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Il celebre designer con la sua creazione che unisce l'eleganza del design alla purezza del gin |
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11 aprile 2025
Piero Lissoni firma una bottiglia in edizione limitata per Ginarte
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09 aprile 2025
In tre Club Virgin Active di Milano gli animali pop di Cracking Art
Rane fluo in sala pesi, lumache oversize a bordo piscina, orsi e conigli a grandezza extralarge che accolgono i soci alla reception: oltre 90 animali hanno invaso i Club Virgin Active di Milano in occasione della Milano Design Week 2025.
Un'invasione pop e colorata, firmata Cracking Art, collettivo artistico internazionale pioniere nell'uso della plastica rigenerata come linguaggio di rottura. L'operazione coinvolge tre Club Virgin Active milanesi – Milano Cavour, Milano Piazzale Lodi e Milano Bocconi – che diventano luoghi espositivi vivi, aperti all'interazione, all'immaginazione e al movimento. Il progetto nasce da una profonda affinità: entrambe le realtà parlano a community attive, legate al movimento fisico, culturale e sociale. Se Virgin Active promuove da sempre uno stile di vita attivo e inclusivo, Cracking Art ha fatto proprio del movimento una filosofia artistica: le sue opere sono pensate per essere toccate, spostate e vissute. Il pubblico non è solo spettatore, ma parte dell’opera stessa. Le opere esposte – tra cui gatti, cani, orsi, conigli, lumache, pinguini, suricati e rane – sono realizzate in plastica rigenerata attraverso un processo industriale innovativo che minimizza sprechi e impatto ambientale. I colori accesi e le forme sovradimensionate, tratto distintivo di Cracking Art, si fondono con l'architettura contemporanea dei Club, creando un dialogo visivo tra design, benessere e sostenibilità. "Abbiamo scelto il brand Virgin Active perché i suoi Club non sono semplici palestre, ma luoghi di aggregazione, movimento e consapevolezza – racconta Kikko, co-founder di Cracking Art - Per la prima volta portiamo le nostre opere nel tempio dell'allenamento, stimolando un nuovo tipo di relazione tra arte e persone".
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Le opere sono esposte in occasione della Milano Design Week 2025 |
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23 marzo 2025
'La Pop Art animata di Bruno Bozzetto' in mostra a Milano
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Fino al 30 novembre al Mic - Museo Interattivo del Cinema (Cineteca Milano) |
02 marzo 2025
Il nuovo progetto di Vanity Fair e Netflix per la serie 'Il Gattopardo'
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La cover del magazine dedicata alla serie tv |
18 febbraio 2025
Con iLMeteo il viaggio in metropolitana è un'esperienza culturale
'L'arte incontra il meteo': questo il claim della nuova campagna de iLMeteo.it, il primo sito italiano di previsioni meteorologiche con 6 milioni di utenti medi giornalieri e una media mensile di 30 milioni di utenti unici, in collaborazione con Media Italia. Le linee metropolitane M4 e M5 di Milano si trasformano così in gallerie d'arte in movimento, dove 20 riproduzioni di quadri di 28 artisti internazionali celebrano il meteo in tutte le sue forme: sole, pioggia, neve, vento e nebbia diventano protagonisti di un viaggio artistico e sensoriale. Gli otto vagoni coinvolti offrono un'esperienza immersiva grazie a un mix di arte e design: oltre ai dipinti, infatti, le pareti e i pavimenti delle carrozze sono decorati con grafiche geometriche dai colori vivaci, ispirate all’arte moderna. Un vero e proprio museo su rotaie, che ogni giorno accompagna oltre 300mila viaggiatori e regala loro una nuova prospettiva sul meteo. Le due linee metropolitane ospitano le riproduzioni di opere realizzate da 28 artisti internazionali, tra cui Boyan Dimitrov, Hamim Fadillah, Embasy, Indigoline, Nishan Design, Agartha e molti altri. La selezione e il concept creativo della campagna sono stati curati per iLMeteo dalla direzione creativa di Marco Salotti e dall'art designer e illustratrice Silvia Vizzotto. Con questa iniziativa, iLMeteo conferma l'impegno nel comunicare in modo innovativo e coinvolgente, trasformando un momento di quotidianità in un'esperienza culturale.
