaugura oggi all'Eco-museo del mare di Palermo
Le foto mostrano pesci alieni, la storia della città di Gabès e dei suoi abitanti costretti a diventare migranti climatici verso l'Europa, l'innalzamento del livello del mare nelle isole Kerkennah in Tunisia. E, poi, storie di speranza e resistenza, come quella della Ong Archipelagos, fondata da un ex capitano di petroliere che oggi fa monitoraggio e tutela nell'Egeo orientale. Focus anche sulla vicenda del Mar Menor in Spagna, la più grande laguna salata d’Europa che ha ottenuto la personalità giuridica dopo un collasso eco-sistemico e grazie all'impegno di un movimento popolare. Anche l'attenzione al lavoro, alla cultura e alla tradizione della pesca con uno sguardo d’insieme in cui il soggetto collettivo resta il 'sistema Mediterraneo'. Sono questi i grandi protagonisti di Hotspot Mediterraneo, la mostra che racconta il viaggio di Liberti e Bellina tra il mare e la costa dell’Europa, del Nord Africa e del vicino Oriente, durato due anni, per descrivere la storia e la fragilità del mar Mediterraneo, che oggi si trova oggi ad affrontare sfide senza precedenti: dal riscaldamento climatico all'inquinamento, dalla perdita di biodiversità all'intensificazione delle attività umane, passando per i conflitti geopolitici e le crisi sociali che colpiscono le comunità costiere. Con un approccio immersivo e multimediale, il progetto narra le sfaccettature di queste trasformazioni, ponendo l'attenzione sui processi che stanno mettendo a repentaglio l'equilibrio ecologico e sociale del bacino del Mediterraneo. Lo fa con le fotografie ma anche attraverso brevi testi, scritti e letti da Liberti, che raccontano le varie tappe della mostra, fruibili dai visitatori utilizzando un'app (in italiano e in inglese) da smartphone. Alla mostra è anche legato un monologo in musica con proiezione delle foto in cui Liberti racconta la storia di questo viaggio, accompagnato dalle musiche composte ad hoc dal musicista Pasquale Filastò per violoncello e fisarmonica. Sponsor della mostra VS Consulting (Studio Legale di Vincenzo Scontrino) e Tenute Pietretagliate e Regalbesi. Sponsor tecnici: Artificial e Sinergie Group.

02 dicembre 2025

Palazzo Marino espone a Natale il Polittico di Monte San Martino

Il Polittico di Monte San Martino (285 x 227 cm) si può 
ammirare a Palazzo Marino dal 3 dicembre all'11 gennaio 2026 
(Ph. GoldenBackstage)

Da domani, 3 dicembre, torna la grande mostra di Natale a Palazzo Marino, il tradizionale appuntamento con la cultura che ogni anno regala ai milanesi e ai turisti un'esposizione straordinaria, gratuita, allestita in Sala Alessi, il grande e storico salone di rappresentanza del Comune di Milano. Fino all'11 gennaio 2026, i visitatori potranno ammirare da vicino uno dei più grandi capolavori del Rinascimento italiano: il Polittico di Monte San Martino di Carlo e Vittore Crivelli, opera del Quattrocento che raramente ha lasciato la sua sede originaria nella chiesa di San Martino Vescovo a Monte San Martino (Macerata). Prodotto e promosso dal Comune di Milano, Arcidiocesi di Fermo e Intesa Sanpaolo, il progetto espositivo del Polittico di Monte San Martino di Carlo e Vittore Crivelli si deve a Palazzo Reale e Gallerie d'Italia, in collaborazione con il Comune e la Parrocchia di Monte San Martino, ed è realizzato da Civita Mostre e Musei con il sostegno di Rinascente. Curata da Giovanni Morale e Marcello Smarrelli, l'esposizione rientra nel programma dell'Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. Il catalogo, che include saggi introduttivi e di approfondimento, oltre alle schede delle opere, è edito da Allemandi. L'ingresso all'esposizione è libero con visite guidate gratuite.

