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06 ottobre 2024

Esposta alle Gallerie d'Italia un'eccezionale opera di Robert Ryman

Alle Gallerie d'Italia - Milano di Intesa Sanpaolo da oggi è esposto per la prima volta al pubblico 'Surface Veil IV', dipinto dell'artista statunitense Robert Ryman, uno dei più significativi esponenti della Minimal Art, proveniente dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati.
'Surface Veil IV' di Robert Ryman appartiene alla Banca
e proviene dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati
(Ph. GoldenBackstage)
La Collezione Luigi e Peppino Agrati, formata tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento e confluita nel patrimonio storico-artistico della Banca, annovera ben dieci opere di Ryman. Il dipinto esposto in quest'occasione appartiene alla serie Surface Veil realizzata dall'artista tra il 1970 e il 1972. L'iniziativa s'inserisce nell'ambito dei progetti di valorizzazione delle raccolte d'arte moderna e contemporanea del Gruppo. L'opera di Ryman è stata eseguita su tela di cotone ed è costituita da sette fasce di pennellate, tra loro suddivise dall’interruzione della stesura pittorica, con il corrispondente mutamento di direzione della pennellata. Il dipinto testimonia l'indagine di Ryman sui materiali, rappresentati anche dal segno del nastro adesivo applicato agli angoli della tela per tenerla attaccata alla parete. L'opera esposta appartiene al secondo gruppo della serie, costituito da quattro lavori di maggiori dimensioni, che impiegano diversi supporti (lino o cotone, non più la fibra di vetro) e vengono differenziati dalla titolazione progressiva. Gli altri tre esemplari oggi si trovano al Solomon R. Guggenheim Museum di New York. La titolazione deriva dal nome di una marca di fibra di vetro sottilissimo, utilizzata come supporto nelle prime opere del ciclo.

14 ottobre 2020

Al Poldi Pezzoli un capolavoro riscoperto di Andrea Mantegna

Dopo un complesso lavoro di restauro durato più di un anno, volto a rimuovere la spessa ridipintura ottocentesca a opera di Giovanni Molteni, è tornato alla luce il dipinto 'Madonna con il Bambino' di Andrea Mantegna con le cromie originali della quattrocentesca 'tempera magra', particolare tecnica artistica a effetto opaco e quasi polveroso. Il capolavoro è esposto al pubblico dal 15 ottobre, nel Salone dell'Affresco del Museo Poldi Pezzoli a Milano. L'intervento di recupero, effettuato dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, è stato finanziato dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus. La mostra-dossier 'Mantegna ritrovato' è curata da Andrea Di Lorenzo. Grandi Stazioni Retail, in qualità di media partner della Fondazione Artistica Poldi Pezzoli, promuove la mostra attraverso gli impianti pubblicitari di Milano Centrale per informare i passeggeri in transito sulla preziosa occasione di ammirare uno dei capolavori dell'arte italiana.

03 aprile 2018

A Bottegantica le creazioni tessili diventano opere d'arte

Biancheria per la casa incorniciata ed esposta. Tessili di pregio affiancati a splendide opere d'arte pittoriche dell'Ottocento e del Novecento.
La galleria ha ospitato le collezioni Caleffi e Mirabello Carrara
Per la presentazione alla stampa delle sue nuove collezioni, Caleffi e Mirabello Carrara hanno puntato sull'eccellenza della pittura italiana, in un suggestivo percorso tra dipinti di inestimabile valore e home fashion. Location dell'eccezionale esposizione la galleria d'arte Bottegantica di Milano: è lì che per un giorno, lo scorso marzo, gli ospiti hanno potuto ammirare alcuni must-have della collezione, in un parallelismo tra opere d'arte e tessuti, esposti come quadri con tanto di cornice. La raffinatezza delicata e sensibile delle collezioni floreali Mirabello Carrara, illuminate da una tecnica pittorica che alterna effetti naturalistici a visioni impressioniste o a sfumature d'acquerello, ha trovato il proprio contraltare nel realismo temperato delle opere di Ulisse Caputo, pittore salernitano di fine Ottocento e disinvolto evocatore di scene e di figure della vita della metropoli parigina. Il colore è stato invece il protagonista indiscusso della collezione primavera-estate di Caleffi: le geometrie eclettiche e i pattern astratti del marchio hanno dialogato con le opere di Lorenzo Fabietti, classe 1986, indicato come uno dei più interessanti pittori contemporanei.