27 gennaio 2025
Per il suo cinquantenario Resstende si regala un'opera d'arte visiva
Resstende, azienda leader nel settore delle schermature solari e del design tecnico, segna i suoi 50 anni con un progetto che unisce arte, comunicazione e storytelling visivo: un trittico illustrato, realizzato da Stefano Marra, che rappresenta il cuore e l’identità dell’azienda. Un'opera visiva che intreccia la creatività artistica con l'identità di marca, trasformando l'anniversario in un’esperienza di comunicazione coinvolgente. Noto per la sua capacità di tradurre concetti complessi in immagini di forte impatto emotivo, Marra ha realizzato un trittico che celebra l'innovazione, il legame con il territorio e il ruolo delle persone nella crescita dell'azienda di Arcore (MB). Ogni elemento visivo è pensato per comunicare i valori del brand: dalla sostenibilità alla spinta verso il futuro, senza dimenticare l'attenzione al design e alla funzionalità. "Con questo progetto – spiega l'artista – ho voluto raccontare non solo la storia di un'azienda, ma l'anima che la guida. Resstende non è semplicemente un marchio: è una comunità che vive e lavora in simbiosi con l'ambiente, spingendosi sempre oltre i limiti. Il trittico è un racconto visivo di questo equilibrio tra tradizione e innovazione, tra persone e prodotto". L'opera, che si propone quale manifesto visivo dei primi 50 anni, integra elementi simbolici che riflettono la mission dell'azienda, come fiori vivaci, a rappresentare il rispetto per l'ambiente e il focus sulla sostenibilità, e figure umane che incarnano l'impegno delle persone dietro al brand. Protagonisti del trittico il ceo Fabio Gasparini e le nuove generazioni Riccardo e Carlotta Gasparini, a rappresentare un'azienda che guarda al futuro senza perdere il contatto con le sue radici. L'opera verrà utilizzata su tutte le piattaforme fisiche e digitali dell'azienda, sarà oggetto della campagna pubblicitaria del 2025 sui media di settore e generalisti, arricchendo i canali social, il sito web e i materiali di comunicazione cartacei, oltre a rappresentare Resstende in contesti istituzionali e fieristici.
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19 dicembre 2024
Opere d'arte retroilluminate incantano alla galleria Quadruslight
Nel cuore pulsante del distretto artistico milanese, in via Angelo della Pergola 11, si può visitare Quadruslight, la prima galleria al mondo dedicata esclusivamente a opere d'arte retroilluminate. Un progetto pionieristico che intreccia arte, innovazione tecnologica, design e luce, offrendo un approccio completamente inedito alla fruizione artistica. Ogni opera è un viaggio sensoriale e concettuale, in cui l'artista sperimenta un mezzo capace di amplificare la sua espressione. Pittura, fotografia, arte digitale e installazioni si cobinano con la luce per trasformare la percezione visiva e instaurare un rapporto dinamico con lo spettatore. Ogni creazione, rigorosamente site-specific, è studiata per integrarsi con l'ambiente e per offrire un doppio livello di lettura: tradizionale con la luce spenta e sorprendentemente immersiva con la luce accesa. In pratica, la retroilluminazione si trasforma in un medium e in una nuova grammatica artistica che permette di reinterpretare lo spazio espositivo e l'opera stessa, avviando un dialogo continuo tra l’arte e chi la osserva, reso ancora più coinvolgente dalla possibilità di modulare l'intensità luminosa tramite dispositivi con dimmer, per un'esperienza unica e personalizzata. Tra i protagonisti di questa avventura figurano artisti come Francesco Allegretti, Avvassena, Alessandro Baffigi, Luca Ballestra, Alessandro Busci, Sara Forte, Matteo Mandelli, Max Papeschi e Paolo Treni. Ogni artista si misura con le potenzialità della retroilluminazione, trasformando il proprio linguaggio artistico in qualcosa di sorprendentemente attuale.