27 novembre 2025

Il Surrealismo di Leonora Carrington per la prima volta in Italia

È aperta fino all'11 gennaio 2026 negli spazi di Palazzo Reale Milano la mostra 'Leonora Carrington', la prima retrospettiva in Italia dedicata alla grande artista (Inghilterra, 1917 - Messico, 2011) la cui fama è cresciuta in maniera significativa solo negli ultimi decenni. Importante esponente del Surrealismo, è stata pittrice, scultrice, scrittrice, drammaturga, pioniera del pensiero femminista ed ecologista.
Sessanta opere in mostra a Palazzo Reale Milano fino all'11 gennaio 2026.
In queste foto, Carlos Martín, curatore della mostra insieme a Tere Arcq
(Ph. GoldenBackstage)
Le oltre 60 opere in mostra testimoniano sia la straordinaria vita professionale sia il percorso biografico segnato da profondi traumi della visionaria artista che, partendo dalla natia Lancashire, con le sue radici celtiche, visse a Firenze, Parigi, nel sud della Francia, in Spagna e a New York, infine in Messico. La mostra 'Leonora Carrington' è promossa da Comune di Milano-Cultura, prodotta da Palazzo Reale, MondoMostre, Civita Mostre e Musei ed Electa, e realizzata grazie al Gruppo Unipol, main partner, e a Pirola Pennuto Zei & Associati, premium partner. L'iniziativa, che rientra nel programma dell'Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, offre uno sguardo profondo sulla produzione artistica e sull'identità intellettuale di Leonora Carrington, una delle figure più singolari e visionarie del Novecento, attraverso un articolato percorso tra dipinti, disegni, fotografie e materiali d'archivio, che esplora l’intero arco della sua vita creativa, dalle origini in Europa fino al radicamento in Messico, sua seconda patria, cercando di restituirle lo spazio che merita all'interno della storia dell'arte moderna e contemporanea. Il progetto, a cura di Tere Arcq e Carlos Martín, è in continuità con la retrospettiva dedicata a Leonor Fini che, sempre a Palazzo Reale di Milano con la curatela dei due studiosi, si è chiusa lo scorso luglio. La mostra 'Leonora Carrington' riunisce un nucleo straordinario di opere provenienti da importanti istituzioni internazionali e collezioni private.

10 novembre 2025

In Università Cattolica la nuova mostra di Saugella ed Elle Active!

In esposizione 14 tavole illustrate da Teresa Cherubini
su sogni, emozioni e aspirazioni dei bambini
'Piccola grande me. Insieme, per le donne di domani' è il titolo della nuova mostra promossa da Saugella - brand di riferimento per il benessere intimo femminile, ed Elle Active! in collaborazione con Fondazione Francesca Rava - Nph Italia. Un racconto dedicato a sogni, emozioni e aspirazioni dei più piccoli, interpretato con sensibilità dall'artista Teresa Cherubini. Dall'8 al 22 novembre 2025, la mostra colora Largo Gemelli 1, nei pressi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. L'esposizione raccoglie 14 tavole realizzate dall'illustratrice Teresa Cherubini, ispirate alle parole e simboli scelti dagli alunni delle scuole primarie e paritarie e dai bambini delle comunità per minori di Milano, coinvolti in un laboratorio creativo ideato da Fondazione Francesca Rava e sostenuto da Saugella. Nel corso dell'attività i bambini sono stati invitati a riflettere su chi vogliono diventare e su ciò che conta davvero per loro. Le loro risposte, sorprendenti per profondità e spontaneità, diventano il cuore pulsante della mostra. Un'esperienza partecipata e autentica, che accompagna il visitatore in un viaggio tra desideri, amicizia, coraggio e speranza. Le illustrazioni di Cherubini danno forma e colore alle emozioni, trasformandole in immagini potenti, che parlano di crescita, identità e scoperta. Il tema della mostra si lega naturalmente a Next, il filo conduttore della decima edizione di Elle Active!, dedicata al futuro delle donne. 'Piccola grande me' ci invita a guardare avanti attraverso gli occhi dei bambini, per ascoltare da loro il racconto del mondo che verrà. Da sempre impegnata a sostenere le donne in ogni fase della vita sotto il concept Femminile Singolare, Saugella rinnova anche quest'anno la collaborazione con Elle Active! e Fondazione Francesca Rava, promuovendo un messaggio di crescita, ascolto e consapevolezza.

05 novembre 2025

La mostra 'Artificial Beauty' apre un varco tra bellezza e illusione

Una labirintica cava di 'marmo' leggero quanto il polistirolo, scritte evanescenti che si leggono con facilità solo tramite smartphone, furti d'identità con scasso, un braccio robotico, copertine del domani in cui le protagoniste non sono modelle, ma umanoidi levigati, algoritmi di bellezza.
Le opere di Andrea Crespi sono esposte alla
Fabbrica del Vapore fino al 25 gennaio 2026
(Ph. GoldenBackstage)
E, a conclusione del percorso, un disorientante gioco di specchi in cui si moltiplica all'infinito la scultura di Amore e Psiche, qui rivisitata in chiave futuristica. Nello spazio della 'Cattedrale' alla Fabbrica del Vapore di Milano, fino al 25 gennaio 2026 è allestita 'Artificial Beauty', la prima grande mostra istituzionale di Andrea Crespi con opere che, intrecciando passato e futuro, spaziano dalla pittura alla scultura, dalle installazioni fisiche alle elaborazioni digitali. La spettacolare esposizione immersiva del giovane e affermato digital artist invita il visitatore a riflettere sull'estetica contemporanea attraverso il dualismo tra bellezza e illusione, umano e artificiale, emozione e algoritmo. Opere inedite, site specific o esposte in precedenti occasioni, che si focalizzano sulle tensioni e le armonie tra natura e digitale e sulle implicazioni etiche del progresso. "La mia poetica vive nel contrasto - spiega Crespi-. Unisco passato e futuro, visibile e invisibile, artificiale e umano. Mi ispiro alla storia dell'arte, alla cultura pop e alle fratture della società contemporanea per creare opere che siano specchi e glitch della nostra realtà. In un mondo complesso, credo che la semplificazione sia l'unica strada possibile, ed è proprio ciò che cerco di fare attraverso la Neosintesi: rivelare l'essenziale". Il progetto espositivo, curato da Alisia Viola e Sandie Zanini, è coprodotto da Fabbrica del Vapore e Comune di Milano con il patrocinio di Regione Lombardia e ha per sponsor Cupra e Bper