12 gennaio 2017

Vitriol di Gillo Dorfles in mostra alla Triennale di Milano


Si terrà stasera alla Triennale di Milano l'inaugurazione della mostra dedicata a Vitriol e curata da Aldo Colonetti e Luigi Sansone.
Gillo Dorfles
Personaggio fantastico, inventato da Gillo Dorfles, presente la prima volta nel dipinto del 2010, esposto in mostra, poi di nuovo protagonista di una serie di disegni e di appunti, realizzati nella seconda metà del 2016. In totale, accanto al dipinto del 2010, sono esposti, per la prima volta, 18 disegni. Le opere del celebre critico d'arte e artista si possono ammirare a ingresso libero dal 13 gennaio al 5 febbraio 2017. Viriol è uno degli acronimi più utilizzati dagli alchimisti, le cui iniziali significano 'Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem', ossia 'Visita l'interno della terra e, con successive purificazioni, troverai la pietra nascosta', che è la vera medicina. Come afferma Dorfles, nel dialogo con i curatori della mostra, "attraverso la figurazione, molto spesso si riesce ad andare al di là della propria 'conoscenza cosciente', per approdare a una sorta di figurazione dell’inconscio: alcuni mie disegni provengono dall’inconscio, e si affacciano sul foglio di carta attraverso elementi figurativi che ovviamente derivano da uno stato di coscienza, non razionalizzato". A parlare è il Dorfles pittore, ma soprattutto lo studioso di psichiatria, lettore attento di Goethe, Jung e Rudolf Steiner, una sorta di filo conduttore presente in tutti suoi scritti, soprattutto là dove affronta il tema della creatività e quello dell'interpretazione.

22 giugno 2015

Appuntamento in Pinacoteca con 'La fruttivendola' di Campi

I profumi e l’opulenza della 'Cucina' di Vincenzo Campi lo scorso 21 maggio avevano dato il via ai cinque incontri organizzati in occasione di Expo.
'La fruttivendola' di Vicenzo Campi
Incontri promossi dal Dipartimento di scienze bioagroalimentari del CNR in partnership con la Pinacoteca di Brera, con la partecipazione di Rigoni di Asiago, la collaborazione di Fondaco comunicare con l’arte e Amici di Brera. Il secondo appuntamento, in programma giovedì 25 giugno, presenterà un altro capolavoro del pittore cremonese del Cinquecento: 'La fruttivendola', tela in cui l’artista mostra un trionfo di frutti di stagione che circondano una giunonica venditrice. Un tema che ben si sposa con quello dell’Expo e che introduce le dissertazione degli esperti anche su molte di quelle che vengono definite 'specie perdute'. Ma anche un tema che appartiene a Rigoni di Asiago che, con la sua leadership nel biologico, è l’interlocutore ideale per il rigore e l’amore con cui sceglie delizie di stagione per realizzare le sue specialità, come Fiordifrutta, Mielbio, Nocciolata, Dolcedì e Tantifrutti.
L’incontro avrà luogo alla Pinacoteca di Brera, nella Sala della Passione, con il seguente programma: alle 10 è fissata la visita guidata al dipinto, dalle 10.30 alle 12 si terrà la conferenza-dibattito, moderata da Giovanni Caprara, editorialista scientifico del Corriere della Sera e che vedrà la partecipazione dei seguenti relatori:
- La ricchezza agraria in Lombardia all’epoca di Carlo V e l’economia del latifondo.
Relatore: Sandrina Bandera, direttore del Polo Museale Regionale della Lombardia
- Alla ricerca delle specie ortofrutticole perdute.
Relatore Claudio Cantini, Istituto per la Valorizzazione del legno e delle specie arboree del CNR
- Mangiare con gli occhi. Analisi sensoriale della frutta.
Relatore Stefano Predieri, Istituto di Biometereologia del CNR
- Quando le carote erano viola. Come la pittura ha risolto un mistero scientifico.
Relatore Dario Bressanini, giornalista di 'Le scienze'