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09 dicembre 2024
'SalvArti', l'arte confiscata alla criminalità e resa alla collettività
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Alcune delle opere d'arte esposte a Palazzo Reale Milano |
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25 novembre 2024
Rari bozzetti di Dudovich al Mic - Museo Interattivo del Cinema
Si può vedere fino al 9 marzo 2025 al Mic - Museo Interattivo del Cinema di Milano la mostra 'Marcello Dudovich. Unfinished. Cinema 1915-1933', prodotta e realizzata da Cineteca Milano con la curatela di Matteo Pavesi (nella foto, in alto) e Roberto Della Torre.
Un originale progetto espositivo pittorico (e interattivo) che porta in scena, negli spazi del museo, 26 opere tra manifesti, disegni e rari bozzetti della cartellonistica del cinema degli anni Venti, realizzati dal grande artista Dudovich (1878-1962), tra i più importanti cartellonisti e pubblicitari italiani del Novecento. Dei lavori esposti e restaurati da Elisa Albano della Scuola di Restauro dell'Accademia di Brera, nove sono attribuibili a Dudovich, tre ad Alfredo Ortelli, due a Giovanni Vianello, uno a Tito Corbella, Filippo Omegna ed Enrico Sacchetti, mentre i rimanenti non hanno alcun segno distintivo che li possa ricondurre a un autore specifico. Ai bozzetti si aggiungono anche due manifesti di Dudovich, prestati dalla Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, San Lazzaro di Savena (nel Bolognese), per i film muti Piccola ombra di Bianca Virginia Camagni e Ugo Falena (1916) e Severo Torelli di Louis Feuillade (1914), e un manifesto proveniente dalla Direzione Regionale Musei Veneto - Museo Collezione Salce Treviso, per il film 'L'uomo che voglio' di Sam Wood (1933). I preziosi bozzetti dei manifesti provengono dalla raccolta non filmica di Cineteca Milano e, proprio per la loro natura 'non finita', stabiliscono una relazione con l'incompleto e il mancante dei film muti. Il catalogo della mostra è un progetto grafico di BookTime/Tempo Libro curato da Matteo Pavesi. All'iniziativa il Mic - Museo Interattivo del Cinema dedica anche un programma speciale incentrato sulla stagione d'oro del cinema muto, con 16 film con accompagnamento musicale: si tratta di pellicole, realizzate tra il 1919 e il 1929, in cui figurano anche registi del calibro di Charlie Chaplin, Sergej Ėjzenštejn, David W.Griffith, Fritz Lang, Alfred Hitchcock e Friedrich Wilhem Murnau.
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A corredo della mostra è proposta una rassegna di 16 film degli anni d'oro del cinema muto |
'Proserpina e le altre', un documentario sulla violenza di genere
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, oggi, in seconda serata su La 7, andrà in onda 'Proserpina e le altre', documentario prodotto da GA&A Productions con il patrocinio di Fondazione Marisa Bellisario, scritto da Mariangela Barbanente con la collaborazione di Consuelo Lollobrigida e diretto dalla stessa Barbanente e Francesco Masi.
Nel tempo la storia dell'arte e della letteratura, il cinema e la televisione hanno riprodotto, implicitamente o esplicitamente, modelli e rappresentazioni della violenza perpetrata sul corpo delle donne con una tale disinvoltura da 'normalizzare' e rendere irriconoscibili questi atti di violenza. Ma l'arte è un mero specchio della società o contribuisce all'evoluzione del sentimento collettivo? Dai sarcofagi dell'antica Roma al Tintoretto, da Tiziano a Degas, molti grandi artisti hanno più o meno consapevolmente contribuito a tramandare l'immagine di una donna oggetto del desiderio maschile, desiderio che troppo spesso non accetta rifiuti e diventa stupro. Tante sono le opere d'arte, sculture, dipinti, che raccontano di figure femminili del mito e della storia abusate, violate, rapite: Proserpina, Lucrezia, Susanna e le altre. Ed è come se, sublimata attraverso l'arte, la violenza maschile sul corpo femminile sia diventata una forma di erotismo.