04 novembre 2025

Nel 'Bacchanale' tutta la potenza immaginifica del genio di Dalí

In mostra alla Fabbrica del Vapore di Milano la scenografia teatrale dipinta da Salvador Dalí nel 1939
(Ph. GoldenBackstage)
Dallo scorso 1 novembre, la mostra 'I tre grandi di Spagna: tre visioni, un'eredità - L'arte di Dalí, Miró e Picasso', allestita negli spazi della Fabbrica del Vapore di Milano, include anche un'opera appartenente a un'importante collezione privata e mai esposta prima in Italia: si tratta del 'Bacchanale', visionaria scenografia teatrale che Salvador Dalí dipinse nel 1939 per l'omonimo balletto messo in scena dai Ballets Russes de Monte Carlo. Il massiccio capolavoro pittorico del genio catalano segna l'incontro tra arte, mito e follia creativa e s'inserisce nell'ambito del nutrito progetto espositivo, prodotto dalla società Navigare in collaborazione con il Comune di Milano, progetto che raccoglie più di 200 opere d'arte di tecnica varia realizzate dai tre grandi nomi dell'arte spagnola del Novecento. La curatela della mostra, visitabile fino al 25 gennaio 2026, è di Joan Abellò con Vittoria Mainoldi e Carlota Muiños.

03 novembre 2025

Candy celebra con una mostra i suoi 80 anni proiettati al futuro

Proseguono le celebrazioni per l'80esimo anniversario di Candy, marchio del design italiano che dal 1945 semplifica la quotidianità delle persone con soluzioni smart. Un percorso che intreccia tecnologia, design e arte, dando vita a nuovi appuntamenti pensati per raccontare un'eredità sempre proiettata al futuro.
Alla Fabbrica del Vapore fino al 9 novembre 2025
Dal 31 ottobre al 9 novembre
, la Cattedrale della Fabbrica del Vapore ospita, con ingresso gratuito, la mostra 'An archive of possible machines – 80 anni di Candy': tecnologie visionarie dall’archivio, progetto di Mattia Balsamini a cura di Andrea Tinterri, con il patrocinio del Comune di Milano. Balsamini, in occasione degli 80 anni di Candy, ha lavorato sull'archivio dell'azienda, restituendo dieci lavori fotografici che accompagnano e riattivano la storia del design italiano del Novecento. Le opere si mostrano come immagini sospese riemerse dall'archivio, spazi latenti mai realmente esplorati, possibilità che Balsamini rielabora dando forma a un immaginario pubblicitario. L'allestimento, progettato da Studio Gisto in dialogo con l'artista, si avvale di materiali originali provenienti dagli stabilimenti Candy e di alcuni tra i prodotti più iconici del marchio. In questo modo le opere innescano un confronto diretto con la storia dell'azienda: un'eredità che emerge e si palesa nello spazio della mostra. Il progetto adotta inoltre una strategia chiara e radicale: azzerare la produzione di rifiuti, dimostrando la continuità tra la produzione industriale e la dimensione immaginifica. Per l'occasione sarà esposta anche Candy Multi Wash, la prima lavatrice a tre cestelli, simbolo concreto dello sguardo al futuro. Questo nuovo capitolo segue la collaborazione con il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, che ha già aperto il racconto degli '80 anni di vivere italiano' intrecciando l’evoluzione della vita domestica con quella dell’arte contemporanea. Attraverso tre percorsi tematici – la cura della casa, l'efficientamento energetico e le nuove tecnologie – i canali social di Candy Italia raccontano in parallelo ottant’anni di vita italiana e arte. Due estratti dal film 'Vivono', realizzato da Roberto Ortu per il Centro Pecci, hanno intrecciato Candy a una narrazione sospesa tra poesia, interni domestici e visione contemporanea.
In esposizione materiali originali provenienti dagli stabilimenti dell'azienda e anche la nuova Candy Multi Wash a tre cestelli
(Ph. GoldenBackstage)

