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03 aprile 2018

Martedì 10 aprile in Triennale si rende omaggio a Gillo Dorfles

Durante l'incontro sarà presentato il libro 'La mia America'
Gillo Dorfles, scomparso lo scorso 2 marzo, avrebbe compiuto 108 anni il prossimo 12 aprile. La città di Milano ha deciso di ricordare il grande critico d'arte, pittore e docente con un evento pubblico, a ingresso libero fino a esaurimento posti, che vedrà la partecipazione di Stefano Boeri, Aldo Colonetti, Nicoletta Ossanna Cavadini, Luigi Sansone e altri amici e intellettuali che hanno condiviso il suo lungo percorso artistico e umano.
Gillo Dorfles
In occasione dell'incontro, fissato martedì 10 aprile alle 18.30 nel Salone d'Onore della Triennale di Milano, in viale Alemagna 6, sarà presentato il suo ultimo libro 'La mia America', edito da Skira. A partire dal secondo dopoguerra, Gillo Dorfles viaggia negli States dove incontra personalità di primo piano: conosce i più noti studiosi di problemi estetici e critici d'arte (Thomas Munro, Clement Greenberg, James Sweeney, Alfred Barr, Rudolf Arnheim, György Kepes) e dialoga con alcuni tra i maggiori architetti della East e West Coast (Frank Lloyd Wright, Mies van der Rohe, Louis Kahn,  Frederick Kiesler). Dai suoi soggiorni Dorfles trae spunto per numerosi articoli sulla società, la pittura, l'architettura, il design e l’estetica americana, all'epoca pubblicati su Domus, Casabella, Aut Aut, La Lettura, Metro e in numerosi cataloghi, articoli che, raccolti ora insieme ad altri scritti inediti in questo volume, permettono di approfondire uno dei periodi più significativi e stimolanti della cultura Usa, attraverso i racconti e le memorie del grande critico d'arte. 

12 gennaio 2017

Vitriol di Gillo Dorfles in mostra alla Triennale di Milano


Si terrà stasera alla Triennale di Milano l'inaugurazione della mostra dedicata a Vitriol e curata da Aldo Colonetti e Luigi Sansone.
Gillo Dorfles
Personaggio fantastico, inventato da Gillo Dorfles, presente la prima volta nel dipinto del 2010, esposto in mostra, poi di nuovo protagonista di una serie di disegni e di appunti, realizzati nella seconda metà del 2016. In totale, accanto al dipinto del 2010, sono esposti, per la prima volta, 18 disegni. Le opere del celebre critico d'arte e artista si possono ammirare a ingresso libero dal 13 gennaio al 5 febbraio 2017. Viriol è uno degli acronimi più utilizzati dagli alchimisti, le cui iniziali significano 'Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem', ossia 'Visita l'interno della terra e, con successive purificazioni, troverai la pietra nascosta', che è la vera medicina. Come afferma Dorfles, nel dialogo con i curatori della mostra, "attraverso la figurazione, molto spesso si riesce ad andare al di là della propria 'conoscenza cosciente', per approdare a una sorta di figurazione dell’inconscio: alcuni mie disegni provengono dall’inconscio, e si affacciano sul foglio di carta attraverso elementi figurativi che ovviamente derivano da uno stato di coscienza, non razionalizzato". A parlare è il Dorfles pittore, ma soprattutto lo studioso di psichiatria, lettore attento di Goethe, Jung e Rudolf Steiner, una sorta di filo conduttore presente in tutti suoi scritti, soprattutto là dove affronta il tema della creatività e quello dell'interpretazione.

10 marzo 2016

'Opere/Works' di Gualtiero Marchesi in libreria dal 19 marzo

Piatti, arte, cultura e amicizie speciali. Uscirà sabato 19 marzo, nel giorno del suo 86esimo compleanno, l'opera editoriale 'Opere/Works' di Gualtiero Marchesi edita da Cinquesensi e con testi a cura di Nicola Dal Falco. Non ricette, ma 133 immagini di piatti che hanno fatto storia, come il famoso Riso, oro e zafferano. "Questo è un libro di piatti e non di tecniche o di ricette - spiega Marchesi -. Un libro che fa appello alle immagini, alla composizione, all’idea. Dietro ognuno di questi piatti c’è un pensiero e l’ispirazione legata, di volta in volta, a un oggetto, un libro, un incontro, una situazione in cui la libertà di spirito non esclude il piacere del gioco. L’idea e l’immagine corrispondono al concetto che la forma è materia, che il bello puro è il vero buono. (...). I 133 piatti che presento sono il catalogo di una vita in cui ho sempre cercato di andare oltre il soddisfacimento dell’appetito, l’interesse o l’esibizione. Piatti che, spesso, sono nati dal lavoro in cucina, accanto ai giovani cuochi che si sono succeduti negli anni.
Il libro esce nel giorno del compleanno del maestro
Persone che, un certo giorno, ho spinto ad andare fuori, all’estero e in particolare in Francia, dove anch’io sono cresciuto dal punto di vista della tecnica. L’amore per le arti e l’amicizia con molti artisti hanno guidato e alleviato il duro lavoro quotidiano del cuoco, riuscendo, forse, a trasformare il mestiere in un linguaggio che può essere accostato ad altri linguaggi artistici". Ecco perché ad aprire il libro, oltre alla prefazione a cura del grande cuoco inventore della nuova cucina italiana, c'è una conversazione con un altro esimio personaggio, l'ultracentenario critico d'arte Gillo Dorfles. Il libro, il cui ricavato andrà alla Fondazione Gualtiero Marchesi, sarà presentato a Milano alle 11.30 presso a la libreria Hoepli e il 23 marzo nella Feltrinelli Duomo, sempre nel capoluogo lombardo. Eventi previsti anche a Varese, Como, Busto Arsizio, Roma, Brescia, Verona, Firenze, Santa Lucia di Piave, Ragusa Ibla.

23 febbraio 2016

È un'esperienza estetica la illy Art Collection di Gillo Dorfles

Si compone di tazzine espresso, cappuccino e mug la nuova illy Art Collection firmata dal grande Gillo Dorfles. In vendita da questo mese nei punti vendita del brand di caffè e sul sito illy.com, la collezione trae origine da alcuni disegni decorativi per tessuti, realizzati dal maestro su carta tra il 1937 e il 1940 con la tecnica della tempera grassa all’uovo, antichissima pratica dei grandi maestri del '400. Dorfles ha scelto di riprenderli, giocando con la ripetizione di alcuni elementi grafici e con la reinterpretazione di segni archetipi. Artista, critico d’arte, intellettuale, sociologo delle arti ed estetologo, Dorfles ha contribuito in modo decisivo a definire a livello internazionale il concetto di kitsch, attraverso il suo lavoro 'Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto' e si è imposto come una delle personalità più influenti nel mondo dell’arte contemporanea.