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Su La7 questa sera la produzione firmata GA&A Productions che riflette sulla rappresentazione della violenza sulle donne nell'arte |
18 ottobre 2024
Animali ed esseri umani 'dialogano' nelle opere di Matticchio
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La mostra 'Franco Matticchio. Qualche volta' è allestita al Volvo Studio Milano fino all'11 gennaio |
17 ottobre 2024
'Organic Flows', la poetica natura-segno nell'arte di Greta Affanni
Vernissage, oggi a Milano, di 'Organic Flows', mostra personale della giovane artista toscana Greta Affanni (classe 1993), che vive e lavora a Bologna.
Presentata dalla galleria Maurizio Nobile Fine Art nella sua sede milanese a Palazzo Bagatti Valsecchi (via Santo Spirito 7), l'esposizione, visitabile dal 18 ottobre al 9 novembre 2024 (dal martedì al sabato 10-13 e 15-19) concentra venti opere, tra dipinti e disegni, che svelano una poetica fondata sulla relazione tra natura e segno. Natura intesa sia come oggetto di contemplazione distensiva e nostalgica, ma anche come paura e rifiuto del mondo, sia esso animale o umano. Segno concepito, invece, come tentativo di mantenimento del contatto e del conflitto, ma anche come tracciato di qualcosa che deve ancora avvenire, sia in senso positivo che negativo, sotto forma di catastrofe o ricostruzione immaginaria. Le opere di Affanni sono flussi organici, espressione di una natura potente, che si manifesta ai nostri occhi senza alcuna imposizione o vincolo di espansione. Sono i segni ad animare questi lavori al punto da diventare espressione figurativa dell'azione umana. Gli stessi invitano inoltre a una riflessione sull'impercettibile, sulla dimensione mistica di una natura che muta e si evolve perennemente. Lo spettatore osserva immagini in apparenza astratte, ma potenzialmente figurative, 'embrioni' (secondo la definizione dell'artista) in costante divenire. E l'approccio pittorico a superfici non convenzionali - inchiostri per aerografo su lastre in plexiglass o fogli in Pvc - consente all'artista di rivelare la dimensione frammentaria e mutevole del mondo naturale, svelando attraverso la botanica il proprio 'Io' ritratto in forma anonima e astratta.
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Visitabile a ingresso libero dal 18 ottobre al 9 novembre, la mostra è allestita nella sede milanese della galleria Maurizio Nobile Fine Art |
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15 ottobre 2024
Rigoni di Asiago finanzia un restauro artistico ad Ascoli Piceno
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L'intervento ricomporrà il tessuto pittorico danneggiato del 'Primo trittico di Valle Castellana' di Carlo Crivelli |
06 ottobre 2024
Esposta alle Gallerie d'Italia un'eccezionale opera di Robert Ryman
Alle Gallerie d'Italia - Milano di Intesa Sanpaolo da oggi è esposto per la prima volta al pubblico 'Surface Veil IV', dipinto dell'artista statunitense Robert Ryman, uno dei più significativi esponenti della Minimal Art, proveniente dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati.
La Collezione Luigi e Peppino Agrati, formata tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento e confluita nel patrimonio storico-artistico della Banca, annovera ben dieci opere di Ryman. Il dipinto esposto in quest'occasione appartiene alla serie Surface Veil realizzata dall'artista tra il 1970 e il 1972. L'iniziativa s'inserisce nell'ambito dei progetti di valorizzazione delle raccolte d'arte moderna e contemporanea del Gruppo. L'opera di Ryman è stata eseguita su tela di cotone ed è costituita da sette fasce di pennellate, tra loro suddivise dall’interruzione della stesura pittorica, con il corrispondente mutamento di direzione della pennellata. Il dipinto testimonia l'indagine di Ryman sui materiali, rappresentati anche dal segno del nastro adesivo applicato agli angoli della tela per tenerla attaccata alla parete. L'opera esposta appartiene al secondo gruppo della serie, costituito da quattro lavori di maggiori dimensioni, che impiegano diversi supporti (lino o cotone, non più la fibra di vetro) e vengono differenziati dalla titolazione progressiva. Gli altri tre esemplari oggi si trovano al Solomon R. Guggenheim Museum di New York. La titolazione deriva dal nome di una marca di fibra di vetro sottilissimo, utilizzata come supporto nelle prime opere del ciclo.