28 ottobre 2025

Ricola vicina alla natura anche con l'artistica Agenda Gardenia

Da sinistra, Manuela Busi, direttrice marketing di Ricola Italia, affiancata da Emanuela Rosa-Clot, direttrice del mensile Gardenia, e Maria Rita Stirpe, che con le sue allieve ha realizzato gli acquerelli per l'Agenda 2026, che sarà disponibile in edicola da novembre
Da sempre legata alla natura, Ricola in qualità di main partner ha deciso di supportare nuovamente il tradizionale riferimento per tutti gli appassionati di fiori, giardini e orti: l'Agenda Gardenia. La raffinata agenda settimanale, in uscita con il numero di novembre, è realizzata in carta uso mano avorio e contiene informazioni, curiosità e consigli utili per la cura del verde.
Gli acquerelli botanici di Maria Rita Stirpe impreziosiscono
l'Agenda 2026 in uscita con il numero di Gardenia di novembre
È completa di lune e di Santi, oltre a tutti i principali eventi e le mostre orticole, ed è dotata di uno spazio per prendere note utili per la cura e la crescita delle piante e le erbe. La presentazione dell'Agenda Gardenia 2026 si è tenuta questa mattina al Museo di Storia Naturale di Milano con l'incontro 'Fiori e frutti: la biodiversità illustrata' alla presenza della pittrice botanica Maria Rita Stirpe e, con lei, le sei artiste formate nella sua scuola, che hanno presentato i loro acquerelli realizzati per l'Agenda 2026 del mensile Gardenia, edito da Cairo Editore e diretto da Emanuela Rosa Clot. L'edizione 2026 è impreziosita da acquerelli che tracciano un percorso visivo tra flora e fauna, fiori, bacche, foglie, rami ed erbe spontanee che celebrano la biodiversità, a firma della collettiva di allieve di Maria Rita Stirpe, ovvero Elisabetta Aroldi, Francesca Bottazzi, Luigia Dal Puppo, Giulia Galasso, Paola Pasini e Alessandra Zoppini, pittrice botanica frusinate con un percorso artistico trentennale e molto apprezzata anche per i suoi corsi di pittura ad acquerello. Una selezione di questi acquerelli, interamente dedicati a fiori e frutti, tra cui il lampone, ingrediente del nuovissimo gusto Ricola Lampone e Melissa, dall'equilibrio fresco e fruttato tra il sapore intenso del lampone e le note aromatiche della melissa, unito alla celebre miscela di 13 erbe alpine, è oggetto di una piccola mostra nelle teche del Museo di Storia Naturale di Milano, visibile dal 28 ottobre fino al 2 novembre.

26 ottobre 2025

A Milano un percorso inedito nell'arte dei geni Dalí, Picasso e Miró

È prodotta dalla società Navigare insieme al Comune di Milano la mostra di ricerca e studio 'I tre grandi di Spagna: tre visioni, un'eredità' dedicata all'arte di Dalí, Picasso Miró.
La mostra di ricerca raccoglie 200 opere d'arte di tecnica varia dei tre
maestri ed è aperta alla Fabbrica del Vapore fino al 25 gennaio 2026
(Ph. GoldenBackstage)
In esposizione negli spazi della Fabbrica del Vapore di Milano, dal 25 ottobre al 25 gennaio 2026, oltre 200 opere d'arte di tecnica varia, tra carte, incisioni e stampe dei tre geni, suddivise in cinque sezioni e provenienti sia da importanti istituzioni museali internazionali sia da collezioni private. Si tratta di una produzione esclusiva e di grande e sofferta complessità organizzativa, un'esposizione mai realizzata prima e concepita appositamente per lo spazio milanese, che offrirà al pubblico un percorso inedito e irripetibile nel Surrealismo, inteso come corrente ma anche come mezzo d'espressione nell'inconscio e nell'identità individuale, ponendo idealmente a confronto le opere di tre geni dell'arte spagnola del Novecento il cui dialogo costante e le personali traiettorie artistiche hanno aperto nuove strade all'arte contemporanea. Di Pablo Picasso si possono ammirare, tra le varie opere che raccontano la sua ricerca instancabile e arte rivoluzionaria, i bozzetti preparatori e gli scatti di Dora Maar per il capolavoro Guernica del 1937. A completare la mostra, a partire dall'1 novembre sarà esposta anche la scenografica e visionaria opera 'Bacchanale', realizzata da Salvador Dalì nel 1939, andata perduta, ritrovata e mai mostrata prima in Italia. Il progetto espositivo è curato da Joan Abellò con Vittoria Mainoldi e Carlota Muiños.

