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19 giugno 2017

Le suggestioni fashion degli studenti Ied sfilano al Pirellone

Domani sera l'Istituto Europeo di Design sarà protagonista di Milano Moda Uomo 2017 con 'La Forma (In)Finita, Défilé Ied 2017', sfilata patrocinata da Regione Lombardia.
Creazioni moda ispirate a Milano, Gio Ponti e gli anni Cinquanta
Gli elementi che richiamano l'idea di un design innovativo, sperimentale, in grado di ripensare i rapporti con il passato sono Milano, Gio Ponti e gli anni Cinquanta: a partire da questi concetti la Scuola di Moda di Ied Milano presenta la sfilata dei suoi migliori studenti del terzo anno del corso di Fashion Design. Dodici collezioni, un unico, profondo legame con il design italiano. Alla base di questo legame Gio Ponti e la sua teoria della 'forma finita'. In uno spazio progettato dal grande architetto, il belvedere Enzo Jannacci di Palazzo Pirelli, si creerà la cornice ideale per ripensare alla 'forma' odierna, (in)finita, come la varietà di opzioni stilistiche che caratterizza il lavoro degli studenti Ied e come lo spazio sconfinato che si osserva dalle pareti di vetro dello storico grattacielo di Milano. Protagonisti del défilé i progetti migliori, quelli che si sono distinti per ricercatezza estetica, elaborazione del concept, innovazione di forme e materiali. A dare il benvenuto l'assessore regionale allo Sviluppo Economico Mauro Parolini. Verranno inoltre assegnati due premi ai migliori designer: uno Special Award in onore della scomparsa Franca Sozzani, che è stata direttore di Vogue Italia e, per oltre dieci anni, ha ricoperto il ruolo di direttore scientifico della Scuola di Moda di Ied Milano, e il Pitti Tutorship Reward, istituito da Pitti Immagine. Hairstyling e make up saranno a cura di Les Garçons de la Rue.

25 ottobre 2016

Dieci abiti all'asta per charity con Philips PerfectCare

Saranno messi all'asta dal 28 novembre al 2 dicembre prossimi, su eBay, i dieci abiti della Philips PerfectCare Fashion Collection, collezione esclusiva sviluppata da Philips Italia insieme a Sartoria San Vittore e Istituto Secoli. Nello specifico, le differenti creazioni, accomunate dal tema del cerchio, si devono a dieci studentesse di fashion design della rinomata scuola di moda milanese (Alice Ortu, Beatrice Sut, Daniela Melzi, Elena Pasquali, Emma Gregis, Federica De Santis, Federica Zaletti, Irene Incontri, Paola Gregori, Rebecca Turturiello) e sono state realizzate da Sartoria San Vittore, il brand di Cooperativa Alice che si occupa della formazione professionale e dell'inserimento nel mondo del lavoro di detenute ed ex detenute. La collezione prende il nome dalla gamma di ferri generatori di vapore Philips PerfectCare (nella foto, a destra, uno dei nuovi prodotti della linea) che permette di stirare con un'unica impostazione di temperatura, adatta per qualsiasi tessuto stirabile. Il ricavato della vendita degli abiti tramite l'asta sarà devoluto alla Cooperativa Alice.

18 luglio 2016

Degree Show, in mostra le creazioni di Istituto Marangoni


E' aperto fino a martedì 19 luglio il Degree Show di Istituto Marangoni, evento che celebra i migliori progetti creati dagli studenti dei corsi di Interior Design, Product Design, Visual Design e Fashion Design, durante l’anno accademico 2015/16. In mostra, il risultato del lavoro di collaborazione di Istituto Marangoni con aziende di prestigio del made in Italy attraverso la metodologia 'training on the job', caposaldo dell’imprinting formativo fornito agli studenti. Il Degree Show è anche la vetrina dei progetti esposti nello stand di Istituto Marangoni firmato da Cappellini per l'edizione 2016 del Salone del Mobile di Milano. Tra i lavori più originali i nuovi lavabo del catalogo di Ceramica Flaminia, brand italiano leader nell’arredo bagno, disegnati dagli studenti del Master in Italian Product Design con la supervisione dell'art director della scuola Giulio Cappellini.
Si potranno scoprire poi i progetti di texture ideati dagli studenti del corso di Visual & Multimedia Design per l'iconica lampada Tube, disegnata da Alessandro Mendini per Slamp. Esposta inoltre Pagh, firmata per Cappellini da Matteo Agati, vincitore con questo progetto del concorso internazionale di design 'Sit Down!'. Sempre a firma di Agati, è esposto il progetto Hyper-Ethereal, vincitore del contest Rado Star Prize Italia 2016. In mostra i portfolio realizzati dai migliori studenti del corso in Fashion Design per l’anno accademico 2015/16: autori, gli alunni Clarissa Castrovilli, Federica Folino e Yihuran Ran. Presenti anche i progetti di Francesca Salmeri, Kamron Vaziri e Kseniia Kurzanova, studenti del terzo anno del corso di Interior Design, chiamati a interpretare l’identità di alcuni fashion brand non ancora presenti sul mercato internazionale con una propria home collection.
The 2016 Degree Show, Istituto Marangoni Milano, via Cerva 24, oggi e domani dalle 9 alle19

18 settembre 2014

Full Spot, quando la cartina geografica è piena di punti

È nata nel 2010 a Vigonza (Padova) e in meno di cinque anni ha raggiunto il successo solo con la forza del passaparola. Parliamo di Full Spot, azienda di fashion design creata da Emanuele Magenta insieme ad altri due soci. Tratto distintivo del marchio, come spiega a Golden Backstage lo stesso Magenta, che è anche designer dei prodotti e responsabile degli allestimenti degli store, è “la creazione di accessori ‘made in Italy’, in termini di design e qualità, con gli stessi costi dei prodotti cinesi”.
Emanuele Magenta, titolare e designer di Full Spot
(foto: Golden Backstage)
Il segreto del fenomeno Full Spot? La possibilità di comporre gli accessori a piacimento. È il caso delle vivaci borse in gomma O bag, in arrivo la prossima stagione in quattro nuove tonalità autunnali, o degli occhiali Full Spot Sunglasses, lanciati la scorsa primavera e disponibili anche nei mesi freddi nella versione total gold. Pronti al debutto anche la O bag basket - rivisitazione della borsa a secchiello - con pochette interna in canvas, pelliccia ed ecopelliccia e due possibili colori per la tracolla, e quattro nuove casse Numbers degli orologi O clock, che sono arrivati a contare 1.300 combinazioni possibili tra colori di cinturino e cassa. Insomma, oggetti a prezzi contenuti e divertenti da personalizzare prodotti dall’italianissima Full Spot. Il nome del brand? Giriamo la domanda a Magenta: “È un riferimento ai puntini delle cartine geografiche che rappresentano la localizzazione delle aziende. L’obiettivo è una mappa piena di punti del nostro brand nel mondo”. L’espansione su scala globale è già in atto: sono 54 i negozi monomarca nel mondo, che diventeranno 60 entro fine anno. “Abbiamo aperto a Cannes e Saint Tropez. A breve apriremo a Varsavia, Londra e un secondo negozio a Tokyo. In Corea siamo presenti con tre negozi”. Un brand che pensa a fare anche del bene: sostiene infatti la buona causa ‘Pink is Good’ contro il tumore al seno donando alla Fondazione Umberto Veronesi il ricavato del flower bracelet di colore rosa, in vendita per tutto il mese di ottobre nei negozi aderenti al prezzo di 8 (la versione slim) e 12 euro (la big).