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'Surface Veil IV' di Robert Ryman appartiene alla Banca e proviene dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati (Ph. GoldenBackstage) |
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02 ottobre 2024
Dom Pérignon rende omaggio all'arte di Jean-Michel Basquiat
Dom Pérignon e Jean-Michel Basquiat, due leggende separate dal tempo e dallo spazio. Ciascuna - a suo modo - ha incarnato la cultura della propria epoca e ha plasmato quella delle epoche future. Con un'edizione speciale del Vintage 2015, Dom Pérignon rende omaggio all'artista.
La risonanza tra Dom Pérignon e l'universo di Jean-Michel Basquiat è simboleggiata da un tête-à-tête grafico e concettuale che sovrappone lo scudo, emblema della maison, e la corona a tre bracci, dichiarazione e firma dell'artista newyorkese: figure sovrapposte che affermano una visione creativa innovativa, oggi riconosciuta come un classico. Per l'omaggio a Jean-Michel Basquiat, Dom Pérignon ha scelto un'opera dell'artista tanto significativa quanto enigmatica, In Italian (1983). L'omaggio di Dom Pérignon a Jean-Michel Basquiat si concretizza in un'edizione speciale di coffret e di bottiglie di Vintage 2015. Il design di queste è stato immaginato secondo il principio dell'assemblaggio, fondamentale sia per Dom Pérignon che per Basquiat. La serie comprende tre diversi coffret, ciascuno raffigurante una porzione del dipinto In Italian di Basquiat, che possono essere riassemblati se uniti insieme. Per rafforzare ulteriormente il senso dell'incontro tra Dom Pérignon e Basquiat, ognuna delle tre parti dell'opera d'arte è stata studiata nei suoi componenti in modo che il nome e l'emblema della maison si iscrivessero armoniosamente sul coffret all'interno delle campiture di colore del dipinto, massimizzando il sofisticato gioco di forme e linee. A suggello di questo omaggio, l'etichetta delle bottiglie, anch'essa realizzata in tre varianti di colore, riporta l'emblema ibrido della corona a tre rami sovrapposta allo scudo. La tribute collection si arricchisce di un pezzo unico, in edizione di otto esemplari, destinato agli intenditori di grandi annate e agli amanti dell'arte. L'edizione speciale è stata realizzata in collaborazione con Artestar, agenzia globale di licenze e consulenza creativa che rappresenta artisti visivi, proprietà e fondazioni di fama mondiale.
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Ciascuno dei tre coffret raffigura una parte del dipinto In Italian |
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12 settembre 2024
L'artista e attivista argentina La Chola Poblete espone al Mudec
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Installation view, La Chola Poblete - Guaymallén, Deutsche Bank Artist of the Year 2023, Mudec, Milano ©julehering |
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La mostra 'Guaymallén' è presentata da Deutsche Bank e 24 Ore Cultura |
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09 settembre 2024
La Cina a Milano per cinque giorni all'insegna di cultura e moda
Si annuncia ricco il calendario di eventi che animeranno la prima edizione di Art and Culture Exchange Week in Milan (Acew), che si svolgerà da venerdì 13 a martedì 17 settembre nel capoluogo lombardo presso il Circolo Filologico Milanese, in via Clerici 10.
Cinque giorni all'insegna di cultura e moda con la Cina, che sbarca a Milano con sfilate di moda, mostre d'arte e fotografia, incontri in showroom e forum per celebrare, attraverso la creatività, il 20esimo anniversario del partenariato strategico globale tra Cina e Italia e il 700esimo anniversario della scomparsa del grande viaggiatore Marco Polo. Obiettivo: promuovere la cooperazione approfondita tra Cina e Italia nei settori della moda e della cultura e facilitare gli scambi culturali e l’apprendimento reciproco tra la Cina e le nazioni straniere. In virtù della sua importanza culturale, la manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Municipio 1 del Comune di Milano. Tra gli appuntamenti più importanti in calendario, due momenti in passerella che coinvolgeranno le migliori promesse della moda cinese. Ad aprire la manifestazione, subito dopo la cerimonia iniziale, sarà infatti il brand OQQ che sfilerà venerdì 13 alle 17.30, cui seguirà un after party. Sabato 14, alle 16.30, con una sfilata collettiva saliranno in passerella le creazioni di giovani designer. Durante i giorni della manifestazione sarà inoltre possibile visitare lo showroom, uno spazio dedicato in cui 15 designer esporranno le loro ultime collezioni, a disposizione di addetti ai lavori e buyers, per un momento di confronto tra le due realtà.