25 ottobre 2025

Gli 80 anni di storia di Confcommercio raccontati con una mostra

Sabato 25 e domenica 26 ottobre, nell'ambito delle iniziative per la celebrazione degli 80 anni di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, a Palazzo Bovara in corso Venezia 51, una mostra dedicata alla storia di Confcommercio e delle imprese sul territorio sarà visitabile gratuitamente dal pubblico (previa registrazione sulla piattaforma Eventbrite).
Visite gratuite aperte al pubblico a Palazzo Bovara il 25 e 26 ottobre
(Ph. GoldenBackstage) 
Il 29 aprile 1945 veniva fondata la Confcommercio nazionale, il 22 settembre 1945 si firmava l'atto costitutivo a Milano, con la rinascita dell'Unione Commercianti oggi conosciuta come Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. Dalla ricostruzione economica e sociale del dopoguerra, alla terziarizzazione dell'economia con l'avvento dei servizi, dalla crisi politica e sociale degli anni Novanta a quella economica e pandemica degli anni Duemila, dalle trasformazioni urbane ai grandi eventi nazionali, le 130 immagini in mostra a Palazzo Bovara raccontano di 80 anni di storia al servizio delle imprese che scorrono accanto e attraverso la storia di Milano, di evoluzione e innovazione, di responsabilità e dialogo. Uno 'sguardo dalla vetrina' fondamentale per 'Ricordare il futuro'. Cartoline con le riproduzioni di alcune foto storiche di Milano, con citazioni dei presidenti della Confcommercio milanese nella storia, verranno donate ai visitatori della mostra.
L'aquila di Calimala, simbolo di Confcommercio
(Ph. GoldenBackstage)
Sarà diffuso un video con testimonianze d’imprenditori (e video a supporto di passaggi del percorso della mostra). Nella mostra viene anche riprodotto uno 'studio del presidente' con diversi oggetti esposti: la scrivania storica del presidente con alcuni libri (verbali di consigli direttivi scritti a mano e una pubblicazione relativa all’inaugurazione del Capac Politecnico del Commercio e del Turismo); l'aquila di Calimala, simbolo di Confcommercio, logo che si rifà alla corporazione fiorentina del 1150; la storica bandiera di Confcommercio (con aquila) e un disegno preparatorio; articoli stampa del 'Il commercio Lombardo': un articolo dedicato alla cerimonia della posa della prima pietra a Palazzo Besana il 7 novembre 1954 e un articolo dedicato all'inaugurazione del Capac nel 1966 alla presenza del presidente del Consiglio Aldo Moro; l'invito alla manifestazione del Cinquantennale con il programma delle attività (e un invito scritto dall'allora presidente Edoardo Origlia); una lettera del 7 luglio 1945 dove l'avvocato Pirola, incaricato dai Commissari ministeriali liquidatori per le vendita di Palazzo Besana, contatta il primo presidente Luigi Rossi per stipulare un contratto d’affitto relativamente ai locali occupati dalla Confcommercio.

16 ottobre 2025

Cultura e sport nel programma di Triennale per i Giochi Olimpici

Per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, che l'Italia ospiterà rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026, Triennale Milano presenterà diverse attività e progetti culturali dedicati al mondo dello sport e ai valori olimpici.
Uno scatto della mostra 'White Out. The future of winter sport'
Suit designer Matt Millette, photo Nate Atthay, courtesy Akwasi Frimpong
Il rapporto tra cultura e sport emergerà da mostre, progetti ed eventi del public program. Inoltre, Triennale Milano ospiterà Casa Italia, headquarter delle Olimpiadi invernali e cuore delle attività mediatiche delle attività olimpiche. Durante le giornate delle Olimpiadi, Triennale Milano proporrà un'offerta culturale che racconterà i valori dello sport attraverso la mostra 'White Out. The future of winter sport', il nuovo percorso del Museo del Design Italiano e uno speciale public program. L'esposizione indaga il rapporto tra sport invernali e mondo del progetto con un particolare riferimento alle sfide future poste dai cambiamenti climatici in atto e dalle innovazioni dei progressi tecnologici. L'espressione 'white out' del titolo si riferisce a un effetto ottico che si genera in alta quota provocando una condizione di scarsa visibilità causata dalla fusione tra il cielo bianco e il paesaggio innevato. Dal 4 febbraio 2026, dopo l'Esposizione Internazionale del 2025, tornerà il Museo del Design Italiano, diretto e curato da Marco Sammicheli, con un percorso tra le opere della collezione permanente di Triennale, dando spazio anche alle acquisizioni più recenti. Il Museo presenterà gli oggetti più significativi della collezione, progettati e prodotti tra gli anni Trenta e il Duemila, mettendoli in dialogo con la storia di Triennale e aprendo nuove e inedite prospettive sulla storia del design italiano.

08 ottobre 2025

'Art from inside', a Palazzo Reale gli strati nascosti di otto dipinti

La mostra è ideata da Fondazione Bracco, leader nell'imaging diagnostico
Che cosa cela un'opera d'arte? Lo si scopre con la mostra multimediale 'Art from inside. Capolavori svelati tra arte e scienza', aperta gratuitamente al pubblico da domani al 6 gennaio 2026 a Palazzo Reale Milano. Otto capolavori artistici, realizzati tra Quattrocento e Settecento, sono stati analizzati con tecniche diagnostiche non invasive (raggi X, infrarossi, ultravioletti, imaging iperspettrale) da un team di esperti (la consulenza scientifica è stata affidata a Isabella Castiglioni e Stefano Zuffi) con il coordinamento di Fondazione Bracco, che ha anche ideato questo progetto culturale con la collaborazione di Palazzo Reale e 24 Ore Cultura. Mostrando dettagli nascosti, materiali e ripensamenti creativi, il percorso espositivo offre al pubblico uno sguardo inedito su alcune delle opere più rappresentative della storia dell'arte, realizzate da Beato Angelico, Piero della Francesca, Piero del Pollaiolo, Giovanni Antonio Boltraffio, Caravaggio, Giovanna Garzoni, e anche su un violino settecentesco di Lorenzo Storioni. Commenta Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco a proposito del progetto che coniuga arte, ricerca e divulgazione: "Con questa mostra a Palazzo Reale sottolineiamo egregiamente il valore delle tecniche di imaging diagnostico, di cui siamo leader nel mondo, per valorizzare il nostro straordinario patrimonio culturale. Il visitatore verificherà concretamente che le tecnologie per la cura del corpo umano sono anche preziosi strumenti per prendersi cura delle opere d'arte, del loro restauro e della loro conservazione". 

Il fascino dell'occulto a Palazzo Morando con Fondazione Trussardi

Propone un perturbante intreccio di storia, arte, ignoto, misticismo e scienza la mostra 'Fata Morgana: memorie dall'invisibile', che aprirà gratuitamente al pubblico da domani al 30 novembre 2025, negli spazi milanesi di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine.
La mostra 'Fata Morgana' si può visitare da domani al 30 novembre 2025
Da sx, Massimiliano Gioni, curatore, Beatrice Trussardi, presidente della Fondazione
Nicola Trussardi, e Gianfranco Maraniello, direttore di Palazzo Morando
(Ph. GoldenBackstage)
Ideata e prodotta da Fondazione Nicola Trussardi con la curatela di Massimiliano Gioni, Daniel Birnbaum e Marta Papini, la mostra è pensata appositamente per questa prestigiosa location meneghina, sede museale dedicata alla storia della città di Milano e che fu residenza della contessa Lydia Caprara Morando Attendolo Bolognini, nobildonna che, tra Ottocento e Novecento, raccolse una vasta biblioteca su temi occultistici, spiritici e alchemici, oggi custoditi all'Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana. La mostra è un viaggio attraverso visioni, estasi, apparizioni e immaginari alternativi per esplorare il rapporto tra arte, occulto e dimensioni interiori. Con dipinti, fotografie, documenti, disegni e oggetti rituali, presenta le opere di medium, mistiche e mistici, visionarie e visionari, artiste e artisti che hanno aperto varchi tra il visibile e l’invisibile. Il proposito non è quello di confermare l'esistenza del soprannaturale, ma di raccontare come, in diversi momenti storici, pratiche eccentriche abbiano scardinato convenzioni artistiche e sociali, mettendo in discussione autorità scientifiche e limiti del pensiero razionale. In un'epoca segnata da nuove forme di nevrosi, disinformazione e fascinazione per il mistero, la mostra riflette anche sulle relazioni pericolose tra tecnologia, spiritualità e potere. "Con Fata Morgana la Fondazione Nicola Trussardi rinnova la propria vocazione a esplorare territori artistici inattesi e a dare spazio a narrazioni alternative, portando l'arte contemporanea oltre i confini tradizionali - dichiara Beatrice Trussardi, presidente della Fondazione –. Oggi ci confrontiamo con il potere perturbante dell'invisibile: in un'epoca attraversata da nuove forme di spiritualità e di ricerca interiore, abbiamo scelto di indagare come ciò che sfugge alla vista continui a segnare profondamente la storia dell'arte e a interrogare il presente".

06 ottobre 2025

In Triennale l'ippopotamo, la quarta opera di Jacopo Allegrucci

Da questa mattina l'ippopotamo, nuova scultura monumentale di Jacopo Allegrucci, accoglie i visitatori davanti all'ingresso di Triennale Milano dove sarà visibile fino al prossimo 9 novembre, ultimo giorno di apertura della 24a Esposizione Internazionale Inequalities. Parte della serie 'La fragilità del futuro', composta da quattro animali in cartapesta, l’ippopotamo è la quarta e ultima opera a essere presentata dopo la balenottera azzurra, l'elefante della Namibia e la giraffa di Rothschield, sculture esposte nel corso di questi ultimi mesi nell'ambito di Inequalities. L'ippopotamo prende il posto della giraffa, che raggiungerà l'elefante nel Giardino di Triennale e dove alla fine dell'Esposizione saranno visibili tutti gli animali, a eccezione della balenottera, data alla fiamme a luglio con un atto vandalico. La serie di animali realizzati da Allegrucci appositamente per 'Inequalities' esprime una riflessione urgente e profonda sulla fragilità della nostra realtà ecologica e sulle disuguaglianze che segnano la nostra relazione con il mondo naturale. Le opere di Allegrucci, che traggono spunto dal processo di deperimento dei materiali, rappresentano un potente simbolo delle fratture ambientali e sociali che minacciano l'equilibrio della Terra. L'artista di Viareggio, riproducendo alcune specie animali a rischio di estinzione, crea un parallelismo con la condizione fragile e temporanea della materia che le costituisce. La cartapesta, materiale riciclabile per eccellenza, diventa così simbolo di vulnerabilità e deperimento destinato a subire i segni del tempo, soprattutto quando esposto direttamente agli agenti atmosferici.