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Dal 13 al 17 settembre tanti gli eventi ospitati al Circolo Filologico |
11 luglio 2024
La mostra fotografica di Acqua Sant'Anna approda a Vinadio
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Tre dei 50 scatti realizzati dal fotografo Silvano Pupella nello stabilimento di Acqua Sant'anna ai piedi delle Alpi |
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È esposta anche un'installazione di Marco Lodola |
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26 giugno 2024
L'arte di Keith Haring approda nei centri commerciali italiani
ELV Culture of Innovation, società specializzata in progettazione culturale anche tramite l’utilizzo di tecnologie all'avanguardia, e Publievent, azienda leader nell'organizzazione di eventi emozionali nelle gallerie commerciali in tutta Italia, hanno siglato un importante partnership per promuovere ed allestire mostre e altre iniziative legate all’arte nei centri commerciali del nostro Paese. L'obiettivo principale dell'accordo tra le due società è avvicinare sempre di più l'arte alle persone, rendendola accessibile non solo nei musei a pagamento, ma anche in quei luoghi fondamentali del tessuto sociale come i centri commerciali, che saranno sempre più percepiti come spazi di scambio umano e promozione culturale e non solo come contenitori di negozi. Dopo un primo evento pilota, avviato con successo nel primo semestre di quest'anno, dal prossimo autunno ELV Culture of Innovation e Publievent porteranno la mostra 'Simply Haring' all'interno dei centri commerciali di tutta Italia: visitabile gratuitamente, è interamente dedicata a Keith Haring, icona della Pop Art americana, e prevede l’esposizione di 54 opere originali, provenienti da una delle più grandi collezioni private al mondo. Il focus di questo importante progetto di edutainment risiede nel coinvolgimento delle scuole del territorio, che parteciperanno alle visite guidate: gli alunni diventeranno parte integrante del progetto educativo, e avranno la possibilità di imparare divertendosi attraverso degli elaborati che saranno anch'essi esposti nelle gallerie commerciali ospitanti la mostra.
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20 giugno 2024
Per Wikimedia il patrimonio culturale italiano è 'non in vendita'
'Non in vendita. Per la legge italiana fotografare opere e monumenti ha un prezzo. Per noi no: sostieni Wikimedia Italia': questo il claim della nuova campagna di Wikimedia Italia, l'associazione che in Italia sostiene Wikipedia, i progetti Wikimedia, OpenStreetMap e la conoscenza libera.
Realizzata in collaborazione con Latte Creative, la campagna sottolinea il paradosso per cui in Italia non esiste la libertà di panorama, ossia il diritto di fotografare i monumenti visibili dalla pubblica via senza restrizioni, bloccando di fatto la digitalizzazione e condivisione in open access del patrimonio culturale italiano. In Italia inoltre, per poter utilizzare la foto di un monumento o di un'opera d'arte tutelati dallo Stato, anche se questi appartengono al pubblico dominio, bisogna chiedere l’autorizzazione alle istituzioni che li conservano e pagare una somma di denaro stabilita, rendendo estremamente limitata l'accessibilità al patrimonio culturale italiano attraverso le immagini. La nuova campagna nasce dunque con l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini nonché le istituzioni e sostenere Wikimedia Italia con una donazione nel rendere il patrimonio artistico e culturale italiano accessibile. In partenza il 19 giugno, la campagna vedrà la condivisione online e sui canali di Wikimedia Italia di tre creatività elaborate su immagini rappresentative della bellezza italiana: il Duomo di Milano, il Colosseo di Roma e la Valle dei Templi di Agrigento, a ribadire che sono 'Non in vendita'. Una provocazione atta a sottolineare l'importanza della condivisione della bellezza e del patrimonio culturale, che merita di essere tramandato e tutelato in maniera gratuita, anche attraverso la condivisione libera delle immagini.
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Uno dei tre soggetti della campagna realizzata da Latte Creative |
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