05 ottobre 2025

Arte e scienza s'intrecciano nelle geniali opere di Escher al Mudec

Fino all'8 febbraio 2026, al Mudec Milano si può vedere la mostra 'M.C. Escher. Tra arte e scienza', progetto che riporta a Milano, dopo un decennio, uno degli artisti più affascinanti del Novecento, il grande incisore Maurits Cornelis Escher (Olanda, 1898-1972), famoso per le sue 'costruzioni impossibili'.
La mostra è prodotta da 24 Ore Cultura
Il suo linguaggio visivo è unico perché fa incontrare arte e matematica, quest'ultima intesa non come astratti ragionamenti, ma rappresentata tramite un minuzioso lavoro di schemi geometrici. Suddivisa in otto sezioni, con 90 opere tra incisioni, acquerelli, xilografie e litografie l'esposizione al Mudec indaga, inoltre, l'influsso dell’arte architettonica islamica – l'uso delle simmetrie, la ripetizione modulare e la visione astratta dello spazio - nella costruzione dell'universo grafico che caratterizza lo stile distintivo dell'artista. Il percorso espositivo si sofferma, infine, sulla sua vasta produzione commerciale applicata al design grafico: nella sua vita professionale l'artista realizzò non solo stampe artistiche in fogli sciolti, ma anche illustrazioni, copertine di libri e riviste, ex libris, biglietti d'auguri, motivi decorativi per carta da regalo, tessuti, banconote. Alle sezioni tematiche si affiancano lungo il percorso di mostra le installazioni multimediali, a cura dello studio di progettazione Maurits, che spiegano  in modo immediato e ludico i concetti di tassellazione  e infinito. A chiusura della mostra, si può entrare in una camera immersiva dall'effetto caleidoscopico all'interno di una stanza a specchio, dove vengono proiettate animazioni in alta definizione sulle tassellazioni iperboliche di Escher, creando un ambiente visivamente coinvolgente. Prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore e promossa da Comune di Milano-Cultura con il supporto di Turisanda1924 (brand di Alpitour World) e con il patrocinio dell'Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia, l'esposizione è in collaborazione con il Kunstmuseum Den Haag ed è resa possibile grazie a Fondazione M.C. Escher. La mostra rientra nell'ambito dell'Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. 
Divisa in otto sezioni, la mostra ospita 90 opere del geniale incisore olandese e una sala immersiva
(Ph. GoldenBackstage)

03 ottobre 2025

A Cuneo una mostra dedicata al personaggio di Pippi Calzelunghe

In occasione del suo 80esimo anniversario, l'amato personaggio di Pippi Calzelunghe è al centro della mostra 'Astrid Lindgren e la forza dei bambini: 80 anni di Pippi Calzelunghe', inaugurata oggi presso lo Spazio Innov@zione a Cuneo e visitabile fino al 26 aprile 2026. L'esposizione, a ingresso gratuito, è un tributo alla creatività della scrittrice svedese Astrid Lindgren e ai valori intramontabili che l'hanno resa una delle autrici più amate e tradotte al mondo.
L'iniziativa è pensata per avvicinare bambini e adulti all'universo della
celebre bambina creata 80 anni fa dalla scrittrice svedese Astrid Lindgren 
L'iniziativa, promossa da Crc Innova – ente strumentale di Fondazione Crc – e ideata e curata dall'associazione culturale Cuadri Ets, è un progetto espositivo unico nel suo genere: costruito appositamente per lo Spazio Innov@zione, e pensato per non essere replicato in altri contesti, si avvale di un allestimento personalizzato e originale. Il percorso, diviso in tre sale, proietta il visitatore direttamente nel mondo di Pippi, con riproduzioni a grandezza naturale della facciata di Villa Villacolle e dei personaggi in 3D: Pippi, il cavallo e la scimmietta. La mostra è stata realizzata in stretta collaborazione con The Astrid Lindgren Company di Stoccolma e si avvale della consulenza scientifica di Samanta K. Milton Knowles. L'iniziativa è pensata per offrire un'esperienza coinvolgente e interattiva, capace di mettere i bambini al centro del percorso espositivo e far riscoprire agli adulti la meraviglia dell'infanzia. Particolare attenzione è stata dedicata all'accessibilità, per rendere la mostra fruibile anche alle persone con disabilità visiva. Il progetto espositivo ha visto anche la collaborazione di: Ambasciata di Svezia a Roma, Adriano Salani Editore, DeA Planeta e Paper Play. La mostra è realizzata con il contributo di Fondazione CRC e il sostegno di: Generali Assicurazione Agenzia Generali di Cuneo, A.C.D.A., Bottero e Tesi Square. La mostra ha il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Comune di Cuneo e del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Torino.

02 ottobre 2025

Tra i protagonisti di Identitalia a Mestre c'è l'iconico brand Giotto

Giotto, storico brand di Fila, Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, è tra le eccellenze raccontate da 'Identitalia, The Iconic Italian Brands', la mostra giunta alla sua seconda edizione dopo il debutto dello scorso anno a Roma, presso Palazzo Piacentini.
Il marchio di Fila è presente con manifesti e confezioni
Promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dall'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, in collaborazione con Unioncamere e Associazione Marchi Storici d'Italia, l'esposizione fino al 15 febbraio 2026 è allestita al Museo del '900 di Mestre. Curata dai professori Carlo Martino e Francesco Zurlo, docenti all'Università La Sapienza di Roma e al Politecnico di Milano, l'esposizione raccoglie oltre 100 marchi storici che hanno plasmato la cultura visiva e materiale del Paese. Attraverso logotipi, immagini pubblicitarie, packaging e prodotti, il percorso espositivo segue il filo della giornata, dal risveglio alla notte, restituendo al visitatore un mosaico narrativo dell'identità italiana, segnato da creatività, innovazione e capacità imprenditoriale. Presente in mostra con alcuni dei suoi manifesti pubblicitari storici e confezioni iconiche, tra cui l'illustrazione del giovane Giotto da Bondone osservato da Cimabue mentre disegna una pecora su una lastra di pietra – immagine registrata da Fila come brevetto nel 1933 e diventata simbolo del marchio – Giotto accompagna il pubblico nella gestualità creativa che, dalla scuola al tempo libero, scandisce il percorso educativo. Nato insieme all'azienda come linea di matite colorate, il marchio si è nel tempo ampliato fino a comprendere un'ampia gamma di strumenti per l'espressione artistica.

Alce Nero a Identitalia per raccontare valori, visione e impegno

Alce Nero, brand di riferimento nel panorama dell'agricoltura biologica italiana, è protagonista della mostra 'Identitalia. The Iconic Italian Brands' con un pannello espositivo dedicato alla propria storia, visione e impegno.
Immersiva e multimediale, la mostra è ospitata al Museo M9 di Mestre
Ospitata all'M9 – Museo del '900 di Mestre, sarà visitabile fino al 15 febbraio 2026, con ingresso libero. La mostra, curata da Carlo Martino e Francesco Zurlo, docenti di Design all'Università La Sapienza di Roma e al Politecnico di Milano, è promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e dall'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Uibm), in collaborazione con Associazione Marchi Storici, Unioncamere e la Fondazione M9. Nasce come prosecuzione e ampliamento dell’iniziativa lanciata nel 2024 a Roma, presso Palazzo Piacentini, in occasione dei 140 anni dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi: una prima edizione che ha valorizzato il ruolo dei marchi nello sviluppo e nella crescita delle imprese italiane. Per Alce Nero, partecipare a Identitalia. The Iconic Italian Brands significa condividere una visione del made in Italy che unisce cultura d'impresa, responsabilità ambientale e attenzione al benessere collettivo. Grazie al grande successo della mostra romana, che ha attirato oltre 20mila visitatori, sono state numerose le manifestazioni d'interesse da parte di fondazioni e associazioni italiane desiderose di ospitarla. La disponibilità offerta dalla Fondazione M9 –Museo del '900 di Mestre ha permesso di proseguire questo racconto, rendendolo accessibile a un nuovo pubblico con un allestimento immersivo e multimediale che mette in luce il valore dei marchi come parte dell'identità culturale ed economica del Paese. Il percorso espositivo è caratterizzato da touch point visuali, come logotipi, immagini pubblicitarie, packaging e prodotti e conduce il visitatore attraverso una routine quotidiana, dal risveglio alla notte, trasformandosi in un viaggio simbolico nella vita di tutti noi, scandito dalle azioni della giornata e dall’incontro con i brand che la accompagnano. La mostra è accompagnata da un ricco programma di eventi con una particolare attenzione rivolta ai percorsi di formazione e divulgazione sui processi di costruzione del brand e dell’identità visiva, iniziativa che rientra nel Progetto iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, finanziato dal PNRR. Per Alce Nero è un’occasione per condividere un racconto collettivo fatto di valori, passione, territorio e futuro, un percorso che unisce le storie dei grandi marchi italiani per restituire al pubblico il senso profondo dell’identità nazionale, anche attraverso la lente della quotidianità, oltre che dell’alimentazione consapevole, della sostenibilità e della cura della Terra.